Il Roland Garros è ancora di Djokovic, Tsitsipas avanti due set ma poi il crollo

[1] N. Djokovic b. [5] S. Tsitsipas 6-7(6) 2-6 6-3 6-2 6-4

Stefanos Tsitsipas, 23 anni ad agosto , numero 5 delle classifiche mondiali, non è riuscito a superare Novak Djokovic nonostate un vantaggio di due set a zero. Se non si parla di sorpresa è perché questi ultimi 15 anni di tennis non sono stati normali e ci sta sembrando normale che un ragazzo di 23 anni, che ha speso meno energie fisiche e mentali di uno di 34 si arrivato all’appuntamento decisivo più stremato. Tsitsipas ha pagato lo scotto che tutti hanno pagato al cospetto di uno di questi mostri anche se aveva salvato il primo set, raccattato in extremis e solo perché Novak Djokovic ha ceduto di schianto. Il bello (o il brutto) è che non sarebbe bastato nemmeno quello se solo Nole avesse retto un paio di minuti in più. Il numero 1 del mondo sembrava aver almeno risolto la questione primo set quando dopo aver salvato un set point – giocato da Tsitsipas con tutta la paura che in questi anni ha attanagliato decine di avversari – nel game successivo era riuscito lui a brekkare il greco, anche senza fare assolutamente nulla di eccezionale, tranne che giocare lungo. Ma nel game successivo Djokovic ha cominciato una serie disastrosa che si è interrotta solo sullo 0-4 del tiebreak, a buoi che sembravano scappati. Ma Tsitsipas aveva ancora l’ultimo debito da pagare alla leggenda che gli si parava davanti e sul 5-2 con due servizi a disposizione trovava il modo di giocare male due passanti abbastanza semplici 4 punti di fila. Sull’orlo del baratro Tsitsipas salvava il set point con servizio e dritto e chiudeva il primo set sull’8-6 grazie ad un erroraccio di dritto di Djokovic.

La rottura di Djokovic continuava nel secondo set, che iniziava con un break nel primo game e si concludeva con un altro break nel settimo, dopo che Djokovic era sembrato solo volesse arettare i tempi del riposo. Come sembra sia diventata abitudine alla fine del secondo set Djokovic tornava negli spogliatoi cercando da una parte di ritrovar un po’ di concentrazione e dall’altra di spezzare il ritmo a Tsitsipas e magari costringerlo a cominciare a pensare all’enorme obiettivo che era ormai a portata di mano. Il giochino funzionava, perché nel quarto game Tsitsipas incappava in un game disastroso al servizio e alla quinta palla break cedeva la battuta. Djokovic difendeva i suoi turni di servizio e riusciva a portare la partita al quarto set.

Ci si poteva attendere un ritorno di Tsitsipas ma invece il greco crollava 4-0 in pochi minuti sperando di risolverla, come con Zverev, al quinto. Ma non solo Djokovic è di un’altra pasta, ma Tsitsipas non metteva più una prima e dritti e rovesci finivano lontani dal campo. Così Djokovic piazzava il break nel terzo game e lo difendeva fino al solito urlo finale.

Tsitsipas, che da domani sarà numero 4 del ranking, è solo l’ultimo di una serie ormai lunga di giocatori che arrivano ad un passo dalla vittoria contro Djokovic e poi si trovano a doversi congratulare col vincitore. Del resto, è capitato persino a Federer.
Su Djokovic ogni caommento è ormai superluo, perché anche quando, come oggi, non sembra in giornata di particolare vena, il serbo trova il modo di irretire gli avversari. Buon per lui e congratulazioni.

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