Wimbledon: Sinner al terzo turno, Isner elimina Murray

Si distrae un parziale Jannik Sinner che comunque senza problemi si rimette sulla retta via e batte Ymer in quattro set

La terza giornata dello slam londinese regala come sorpresa l’eliminazione della testa di serie numero 3 e recente finalista al Roland Garros Casper Ruud. Il norvegese è stato rimontato dal transalpino Ugo Humbert dopo essere andato avanti di un set.

Vittoria e terzo turno raggiunto per Jannik Sinner, l’altoatesino dopo aver controllato nei primi due parziali contro Ymer si lascia sorprendere dallo svedese nel terzo set perso in volata per 7-5. Nel quarto parziale torna tutto sotto controllo e Sinner lascia appena due giochi al suo avversario.

Nessun problema sul campo centrale per Novak Djokovic che opposto a Thanasi Kokkinakis archivia la pratica contro l’australiano in due ore nette. Una partita mai in discussione, nessun long set, ma che poteva nascondere più di qualche insidia.

Negli altri match Goffin fa fuori la testa di serie numero 31, l’argentino Baez, con un risultato nettissimo. Battaglia tra Norrie e Munar, l’idolo locale dopo essere stato in vantaggio è costretto alla rimonta al quinto. Ritiro per Harrison che lascia strada ad Otte dopo appena quattro giochi disputati.

[20] Isner b. Murray 6-4 7-6(4) 6-7(3) 6-4 (di Giovanni Putaro)

Colpaccio di John Isner, che sul Campo Centrale elimina Andy Murray da Wimbledon in quattro set qualificandosi per il terzo turno e spezzando anche una piccola maledizione personale. Quello di oggi è infatti il suo primo successo ai danni del tre volte campione Slam, dopo otto sconfitte in altrettanti incontri.

Dell’americano il primo strappo della partita, nel terzo gioco. Murray nel game successivo manca due chance di riportare il conto in parità, le uniche due concessegli da “Long John” nel corso del parziale. Nei suoi successivi tre game al servizio, infatti, Isner è ingiocabile, cedendo un solo 15 all’avversario e chiudendo sul 6-4. Il semifinalista del 2018 ha interpretato al meglio il match, non solo grazie alla consueta solidissima battuta (nei primi tre set ha messo in campo almeno il 70% di prime ottenendo almeno l’80% di punti e nel quarto il 63% guadagnando il 73% di punti) ma anche gestendo bene e con aggressività gli scambi da fondo e le risposte. Una tendenza durata per la quasi totalità dell’incontro che gli è valsa la possibilità di tenere praticamente sempre in mano il pallino del gioco.

La seconda frazione è ancor più serrata. Si seguono i servizi fino al tiebreak, terreno di caccia prediletto di Isner, con nessuna palla break offerta da parte di entrambi. Andy era in verità riuscito a rendersi pericoloso nel momento più cruciale del set, avanti 5-4 e 30-15 in risposta, ma un paio di soluzioni salvifiche a rete di Isner hanno sbrogliato la matassa. Nel tiebreak Muzza scivola subito giù di un minibreak (1-0) e non fa in tempo ad esultare per averlo recuperato, che l’americano riallunga nuovamente le distanze, issandosi sul 3-1. Per la disperazione di Murray, da quel momento in poi Isner piazzerà il pilota automatico, aumentando i giri ad un servizio che aveva un po’ vacillato nei game precedenti e raddoppiando il divario. Sulla stessa scia si muove il terzo set ed nuovamente un tiebreak a deciderne gli esiti, ma lo scenario stavolta si rivela completamente opposto. Ad un pessimo dritto in uscita dal servizio di Isner esplode il Centrale perché consente ad Andy Murray di portarsi avanti di un minibreak, sapientemente gestito e bissato sul 5-3. Un secondo boato del pubblico in corrispondenza del set point concretizzato da Murray aveva forse acceso un lumicino di speranze per una possibile rimonta, ma nel quarto gioco del quarto set si ripresentano le palle break e lo hanno fatto in favore di John Isner, che è bravo a risalire la china dal 30-0 e ai vantaggi si aggiudica il break che gli vale l’incontro. Ritorno amaro, dunque, di Murray sul suo campo preferito. Esce sconfitto da un duello sicuramente alla sua portata e probabilmente avrà molto da recriminare sul non essere stato in grado di esprimere al meglio il suo tennis: troppo passivo, colpi poco efficaci e incapace di prendere le giuste contromisure su Isner, che sebbene il set perso non ha mai avuto reali difficoltà.

Risultati 3ª giornata

[1] Djokovic b. Kokkinakis 6-1 6-4 6-2
[9] Norrie b. Munar 6-4 3-6 5-7 6-0 6-2
Humbert b. [3] Ruud 3-6 6-2 7-5 6-4
Johnson b. Peniston 6-3 6-2 6-4
[10] Sinner b. M. Ymer 6-4 6-3 5-7 6-2
[30] Paul b. Mannarino 6-2 6-4 6-1
Goffin b. [31] Baez 6-1 6-2 6-4
Bublik b. Lajovic 7-6(9) 6-2 7-5
[25] Kecmanovic b. Tabilo 7-6 (4) 7-6(3) 3-6 6-3
[31] Otte b. Harrison 3-1 rit.
[22] Basilashsvili b. Halys 7-6 (7) 0-6 7-5 7-6(5)
[23] Tiafoe b. Marterer 6-2 6-2 7-6(3)
[20] Isner b. Murray 6-4 7-6(4) 6-7(3) 6-4
[5] Alcaraz b- Griekspoor 6-4 7-6(0) 6-3
Van Rijthoven b. [15] Opelka 6-4 6-7 (8) 7-6(7) 7-6(4)
Vesely b. Davidovich Fokina 6-3 5-7 6-7(2) 6-3 7-6(7)

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