WTA Miami, incubo Andreescu: fuori in sedia a rotelle, si teme un nuovo grave infortunio

La cosa migliore, probabilmente, che il tennis femminile stava offrendo in questo mese di marzo era una ritrovata Bianca Andreescu.

È vero che c’è stata una finale a Indian Wells tra le due protagoniste dell’Australian Open, è vero che sia Aryna Sabalenka sia Elena Rybakina sono ancora in corsa pure a Miami, ma per la storia personale degli ultimi quattro anni faceva davvero tanto bene alla WTA ritrovare anche una protagonista come la canadese.

Ne parlavamo durante Indian Wells: quella partita contro Iga Swiatek aveva fatto scattare in lei qualcosa, perché nemmeno nel match d’esordio contro la wild-card Peyton Stearns aveva convinto così. Affrontare la numero 1, nello stadio che l’ha vista sportivamente “nascere” ad altissimi livelli nel 2019, con tutto il pubblico a favore era stato una molla importante. Eppure, ancora una volta, il destino sembra essersi malamente accanito contro di lei.

Nel match di ottavi di finale del WTA 1000 di Miami, infatti, Bianca è stata costretta al ritiro dopo una caduta in uno spostamento laterale verso destra all’inizio del secondo set, quando era indietro 6-7(0) 2-0 contro Ekaterina Alexandrova. Sembrano essere escluse distorsioni, perché non c’è un appoggio innaturale del piede a terra. Andreescu è andata giù e ha subito cominciato a urlare dal dolore, per lungo tempo. Il match è finito lì, la russa ha ottenuto l’approdo ai quarti di finale dove affronterà Petra Kvitova, mentre per almeno una decina di minuti la campionessa dello US Open 2019 era a terra in preda a un dolore che non diminuiva.

L’hanno tirata su in due dello staff, messa su una sedia a rotelle e condotta fuori dal campo. Era in lacrime, così come la mamma a bordo campo non tratteneva quel po’ di tristezza di chi sa anche quante ne ha passate la figlia nel corso degli anni, lei che su questo campo ebbe un altro brutto infortunio nel 2021 in finale contro Ashleigh Barty, che ha saltato tantissimi mesi dalla fine del 2019 e quel problema al ginocchio a Singapore quando disse al proprio coach che ha sentito ‘crack’ ma non si era voluta ritirare perché, di fatto, non voleva saperne, salvo poi perdere un anno.

È presto ora per capire cosa sia successo e quanto dovrà stare fuori ma, dalle sensazioni e dai precedenti, non sembra essere qualcosa di breve.

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