Barbiani WTA files: Swiatek, come è arrivato il nuovo trionfo al Roland Garros

Torna la rubrica ‘Barbiani WTA Files’ con ampio spazio per commentare il successo di Iga Swiatek al Roland Garros. Il focus qui non è tanto sulla finale vinta contro Karolina Muchova, ma sull’intera parte di stagione sulla terra battuta della polacca che per portare a casa un terzo trofeo parigino si è dovuta impegnare ben più delle precedenti edizioni.

Non è stato il solito percorso di avvicinamento, non è stato il solito Slam “da Swiatek”. Perché è mancata la superiorità (ben più netta) delle passate edizioni? Iga non era arrivata a questo appuntamento al meglio. Non abbiamo davvero saputo cosa sia successo a Roma e, anche a giudicare da come il coach Tomasz Wiktorowski fosse sfinito e senza quasi la forza di parlare ai microfoni di Eurosport dopo la finale viene da pensare a quanto dura sia stata riprogrammare tutto dopo il problema del Foro Italico. Non sappiamo cosa sia successo in quella forte fitta accusata contro Elena Rybakina, ma solo che l’esame non aveva evidenziato problemi seri e che la polacca avrebbe preso dei giorni di riposo prima di andare a Parigi.

Questi mezzi dubbi sulle sue reali condizioni e sensazioni a inizio torneo sono sollevati qui perché nel bene o nel male si è capito che dal team Swiatek non ci sono vere informazioni di minimi fastidi, figuriamoci di queste condizioni. È stata Iga stessa a dirlo in almeno un paio di conferenze stampa, aggiungendo di recente che spesso ha tenuto i giornalisti (e fan) oscuri a vari problemi avuti. Malgrado tutto, lei ha funzionato. C’è stata più tensione, ma ancora una volta spalle al muro ha saputo alzare il livello ribaltando la situazione da 4-3 e servizio Muchova, cominciando a impattare risposte impressionanti e trovando coraggio col dritto (e rischiando non poco) per rientrare da 0-30 al servizio cancellando anche una palla break sul 4-4.

Così mandiamo in archivio la fase principale della stagione sul rosso 2023 con le big che si sono prese i titoli più importanti: Swiatek a Parigi (e Stoccarda), Sabalenka a Madrid, Rybakina a Roma. Con Aryna campionessa a Melbourne ed Elena a Indian Wells. In generale, da maggio 2022 soltanto in tre grandi finali (nei 1000 di Toronto, Cincinnati e Guadalajara) non c’era nemmeno una di loro in campo. Niente male.

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