Ce l’ha fatta, Novak Djokovic. Il serbo, che ha messo ko Carlos Alcaraz in due set (7-6 7-6) sul Philippe-Chatrier del Roland Garros, conquistando l’oro alle Olimpiadi.
La 37enne leggenda raggiunge così l’ennesimo traguardo della propria fantastica carriera finendo il match in lacrime: per lui si tratta della seconda medaglia in una manifestazione a cinque cerchi dopo il bronzo del 2008. In questo modo Nole chiude il cerchio, anzi i cinque cerchi, con l’unica cosa che gli mancava: l’oro, raggiungendo Serena Williams, Graf, Agassi e Nadal nell’elite della storia, quelli che hanno vinto tutti gli slam e l’oro olimpico.
E lo fa al termine di una straodinaria finale contro Carlos Alcaraz. Una partita pazzesca.
Primo set in cui si sente la tensione, la stessa che lo scorso anno aveva paralizzato le mani e le gambe di Carlos Alcaraz nella semifinale del Roland Garros, l’unico precedente sullo Chatrier tra i due fenomeni.
Il serbo in missione per il suo Paese, si salva (2-1). Il quarto game vede Nole attaccare in risposta, profondo e veloce, arriva 0-40 ma Carlos si ricompone. Ritrova il servizio e la misura dei colpi, sempre diversi, segna il primo ace del match e sigilla il 2-2. Anche nel quinto la situazione è complicata per Djokovic che due volte rischia il break.
Nessuno vuole cedere, e nel decimo gioco Nole deve cancellare cinque chance di break prima di salire 5-4 e liberare l’urlo “Idemo”. Sul 5-5, nonostante un neonato che piange a dirotto, Djokovic mantiene il turno di servizio, si porta 30-30 nel turno di Alcaraz e poi ha un set point grazie alla volée in rete dello spagnolo. Il livello della partita è incredibile, nulla a che vedere con la finale di Wimbledon. Carlos si aggrappa al servizio e dopo 1 ora e 24 di gioco, si va al tie break. Ognuno gioca bene i propri punti fino a che Djokovic trova una risposta vincente incredibile e scatta avanti di un minibreak, 4-3. Nole chiude 7-3 e fa suo il primo set.
Nel secondo, ai vantaggi anche nel 5° game, con lo stadio che urla “Idemo”, Nole non riesce a strappare il servizio ad Alcaraz e si innervosisce prendendosela con il suo angolo come sempre. La situazione non si sblocca, Djokovic è sempre più nervoso e polemizza con l’arbitro per il pubblico rumoroso, pure Alcaraz si altera perché non riesce a rispondere al servizio centrale del serbo.
Sul 4-3 si va ai vantaggi ma Nole sigilla il 4-4 e ancora sottopone Alcaraz a uno stress pazzesco anche a livello mentale, nel 10° game, che va anche quello ai vantaggi, si va di nuovo ai vantaggi tra palle corte, recuperi e passanti. Carlos c’è, 5-5. Djokovic sempre perfetto alla battuta, si guadagna il tie break anche nel secondo set. Che finisce come nel primo. E Nole che alza le braccia in cielo.
Il video del match point
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