BJK Cup: le qualificate alle Finals, tutte a caccia dell’Italia

Si sono svolti in questo fine settimana i vari spareggi per cercare le sei squadre che si aggiungono a Cina (paese ospitante) e Italia (campionessa in carica) alle Billie Jean King Cup Finals, da quest anno a Shenzhen nello stesso stadio che ha visto disputarsi le WTA Finals nel 2019.

Il format, occasionalmente per il 2025, ha visto anche una modifica alla fase dei playoff: non c’è più stato il confronto secco tra due formazioni ma ben sei gironi da tre squadre dove la vincente staccava il pass per la Cina. In un torneo che fin dalla sua fondazione sta cercando di trovare una dimensione definitiva, quest anno hanno scelto questa formula per ridurre il numero di qualificate da 12 a 8, ma facendo in modo che il tabellone delle Finals partisse con tutte le nazionali dai quarti di finale mentre nel 2024 per otto ci fu un turno aggiuntivo.

I sei gironi si sono disputati uno a Bratislava (in Slovacchia), uno a L’Aia (Paesi Bassi), uno a Ostrava (in Cechia), uno a Brisbane (in Australia), uno a Tokyo (in Giappone) e uno Radom (in Polonia). Andiamo con ordine:

GRUPPO A, Tokyo (Giappone): il Giappone torna alle Finals dopo una tiratissima vittoria contro il Canada, giunto a Tokyo senza stelle affermate ma con due singolariste giovanissime e di discreto interesse: Marina Stakusic, la ragazza classe 2004 schierata a sorpresa nelle Finals 2023 e che si rivelò la mossa vincente per le nord-americane che vinsero quell’edizione, e Victoria Mboko classe 2006, in grande ascesa quest anno. Tolta la Romania, che ha chiuso ultima, la sfida decisiva ha visto le padrone di casa imporsi 6-2 al terzo set del doppio decisivo con Shuko Aoyama ed Ena Shibahara che hanno battuto Rebecca Marino e Kayla Cross dopo che nei singolari la stessa Shibahara aveva perso in circa tre ore contro Mboko e Uchijima si era nettamente imposta contro Stakusic.

GRUPPO B, Ostrava (Cechia): la Spagna ha centrato, un po’ a sorpresa, la qualificazione alle Finals grazie alla vittoria in un girone equilibrato ma in cui la Cechia aveva le chance di imporsi sia contro di loro sia contro il Brasile. Le sudamericane sono arrivate ultime, con zero vittorie, e il match decisivo ha visto Cristina Bucsa e Jessica Bouzas Maneiro battere sia Marie Bouzkova sia Linda Noskova, regalando così a Carla Suarez Navarro le prime soddisfazioni nel ruolo di capitana della squadra iberica.

GRUPPO C, Bratislava (Slovacchia): gli Stati Uniti, pur dovendo rinunciare a tantissimi nomi, sono riusciti a strappare il pass per Shenzhen vincendo il tie decisivo contro la Slovacchia, finalista nell’edizione 2024. La nazionale di casa è stata sconfitta 2-0 nella sfida decisiva grazie alle vittorie, statunitensi, di Haley Baptiste (che ha sostituito Alycia Parks) e Bernarda Pera contro Renata Jamrichova e Rebecca Sramkova. Ultima nel raggruppamento è la Danimarca, che senza Clara Tauson non ha avuto chance.

GRUPPO D, Brisbane (Australia): non c’è stata alcuna storia alla Pat Rafter Arena, dove il Kazakistan già favorito ha potuto anche contare su Elena Rybakina contro avversarie che avevano poco da proporre come rimedio. La Colombia, soprattutto, senza Camila Osorio ed Emiliana Arango ha faticato a ottenere tre game a partita chiudendo ultima nel girone e l’Australia, beniamina di casa, è riuscita quantomeno a evitare il 3-0 contro il Kazakistan imponendosi nel doppio, a punteggio però già acquisito grazie ai successi di Rybakina (6-3 7-6 contro Kimberly Birrell) e Yulia Putintseva (6-1 6-2 contro Maya Joint).

GRUPPO E, Radom (Polonia): quello che sulla carta sembrava essere il girone più equilibrato con Polonia, Svizzera e Ucraina ciascuna con chance di schierare top players come prime singolariste (Iga Swiatek, Belinda Bencic ed Elina Svitolina) si è pressoché risolto nel momento in cui sia Swiatek sia Bencic si sono tirate fuori. L’Ucraina, che pure non aveva mai preso parte a una fase finale della massima competizione a squadre femminile, ha potuto contare sull’appoggio della propria leader e di Marta Kostyuk come seconda singolarista, quanto bastava per vincere entrambe le serie e staccare il pass per Shenzhen.

GRUPPO F, L’Aia (Paesi Bassi): la Gran Bretagna ha vinto il girone in cui, oltre ai Paesi Bassi in quanto paese ospitante, figurava anche la Germania. Proprio la nazionale teutonica ha finito per non vincere nemmeno un tie, chiudendo ultima, mentre le olandesi si sono giocate l’exploit proprio contro le britanniche, cedendo soltanto al doppio decisivo in cui Katie Boulter e Jodie Burrage hanno battuto 6-2 6-2 Demi Schuurs e Suzanne Lamens.

In conclusione, le otto finaliste che saranno in campo a Shenzhen dal 16 al 21 settembre saranno: Italia, Cina, USA, Spagna, Giappone, Kazakistan, Ucraina, Gran Bretagna.

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