WTA Cincinnati: Raducanu passeggia contro una spenta Azarenka. Fuori Pliskova, Jabeur salva 3 match point

Di per sé, quanto fatto da Emma Raducanu in meno di 24 ore è qualcosa di strepitoso.

Un 6-0 a Serena Williams, un 6-0 a Victoria Azarenka e due delle più grandi tenniste degli ultimi 30 anni liquidate in maniera molto netta. Probabilmente troppo, per essere solo una questione puramente relativa al suo livello.

La campionessa dello US Open 2021 ha inanellato due ottime vittorie per il morale, ma se il 6-4 6-0 di ieri notte contro la statunitense evidenziava la grande differenza tra una giocatrice giovanissima e una ormai prossima al ritiro alle soglie dei 41 anni, il 6-0 6-2 odierno contro la bielorussa ricalca comunque la storia di una disparità in campo enorme tra il rendimento piuttosto costante. di buon livello della britannica contro la pessima giornata della sua avversaria che ha vissuto momenti così in questa stagione, nel 2021, e ci sono momenti ormai dove sembra fare tantissima fatica chiunque sia l’avversaria di quel giorno.

I colpi di Azarenka erano spenti. Mancava spinta, mancava fiducia, esplosività. Raducanu con le soluzioni da fondo aveva tanto agio, lei invece sembrava rischiare anche il doppio 6-0 prima di sbloccarsi, finalmente, nell’undicesimo game dell’incontro.

È veramente strano da dirsi, perché in termini assoluti sia Serena sia Victoria hanno per tantissimi anni rappresentato l’apice del tennis femminile, si sono affrontate in battaglie all’ultimo punto, hanno scritto pagine importanti di storia. Oggi però sono entrambe, per motivi diversi, su strade molto distanti da un livello accettabile e così anche una Raducanu che ha faticato tanto in stagione fin qui ha avuto due momenti di gloria che vogliono dire 105 punti nel ranking e una discreta spinta per quanto potrà essere tra ormai 10 giorni quando dovrà cercare di limitare il più possibile i danni durante lo US Open se vorrà almeno ritrovarsi dentro la top-100.

Tra gli altri nomi di livello, ha rischiato tantissimo anche Ons Jabeur, salvatasi 9-7 al tie-break decisivo contro la wild-card locale Caty McNally che ha assaporato la prima grande vittoria della sua carriera combattendo per due ore e mezza fuoco contro fuoco col gioco altamente spettacolare della tunisina, apparsa piuttosto stanca già a inizio del set decisivo ma che è riuscita a emergere 6-3 4-6 7-6(7) e affronterà al terzo turno Petra Kvitova, impostasi 6-2 6-2 contro Sorana Cirstea. Avanti anche Jessica Pegula, che pur perdendo il primo set contro Marta Kostyuk si è imposta 6-7(4) 6-1 6-2. Fuori invece Karolina Pliskova, arresasi per la prima volta in carriera ad Elise Mertens (7-6 6-3).

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