Paolini, altra rimonta. Agli ottavi possibile sfida a Sabalenka

Forse poteva essere una giornata un po’ più agevole, ma la seconda rimonta consecutiva di Jasmine Paolini conferma la bontà della settimana della toscana a Pechino, nell’ultimo WTA 1000 della stagione. E la numero 36 del mondo, al di là di un ottimo piazzamento tra le migliori sedici del tabellone, comincia a strizzare l’occhio alla top-30 che potrebbe voler dire, guardando molto in là, a una possibile testa di serie negli Slam, sempre un piccolo aiuto.

Voli a parte, se al primo turno c’è stata la sorpresa contro Beatriz Haddad Maia da 3-6 1-3, oggi il 2-6 6-3 6-4 contro la wild-card cinese Yue Yuan ha un sapore più sofferto. Era una partita scomoda, con Paolini grande favorita sulla carta ma di fatto un match tra outsiders, perché la testa di serie era saltata (grazie all’azzurra) e poi la vincente si sarebbe garantita una sfida di lusso contro, con enormi probabilità, Aryna Sabalenka. Oltre a fattori economici e di punti per la classifica.

Jasmine ha un po’ ripetuto la prestazione contro Haddad Maia, facendo fatica nel primo set, pareggiando i conti nel secondo, scattando avanti a inizio del terzo e poi (unica differenza) reggendo al rientro dell’avversaria senza più concedere granché dal 3-2. Un dato ha spiccato, tra le sue statistiche di fine partita: la percentuale della prima palla di servizio. 70% complessiva, ben oltre nel primo set dove però ha raccolto meno del 30%. Un andamento particolare, con l’azzurra mai in grado di salvare le palle break concesse e la cinese, un po’ giocando la carta dell’effetto sorpresa verso la rivale, si involava a un comodo 6-2.

Dall’inizio del secondo set la musica è però cambiata, con Paolini subito ad allungare per il 2-0, fallendo il primo tentativo di confermare il break ma tornando avanti e trovando il 4-1 che ha aperto un nuovo copione. L’atteggiamento era molto diverso, e per tutta la partita ha mantenuto un’ottima sicurezza con la seconda palla di servizio. In questo modo, soprattutto quando è riuscita a trovare più fiducia e spinta, anche i black out al servizio erano ridotti al minimo. Pareggiato il conto dei set, nel terzo è scattata subito sul 3-0 e servizio, un po’ come contro Haddad Maia. E come in quell’occasione ha perso un primo break di vantaggio, vedendo l’avversaria arrivare fino al 2-3. Da lì, però, non ha più concesso palle break finendo per chiudere abbastanza facilmente sul 5-4 e servizio.

È per la terza volta in stagione agli ottavi di un ‘1000’ dopo Montreal e Cincinnati ad agosto e, come detto, ci sarà quasi sicuramente Sabalenka che però dovrà giocare domani contro Katie Boulter, proveniente dalle qualificazioni e impostasi all’esordio contro un’altra qualificata, Magdalena Frech,

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