Pegula vince il girone, Sabalenka sconfitta e costretta allo spareggio

[5] J. Pegula b. [1] A. Sabalenka 6-4 6-3

Colpo di scena nella terza giornata delle WTA Finals di Cancun, perché Jessica Pegula dopo quattro sconfitte consecutive contro Aryna Sabalenka è riuscita a battere la bielorussa e, grazie anche al successivo match tra Maria Sakkari ed Elena Rybakina, si è garantita il primo posto nel girone Bacalar con un turno di anticipo. La numero 1 del mondo, invece, dovrà giocare un vero e proprio spareggio contro Rybakina per vedere chi tra le due approderà tra le migliori quattro del torneo.

La statunitense, unica singolarista fin qui a non aver tra l’altro sollevato nemmeno un dito sulle condizioni del torneo, si è imposta con un 6-4 6-3 che poteva essere anche più netto: in ognuno dei set giocati ha avuto due break di vantaggio, vedendosi riavvicinata proprio quando servire per chiudere la frazione, sul 5-2 e poi sul 5-1. Ha anche avuto bisogno di ben otto match point, con la bielorussa che cercava disperatamente di darsi un’altra chance trovando il suo miglior tennis di giornata in quei momenti con ottimi vincenti, ma ha mantenuto sangue freddo e meritato il successo.

Troppo più altalenante e nervosa l’avversaria, che per tutta la gara cercava di strafare in una giornata dove la concentrazione era poca e poco continua. Sabalenka, già poco a suo agio contro Sakkari all’esordio (malgrado il 6-0 6-1), come contro la greca non trovava grande aiuto dal rovescio e stavolta ha avuto di fronte una giocatrice che è partita molto bene da fondo campo sfruttando proprio l’aiuto di quel colpo per mostrarsi con ben poca paura di fronte alle possibili accelerazione avversarie. Con anche un’ottima la risposta per prendersi il primo break, Pegula ha continuato a dominare il gioco mentre Sabalenka già cominciava a dare segni di nervosismo e frustrazione. Il peggio che le potesse capitare, perché mostrava vulnerabilità che si tramutava, come spesso le accade, in minor margine di sicurezza nei colpi.

Aryna ha così vissuto una serata spesso all’insegna dell’errore gratuito. Saranno oltre 30 alla fine, troppi per pensare di riprendere in mano la situazione, malgrado le fiammate avute nel finale di entrambi i set. Ora per lei non ci sono calcoli: o vince la prossima, o va a casa. E contro Rybakina, pur anche lei poco entusiasmante fin qui, è partita da dentro o fuori. E in caso di successo odierno di Iga Swiatek contro Coco Gauff, ci saranno i primi 125 punti risucchiati nella sfida su chi tra le due terminerà l’anno da numero 1 del mondo. I 630 punti di vantaggio (saliti ora a 755 perché le Finals WTA forniscono comunque 125 punti alle otto già solo scendendo in campo in ogni partita del Round Robin) dicono che comunque, anche qui, il margine è considerevole e alla polacca in ogni caso servirà almeno arrivare in finale. Tra l’altro, dovesse vincere il girone, si troverà contro in semifinale proprio la vincente dello spareggio tra Sabalenka e Rybakina.

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