WTA Stoccarda, Sabalenka: “Oggi non ho sfruttato tante occasioni. Devo restare più calma”

Aryna Sabalenka, con un sorriso un po’ beffardo, si è presentata in conferenza stampa a Stoccarda per la terza volta come finalista sconfitta.

Già in campo, di nuovo facendosi vedere abbastanza sorridente ma con tanta rabbia dentro, ha mostrato quanto fosse marcata la delusione di non aver potuto mettere le mani sul titolo nemmeno ora. O meglio, su quella macchina che tanto desidera dal 2021: “Possiamo fare un patto che il prossimo anno se faccio finale di nuovo mi date comunque la macchina?” aveva detto agli organizzatori durante la premiazione.

Poi è arrivata in conferenza stampa. Per molte cose è piaciuta più, nel gioco, rispetto allo scorso anno quando si lasciò andare forse troppo facilmente, ma il risultato non è cambiato per un’avversaria che si è mostrata superiore seppur su pochissimi aspetti.

Posso immaginare come ti senti, ma credo davvero che rispetto allo scorso anno tu abbia giocato una partita completamente diversa. Migliore. Vedo che stai pensando lo stesso per cui vorrei chiederti se questa sensazione ti possa aiutare a rimuovere tutto abbastanza in fretta, malgrado la terza sconfitta in finale qui, o se sarà dura.
Non so, sinceramente. Credo stia migliorando nell’accettare le brutte sconfitte, forse sarà così anche qui. Ormai è andata, cercherò di imparare la lezione e guarderò avanti.

Hai giocato contro Swiatek sette volte negli ultimi 18 mesi, sul cemento e sulla terra. Lei forse qui è una giocatrice un po’ diversa, puoi provare a dire in cosa secondo te è più difficile da affrontare?
Sì sul cemento ho più chance contro di lei. È una superficie più veloce, penso di poter metterle più pressione. Sulla terra invece, cioè credo comunque di avere — oggi per esempio non ho sfruttato tante occasioni. Il mio gioco non c’era. O meglio, c’era ma stavo sbagliando tanto. Non in colpi facili, ma in colpi dove dovevo metterle pressione. C’erano molti più scambi, perché lei aveva molto più tempo e si muove davvero bene. Per questo anche è così difficile giocare contro di lei sulla terra.

È stato frustrante non riuscire a fare il break? Hai parlato di tante occasioni, ma in generale forse andando verso la partita pensavi di avere vita più facile a brekkarla?
Sì. Cioè, il servizio non è la sua arma. Ho avuto un sacco di chance e non le ho prese. Stavo pensando troppo in ogni occasione. Continuavo a pensarci e non mi concentravo. Credo sia per questo che non sono mai riuscita a brekkarla. La prossima volta magari cercherò di fare tutto con più calma.

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