Sinner e Roland Garros, più no che sì, ma Cahill…

Visto che, con tutto il rispetto per i giocatori rimasti in gara, degli Internazionali di Roma ormai frega un pò a tutti, la questione che interessa per davvero a tutti è se Sinner andrà o meno a Parigi. Ad oggi, le ultime informazioni, ovviamente non ufficiali, danno un più no che si.

il numero due del mondo è arrivato venerdì pomeriggio al J Medical di Torino, il centro clinico della Juventus che offre agli sportivi equipe e attrezzature di eccellenza. Oltre, naturalmente alla massima privacy. In questi giorni, anche nel fine settimana, il giocatore ha lavorato nel centro insieme al suo staff. Esercizi in acqua e palestra, con lui ci sono il fisioterapista Giacomo Naldi e il preparatore atletico Umberto Ferrara, che si occupano della riabilitazione in attesa che Jannik possa riprendere con la racchetta.

Il soggiorno torinese doveva concludersi oggi, ma la permanenza è stata prolungata almeno fino a venerdì. Al momento è più probabile che il numero 1 italiano possa decidere di non giocare lo Slam sul rosso. Rischierebbe di arrivare a Parigi con troppo poco allenamento senza essere abbastanza competitivo e col rischio di non essere perfettamente guarito. Sinner però sarebbe orientato ad andare lo stesso e provare. E sotto questo profilo, c’è la storia che il suo coach, Darren Cahill, ha postato la sua partenza per l’Europa, per unirsi al suo team. Un segnale positivo? Molti lo hanno interpretato così, ma può anche darsi che il coach australiani raggiunga Sinner in preparazione della stagione sull’erba. Pochi giorni e sapremo la verità.

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