Rybakina: “Paolini? Ora crede molto più in se stessa”

Elena Rybakina è arrivata in conferenza stampa dopo la vittoria per 6-3 5-7 6-3 contro Jasmine Paolini, nei quarti di finale del WTA 500 di Stoccarda. Qui riprendiamo soprattutto le sue parole nei riguardi dell’azzurra.

La nostra domanda: Ho appena parlato con Jasmine, e mi ha fatto tanti complimenti per il tuo gioco, il servizio, soprattutto quello slice da destra e di quanto sia difficile leggerlo. Volevo chiedere ora a te cosa pensavi di lei, visto che avete giocato quella partita a Roma ormai un anno fa e tante cose possono essere cambiate da allora.
“Per me anche l’altra volta che abbiamo giocato contro è stata dura, perché qui è una terra un po’ diversa che a Roma. Lei è brava, penso ora sia più aggressiva ed efficace, forse crede anche di più in se stessa. Abbiamo avuto momenti abbastanza equilibrati, lei è stata molto brava e ha giocato davvero bene, per cui credo abbia fatto sì dei miglioramenti. Sul mio servizio so che ho un colpo piuttosto potente e pesante, ma forse oggi non mi ha sempre aiutato. Ero forse un po’ passiva, o magari alle volte era un colpo fuori di nulla. Penso di aver sbagliato un po’ lì. Però so anche che è parte del lavoro che sto facendo, come ho già detto ci vuole un po’ per sentirsi a proprio agio sulla terra”.

Circa le tante partite al terzo set dell’ultimo periodo e sulla sua capacità di ritrovare la concentrazione nei momenti giusti: “Mi sento bene, anche con queste partite al terzo. Un po’ infiammata qua e là, ma nulla di preoccupante per cui sono felice. Certo sarebbe bello vincere in due set, e oggi ho avuto le mie chance, ma non le ho sfruttate. In generale però sono contenta del mio livello di gioco. Lei comunque ha giocato bene e forse io alle volte sono troppo dura con me stessa. Penso che avrei potuto fare meglio, ma lei ha giocato bene. Non è facile magari quando sbagli una palla facile, sì cerchi magari di dimenticare… io qui col mio gioco ho un sacco di palle che possono volare, a cui devi avere ancor più attenzione, cerco anche di venire avanti più spesso. Molto è a livello mentale, alla fine”.

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