WTA Indian Wells: Trevisan, una sconfitta che sa di beffa. Muchova è agli ottavi

K. Muchova b. [23] M. Trevisan 6-4 3-6 6-4

C’è grande amarezza per Martina Trevisan, uscita dal campo visibilmente delusa da se stessa e chissà se anche qualcos’altro, perché le due ore e 45 minuti di lotta contro Karolina Muchova sono state segnate da tanti momenti. È la ceca, però, ad accedere agli ottavi di finale del WTA 1000 di Indian Wells, vittoriosa 6-4 3-6 6-4 raccogliendo il break decisivo quando sembrava destinata a dover rincorrere l’avversaria anche nelle fasi finali del set decisivo.

La toscana non è mai stata veramente brillante, cominciando l’incontro con tanti dritti sbagliati e trovandosi a completare l’opera a causa di tre gratuiti in serie con quel colpo sul break subito sul 4-4 nel terzo set, ma molto del match è girato sulla capacità di Muchova di portare a casa turni di battuta relativamente agevoli grazie ai suoi servizi sempre davvero efficaci. La ceca, che bissa così la vittoria di Doha di qualche settimana fa, ha anche avuto bisogno (come spesso le capita in carriera) di un medical time out. Eravamo sul 3-2 in suo favore nel primo set, aveva perso il break di vantaggio ed è arrivata la fisioterapista che dopo un breve controllo ha chiesto all’arbitro di uscire dal campo per permettere di completare il massaggio e mettere una fasciatura nella zona alta del quadricipite sinistro.

Non è parsa, Muchova, soffrire di un vero problema ingestibile ma il lato mancino era diventato spesso una chimera, con tanti errori di rovescio che soltanto l’alta qualità dei suoi servizi e i buoni dritti coprivano senza far pesare troppo la situazione. Trevisan non è ripartita bene da quella pausa: scivolata subito sotto 0-40 è riuscita con grande fatica a tenere il servizio, eppure già si intravedevano le difficoltà di Karolina in risposta, da sinistra, quando la palla arrivava sul rovescio. Dicevamo però dei suoi servizi, e con quattro consecutivi si teneva facilmente avanti andando 5-4, completando il set con un break a zero con quattro errori non forzati dell’azzurra, i primi tre col dritto. E la musica non sembrava cambiare nella prima metà del secondo set. Il dato migliore per spiegare quanto il servizio di Muchova facesse la differenza è che dal break subito sul 2-1 nel primo set, al 3-3 30-0 nel secondo, la ceca ha perso solo cinque punti quando era alla battuta. Tutte palle molto ben piazzate, non troppo potenti ma difficili da leggere tra slice stretti alternati a soluzioni potenti, talvolta al corpo.

Di colpo, quasi, il cambio di copione. Dal 3-3 30-0 Muchova si metteva nei guai quasi da sola, sbagliando un dritto per il 30-30 e creandosi una situazione abbastanza anomala al servizio. Martina, riuscita finalmente a far viaggiare con buono spin e pesantezza di palla il proprio dritto sul rovescio della ceca ha preso la prima occasione utile e si è portata avanti di un break. Rotto l’equilibrio, è divenuto tutto più facile. Sono cominciati a fioccare molti errori dall’avversaria, che aveva perso le distanze e sembrava sempre più in affanno, cedendo per la seconda volta la battuta sul 3-5, in un game fiume dove ha avuto molte occasioni per il 4-5 ma ormai il suo gioco era troppo alternato, sembra la brillantezza di un quarto d’ora prima. Trevisan, presasi il parziale per 6-3, sembrava aver definitivamente girato l’inerzia eppure nei primi game del set decisivo non è riuscita nell’allungo. Sull’1-0 ha mancato la palla break con un rovescio in risposta appena lungo, poi sul 2-1 ha avuto un 15-40 dove però non ha mai potuto giocare in risposta: prima in slice stretto da destra, prima potente al centro da sinistra, prima in slice stretto da destra, prima potente al centro da sinistra. Sembra ripetitivo, ma è per rimarcare una volta di più come il servizio per Karolina ha fatto tutta la differenza del mondo. Avesse dovuto lottare per tanti punti al servizio, spendere molte energie e arrivare meno lucida alle fasi più importanti.

Salvato quel game da 15-40, Muchova ha ritrovato grande fluidità ed efficacia alla battuta: game a zero per il 3-3, game a zero per il 4-4. Qui, invece, per Trevisan è arrivata la fine delle sue speranze: due doppi falli, i primi del set decisivo, racchiusi nei primi due punti. Recuperava da 0-30 a 40-30, ma nel momento più importante era ancora il dritto a tradirla. Servizio sul rovescio di Muchova e primo colpo fuori di poco, poi sul 40-40 un dritto su palla bassa, a metà campo, finito a metà rete e infine, sulla palla break, di nuovo un servizio sul rovescio della ceca seguito da un dritto colpito malissimo spentosi sul fondo. Karolina, avanti 5-4, non ha avuto un game brillante alla battuta ma dallo 0-30 è riuscita nella rimonta prima servendo al corpo, poi raccogliendo un altro gratuito di dritto dell’azzurra che, sotto match point, poteva fare di più col passante di rovescio e si è trovata invece a dover stringere la mano, da sconfitta, alla rivale.

Amarezza enorme, la si vedeva bene. Era una chance per un ottavo di finale in un 1000 che, in un’annata fin qui poco soddisfacente, poteva rappresentare un grande risultato.

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