Kvitova contro Wozniacki: ancora tu, ma non dovevamo vederci più?

Mercoledì notte allo US Open femminile ci sarà una sfida che credevamo di non aver più tra il ventaglio di opzioni. Il quindicesimo atto tra Petra Kvitova e Caroline Wozniacki, oltre 12 anni fa numero 1 e numero 2 del mondo.

Coetanee, classe 1990. Una per un lunghissimo periodo considerata forte, fortissima, ma non vera campionessa dall’opinione generale per l’assenza di quel titolo Slam giunto poi nel 2018 all’Australian Open, l’altra con due titoli a Wimbledon in bacheca e un best ranking di numero 2 del mondo che stride col livello di gioco capace di mostrare a lungo nelle fasi migliori della carriera. Forse per Kvitova ci sarà, al momento di appendere la racchetta al chiodo, l’essere ricordata come la giocatrice più forte a non aver mai raggiunto il numero 1, ma quello capita solo alle più forti e in una fase dove le big non mancavano e soprattutto c’era una Serena Williams al massimo della continuità, ecco che tutto si faceva molto più complicato.

Era un periodo importante a livello WTA, l’ultimo prima di una fase abbastanza caotica per la mancanza di un vero ricambio al vertice con il precedente. Kvitova e Wozniacki facevano parte di quell’era sportiva, hanno saputo riprendersi tra 2018 e 2019, ma col ritiro della danese nel gennaio 2020 e con la ceca che non tarderà molto a quel passo finale, sembrava tutto nella sua fase conclusiva. Invece il destino ha fatto un’inversione a U improvvisa. 2023: Petra tornata a vincere un titolo WTA 1000 dopo cinque anni (a Miami), Caroline tornata in campo dicendo di volerci riprovare perché sentiva di colpire la palla meglio che mai.

Kvitova contro Wozniacki, US Open round 2. Il quindicesimo atto di questa sfida su un terreno nuovo visto che non si erano mai trovate contro a New York. Qui Caroline è spesso andata bene tanto da raggiungere due finali (2009 e 2014) oltre la semifinale nel 2016. Petra non sempre ha brillato, causa anche l’alta umidità in cui si gioca, ma il quarto di finale raggiunto nel 2017 e perso solo al tie-break del terzo set contro Venus Williams rimane tra i momenti più emozionanti del suo rientro dopo il gravissimo infortunio ottenuto a fine 2016 che aveva fatto temere tutti per la sua vita.

Di acqua sotto i ponti ne è passata davvero tanta. Gli ultimi precedenti risalgono al 2018 e videro Petra imporsi con una grande rimonta nel WTA 1000 di Doha (poi vinto in finale contro Garbine Mugurza) e Caroline prevalere al terzo set alle Finals di Singapore. Qui, a Flushing Meadows, Kvitova ha superato 6-1 7-6(4) Cristina Bucsa nel match d’esordio mentre Wozniacki, in tabellone con una wild-card, ha superato 6-3 6-2 la qualificata Tatiana Prozorova.

Sarà particolare rivederle l’una contro l’altra. Nel loro momento migliore era un match di buon valore perché si alternavano e si completavano: la grande difesa della danese contro l’aggressività continua della ceca, il contrattacco contro gli angoli mancini, i palleggi da fondo campo. Inevitabilmente ora sarà tutto diverso. Gli anni pesano: per Kvitova che non riesce a essere sempre continua e precisa in un gioco di per sé molto complicato da far funzionare, dove si esaltava la qualità del suo braccio sempre superiore al lavoro dei piedi e dove ora quel margine di errore è ancor più piccolo; per Wozniacki che non può reggere i ritmi di prima in fase di copertura e rimangono sempre le domande sulla tenuta atletica quando lo sforzo si fa più elevato di qualche palleggio a ritmo relativamente contenuto come ieri notte quando ha affrontato una debuttante assoluta a questi livelli. Sarà però un bel momento per ritrovare due grandi l’una contro l’altra.

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