US Open: Krejcikova senza energie, Sabalenka si prende la semifinale contro Fernandez

[2] A. Sabalenka b. [8] B. Krejcikova 6-1 6-4

Non c’è stata alcuna storia nel secondo quarto di finale di giornata del tabellone femminile dello US Open. Purtroppo per lo spettacolo, le condizioni di Barbora Krejcikova non hanno avuto alcun miglioramento dopo il finale di match contro Garbine Muguruza i problemi manifestati che l’hanno costretta al medical time out, a uscire dal campo scortata per le spalle dopo la vittoria e al quasi svenimento nello spogliatoio. È scesa in campo per provarci, ma per un set e mezzo era l’ombra della giocatrice sorprendente e brillante degli ultimi mesi.

Aryna Sabalenka si è presa così la seconda semifinale della sua carriera Slam, la seconda consecutiva dopo Wimbledon, e lo ha fatto pur senza brillare per gran parte del tempo. La sua prima volta sull’Arthur Ashe Stadium è stata un mezzo disastro: tre doppi falli nel primo game, difficoltà continue per tutto il primo set col servizio soprattutto da destra e gioco troppo altalenante con pochissimi, però, picchi positivi. Quando ha sciolto i muscoli, dalla prima fase del secondo parziale, la sua serata è stata più piacevole ma nel complesso ha rischiato troppo quando comunque aveva di fronte un’avversaria lodevole per i tentativi di fare qualcosa ma che non era in condizione di giocarsela ad alto livello.

È finita così 6-1 6-4 la prima partita della sessione serale di martedì, costellata da un primo set dove fino al game del 5-1 è stato soprattutto un mix di errori e doppi falli per entrambe. Una tesa, l’altra in difficoltà fisica. Sabalenka non aveva grande controllo, Krejcikova non riusciva proprio a spingere e controllare la palla fin dal servizio. I problemi all’addome accusati contro Garbine Muguruza e un fastidio probabile al tendine del ginocchio (su cui ha tenuto del ghiaccio in diversi momenti ai cambi campo) erano per la ceca un problema importante, in più la percentuale di prime palle che per tutto il primo set viaggiava tra il 20 e il 25% era un altro indicatore pesante.

Sabalenka è uscita vincente dal primo braccio di ferro allungando sul 4-1 e poi dilagando per prendersi il set. Nel secondo prendeva subito un nuovo break e dal 6-1 2-0 ha cominciato a colpire meglio e a far vedere le cose migliori del suo repertorio, ma sempre con passaggi a vuoto qua e là, come i due doppi falli nelle fasi cruciali dell’ottavo game, quando si è comunque salvata ed è salita 5-3. La ceca nel frattempo metteva qualche prima in più, soprattutto cercando il piazzamento in sicurezza al centro, e trovava alcuni vincenti di dritto. Di rovescio, che pure è un colpo stilisticamente inappuntabile, aveva ancora molte stecche come se sia il movimento che la fluidità fossero da dimenticare.

Al servizio per il match Sabalenka non ha tremato e, dopo il match point, è arrivato probabilmente il momento più bello della serata quando le due si sono ritrovate a rete e dopo qualche imbarazzo hanno deciso per un abbraccio a cui ha fatto seguito una lunga chiacchierata. La bielorussa è parso chiederle come stesse, la ceca faceva un cenno con la mano come a dire “così così”, il tutto in un’atmosfera molto sorridente e distesa. Bene anche per Krejcikova, forse, che il pubblico questa sera non fosse contro di lei dopo le parole al vetriolo di Muguruza che si era molto arrabbiata soprattutto quando l’altra sera Barbora cercava di avere più tempo prima che lei servisse, quando già aveva forti dolori e giramenti di testa.

Sarà dunque la numero 2 del mondo ad affrontare in semifinale Leylah Fernandez, in precedenza vittoriosa contro Elina Svitolina.

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