Swiatek contro Sabalenka: ci sarà la tanto attesa sfida (e il n.1 sullo sfondo)

[2] I. Swiatek b. [7] O. Jabeur 6-1 6-2

È davvero un momento particolare: stiamo arrivando, tra mille travagli, alla fine di queste WTA Finals tormentate come mai e pure stanotte (ora italiana) ci son state due partite rese a tratti oltre il limite della regolarità dal vento, disturbate senza sosta dalla pioggia; allo stesso modo, le giocatrici pur a costo di esporsi a figuracce gigantesche stanno dando tutto e avremo la sfida tanto chiacchierata a inizio torneo. Sarà solo una semifinale, ma Iga Swiatek e Aryna Sabalenka torneranno l’una contro l’altra per la prima volta dalla finale di Madrid e in palio, oltre alla finale, ci sarà il numero 1 del mondo di fine anno. Un trofeo simbolico, ma vuoi rinunciare al termine di una stagione così vissuta sempre in lotta, sempre a un livello irraggiungibile da quasi tutte le altre?

Swiatek e Sabalenka, dunque, le grandi protagoniste del 2023, si ritroveranno in semifinale alle Finals come già accaduto nel 2022. Sia lì, sia nel 2021, il loro match si concluse al terzo set: lo scorso anno a Fort Worth fu un 6-2 2-6 6-1 per Aryna giocato molto, anche, sul suo trascinare il gioco a un livello di aggressività troppo alto per Iga in quell’occasione, molto stanca già da settimane per la stagione vissuta; nel 2021 a Guadalajara invece ci furono due set diametralmente opposti con la polacca dominatrice nel primo e la bielorussa nel secondo, prima di una sfida punto a punto risoltasi solo 7-5 per la tennista di Minsk.

Dopo la vittoria di Sabalenka contro Elena Rybakina, e la maratona tra Coco Gauff e Marketa Vondrousova con la prima vincitrice 5-7 7-6(4) 6-3, è stata la volta di Swiatek scesa in campo contro Ons Jabeur già certa della qualificazione (proprio grazie a quel set vinto dalla ceca in precedenza) e che doveva solo capire in che posizione si sarebbe trovata nel giro di un’ora e mezza. Il risultato è stato netto: 6-1 6-2, vincitrice del girone con un netto 3-0 per il secondo anno consecutivo.

La partita è stata poco diversa da quelle precedenti, segnata comunque da qualche bella smorzata della tunisina e qualche momento di buon tennis, dove anche un lungolinea vincente di rovescio faceva un po’ scuotere l’ambiente investito dalla solita tempesta di questi ultimi giorni. Difficile commentare, ancora una volta, con grande accuratezza scambi e tattiche, situazioni di campo, quando si assiste a scene di giocatrici non in grado di poter esprimersi e dover in qualche modo sopportare errori goffi e circostanze frustranti a proprio sfavore. I primi minuti, con una partita iniziata ben oltre le 21, sembravano estenuanti già solo perché potevano presagire quanto avvenuto ieri tra Sabalenka e Rybakina con almeno quattro stop nel primo set tra cui pause molto lunghe per l’aggravarsi del tempo. È quasi incredibile si riesca a giocare così, e diventa per lo più una gara a chi non impazzisce dalla rabbia e riesce a rimanere concentrata.

Iga si è gestita, facendo leva sulla forza mentale e finendo per dominare anche stavolta, chiudendo la partita col game migliore giocato al servizio: dritto vincente, dritto vincente, ace, smorzata (già un evento raro per lei). Il bel saluto a rete è stato simbolico, come già in precedenza Sabalenka e Rybakina. Stiamo arrivando alla fine del torneo, sono tutte stanche e “stufe”, e manca sempre meno all’ultimo momento.

Il numero 1 WTA, dicevamo. Se Sabalenka domani dovesse vincere, chiuderebbe i discorsi aritmeticamente essendo già adesso avanti. Se Swiatek dovesse vendicare la sconfitta in Spagna avrebbe comunque bisogno di vincere il titolo in finale. In ogni caso dopo 125 punti recuperati (su un distacco di 630) ai gironi, accorciare anche solo di altri 330 non sarebbe da buttare e, vada come vada, la sfida riprenderebbe tra due mesi in Australia.

Dunque le semifinali:

[1] Aryna Sabalenka vs [2] Iga Swiatek (5-3 Swiatek nei precedenti, 1-1 nel 2023)
[5] Jessica Pegula vs [3] Coco Gauff (2-1 Pegula nei precedenti, 1-1 nel 2023)

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