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[13] T. Fritz b. [4] A. Zverev 4-6 6-7(4) 6-4 7-6(3) 6-3
Davvero una partita molto bella quella tra Alexander Zverev e Taylor Fritz, soprattutto dopo i primi due set, un po’ troppo condizionati dal servizio. Forse una mano l’ha dato il progressivo affaticamento di Zverev, che è riuscito in qualche modo a rimane in scia grazie al servizio ma che ha sostanzialmente smesso di impensierire Fritz dal quarto set in poi. Certo, è stata un partita piena di servizi vincenti ma non solo, i due hanno scambiato anche molto e non in modo monotono, cercando variazioni e giocando anche con intelligenza, caratteristica non proprio tra le principali di entrambi.
Il punto di svolta è forse stato, ancora più del tiebreak del quarto, che ha certificato quello che da un po’ si vedeva sul campo, il break che ha chiuso il terzo set, perché Zverev aveva sì peggiorato la resa del servizio ma Fritz è sembrato entrare di più nel campo, con maggiore decisione, lavorando con un rovescio mai così efficace. La diminuzione di intensità dei colpi di Zverev ha permesso a Fritz di poter manovrare, di piazzare le sue prime senza dover per forza cercare sempre lì ace e insomma di sviluppare le proprie trame. I due sono troppo “grandi” per giocare davvero di fino ma sicuramente il tennis che hanno messo in mostra non ha fatto rimpiangere il classico prezzo del biglietto.
Se sia una buona notizia per Musetti è difficile dire. A Monte Carlo, l’ultima volta che l’italiano ha affrontato Fritz, è andata bene, ma inutile dire che qui si parla d’altro. Fritz ha già giocata un quarto di finale a Wimbledon, contro Rafa Nadal addirittura, una partita splendida che finì col buttar via, con Rafa che poi non trovò le forze per giocare la semifinale. Questo per dire che sarà durissima, ma a Wimbledon, nei quarti di finale, come dovrebbe mai essere?
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