Ranking ATP/WTA: Medvedev, top five nel mirino. Bene Vekic e Jarry, Errani torna fra le cento

Rotterdam, Doha, Dubai. La corsa di Daniil Medvedev, cominciata nel “500” olandese con il successo in rimonta nella finale con Jannik Sinner, è inarrestabile. Negli Emirati Arabi il russo ha conquistato il terzo titolo in tre settimane, senza concedere chance in semifinale al n. 1 Novak Djokovic e nel match clou al connazionale Andrey Rublev.

Medvedev, che al termine degli Australian Open era scivolato al dodicesimo posto del ranking ATP, recupera oggi un’ulteriore posizione, scavalcando proprio Rublev (settimo; – 1) e facendo sua la sesta piazza, a sole venti lunghezze dalla quinta di Taylor Fritz (3775 a 3795), semifinalista ad Acapulco.

E nella Race, malgrado la precoce uscita nello Slam down under (terzo turno con Sebastian Korda), l’ex sovrano è già terzo, dietro ai soli Djokovic e Tsitsipas: il greco dista soli 40 punti, 1470 contro 1430; più lontano, a quota 2430, il serbo, che però non potrà incrementare il proprio bottino nel Master 1000 di Indian Wells, da cui di fatto è stato escluso per non essersi sottoposto al vaccino anticovid.

Nella top ten si registra un altro movimento di rilievo. Il penultimo atto raggiunto ad Acapulco permette infatti a Holger Rune di scavalcare sia Rafael Nadal sia Félix Auger-Aliassime. Il danese diviene ottavo, suo nuovo primato personale, mentre il fuoriclasse di Maiorca, assente in California, si prepara a lasciare, tra due lunedì, l’élite mondiale, dopo diciotto anni di presenza ininterrotta.

A imporsi in Messico è stato Alex de Minaur, che guadagna quattro posti divenendo diciottesimo. Giusto alle sue spalle risale il finalista Tommy Paul, diciannovesimo, anch’egli con all’attivo un bel + 4).

Più consistente il balzo in avanti di Nicolas Jarry (52; + 35), che ha trionfato nella sua Santiago. Il cileno, che due settimane fa era n. 139, veniva dalla semifinale raggiunta a Rio de Janeiro dalle qualificazioni. Jarry è stato n. 38 il 22 luglio di quattro anni or sono.

Segno fortemente positivo anche per Mackenzie McDonald (53; + 9), nei quarti ad Acapulco, Jaume Munar (58; + 8), in semi a Santiago, Tomas Martin Etcheverry (61; + 15), finalista in Cile, Ugo Humbert (77; + 12), che si è spinto al match clou nel Challenger di Pau, Max Purcell (95; + 21), che ha fatto suo il Challenger di Pune, e Taro Daniel (103; + 22), nei quarti in Messico dalle quali. Occhio, poi, al diciottenne francese Luca Van Assche (110; + 39), vincitore a Pau.

Jannik Sinner, che questa settimana non è sceso in campo, si conferma tredicesimo, restando l’unico azzurro fra i primi venti. Alle spalle dell’altoatesino troviamo Lorenzo Musetti (21; – 3), Matteo Berrettini (23; + 1), Lorenzo Sonego (60; + 7 con i quarti a Dubai), Fabio Fognini (88; – 6) e Marco Cecchinato (91; 0).

Dietro a Matteo Arnaldi (115; – 4), Francesco Passaro (116; – 6) e Giulio Zeppieri (123; – 8), sale parecchio Luca Nardi (128; + 23), finalista nel Challenger di Pune.

Seguono Raul Brancaccio (141; – 12), Mattia Bellucci (150; 0), Flavio Cobolli (165; + 1), Franco Agamenone (166; – 2), Francesco Maestrelli (167; + 8 con i quarti a Pune), Luciano Darderi (180; + 4), Riccardo Bonadio (182; 0), Andrea Pellegrino (189; + 1) e Matteo Gigante (196; – 4).

Molto più in basso, da segnalare l’enorme balzo in avanti compiuto da Jacopo Berrettini, approdato al secondo turno di Acapulco dalle qualificazioni: il fratello minore di Matteo guadagna in un colpo solo 367 posizioni, passando dal n. 842 al n. 475. Il suo primato personale resta il n. 388 del 15 luglio 2019.

Nel ranking WTA, immobili le prime venti, brilla Donna Vekic, che a Monterrey ha ottenuto il quarto titolo nel circuito maggiore, battendo nell’ultimo atto la n. 5 Caroline Garcia (che, in caso di affermazione, sarebbe salita di un gradino). La croata mette a segno un bel + 8, che la porta al ventitreesimo posto. Il career high (n. 19 il 4 novembre 2019) è ormai nel mirino.

Bene anche la semifinalista Lin Zhu (33; + 8) e le protagoniste del torneo di Austin: la vincitrice Marta Kostyuk (40; + 12), la finalista Varvara Gracheva (66; + 22) e le semifinaliste Danielle Collins (31; + 7) e Katie Volynets (74; + 18). Bruschi cali, invece, per Leylah Fernandez (49; – 17) e Camila Osorio (100; – 30).

Tra le italiane guida sempre Martina Trevisan, che perde lievemente terreno (26; – 1). Seguono Camila Giorgi (46; 0), Elisabetta Cocciaretto (50; – 1), Jasmine Paolini (63; – 3) e Lucia Bronzetti (71; – 3).

Rientra fra le cento Sara Errani (97; + 10), impostasi nella prova ITF da sessantamila dollari di Arcadia, dove in finale ha usufruito del forfait di Arantxa Rus. La finalista del Roland Garros 2012 vi mancava da quattro anni e mezzo, ossia dall’edizione della classifica datata 15 ottobre 2018 (allora era n. 92). Il suo primato è il quinto posto, toccato il 20 maggio 2013. Dietro alla ravennate figura Lucrezia Stefanini (117; + 3).

I top ten del ranking ATP: 1 Novak Djokovic, 2 Carlos Alcaraz, 3 Stefanos Tsitsipas, 4 Casper Ruud, 5 Taylor Fritz, 6 Daniil Medvedev (+ 1), 7 Andrey Rublev (- 1), 8 Holger Rune (+ 2), 9 Rafael Nadal (- 1), 10 Félix Auger-Aliassime (- 1).

Le top ten del ranking WTA: 1 Iga Swiatek, 2 Aryna Sabalenka, 3 Jessica Pegula, 4 Ons Jabeur, 5 Caroline Garcia, 6 Coco Gauff, 7 Maria Sakkari, 8 Daria Kasatkina, 9 Belinda Bencic, 10 Elena Rybakina.

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