Rybakina: “Se sto bene posso vincere a Parigi e in ogni Slam”

Elena Rybakina si è presentata in conferenza stampa dopo la vittoria per 6-2 6-2 nella finale del WTA 500 di Stoccarda. Queste le sue parole ai microfoni.

Elena, congratulazioni. È il tuo terzo titolo stagionale, immagino tu sia felicissima.
“Grazie. Sì sono davvero contenta. Ho giocato una partita di alto livello e sono orgogliosa della mia settimana”.

Hai salvato la parte migliore per la fine. Nelle partite precedenti eri forse partita un po’ lentamente, oggi invece hai dato subito il massimo. Ti sentivi nel pre gara che sarebbe stato diverso?
“Sapevo che oggi avrei dovuto essere concentrata fin dall’inizio. E anche solo paragonato a ieri contro Iga, è stato completamente diverso. Marta cerca di venire avanti, di prendere la palla prima, Si muove bene, ma la velocità è diversa e io cercavo di non avere fretta, cercando magari di aprirmi gli angoli. Alle volte la palla arriva più lenta e pensi di poter accelerare, ma le condizioni qui sono complicate per quello. Ho cercato di avere molta pazienza e credo di aver fatto un ottimo lavoro fin dall’inizio”.

Che cosa ti rende più orgogliosa in questi primi mesi di stagione?
“La continuità nel rendimento e come sto gestendo il giocare questi tornei fino alla fine, perché è davvero dura con la nuova programmazione del calendario, il jet lag e i cambi di superficie. Fin qui ho giocato tante partite e son contenta che sto riuscendo a gestirmi lottando fino alla fine”.

Lo scorso anno hai vinto Roma, ora Stoccarda. Sono due tornei davvero importanti per la terra battuta. Pensi di poter competere per il titolo al Roland Garros?
“Credo sempre in me stessa e nel lavoro che faccio, ma non dipende solo da me. Ci sono un sacco di ottime giocatrici e partite delicate da affrontare. So però che se sono a posto fisicamente, pronta, posso vincere Slam su ogni superficie”.

La macchina che fine fa? La tieni, la dai a tua sorella?
“Non lo so ancora (ride, nda). Sicuramente la tengo da parte a Dubai e in un primo momento la userà magari mia mamma, o il mio coach, e spero io molto presto (ride, nda).

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