Swiatek: “Potevo essere più proattiva, ma non era facile con le palline più pesanti”

Iga Swiatek si è presentata in conferenza stampa, nella giornata della sua vittoria agli ottavi di finale del WTA 1000 di Roma, con un po’ di ritardo rispetto al previsto.

Finita la partita contro Donna Vekic, battuta 6-3 6-4, la polacca ha voluto infatti tornare in campo per quasi tre quarti d’ora di allenamento, riprovando dritti e rovesci dopo una sfida che non l’ha granché soddisfatta.

La stessa Swiatek, infatti, lo ha subito evidenziato quando le è stato chiesto quale fosse stata la chiave della vittoria oggi: “Ho giocato bene prevalentemente i punti importanti. Nei momenti decisivi sono stata solita, sono felice di questo. Tutto qui”. Incalzata subito su un motivo per cui oggi non tutto sia girato come volesse, la numero 1 del mondo ha detto: “Non so ancora bene. Ho pensato che a un certo punto avrei potuto essere più proattiva, ma non era facile con le palle che a un certo punto diventavano molto pesanti. Era difficile accelerare. Ho atteso il momento giusto per fare il break. Diciamo che ho voluto essere paziente nelle mie decisioni. Tatticamente ero più concentrata su di me, su cosa volessi migliorare in certe situazioni. Non direi ci sia stata una vera ragione per cui mi sono ritrovata in questi alti e bassi. Certo non è stato semplice ieri dover attendere tutto il giorno e poi essere pronta oggi, così sì son contenta comunque di essere stata abbastanza solida”.

Al prossimo turno Iga ritroverà Elena Rybakina, avanti 2-0 nei precedenti fin qui in stagione: “Non ho nessun approccio mentale specifico per questa partita. Sicuramente lo farò domani, ora voglio soprattutto riposare e riconcentrarmi. Voglio trattare questa partita come tante altre. Le partite precedenti contro Elena valgono poco per me, perché erano sul cemento. So come mi sono sentita in quei casi. Stavolta non ho vere aspettative, sarà una partita dove vorrò andare in campo e fare del mio meglio. Tutto qui, niente di speciale”. Infine, un piccolo accenno a quando giocò sulla terra contro la kazaka, nella finale del Bonfiglio 2017: “È stata la mia prima partita trasmessa in tv credo, ricordo l’enorme stress che ho provato (ride, nda). Errore da principiante. Era uno dei tornei juniores più importanti, ero felicissima di essere in finale, ricordo che ho cominciato a credere un po’ di più in me stessa, anche, che potevo pensare ad avere una bella carriera. Però sì, ricordo come prima cosa lo stress. Non ricordo se fu il mio coach a dirmelo, o qualcuno a scrivermi, ma fu una cosa orribile (ride, nda)”.

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