WTA Dubai: Muguruza perfetta, ai quarti rivincita contro Sabalenka. Altro crollo di Pliskova, ko Bencic

[9] G. Muguruza b. [8] I. Swiatek 6-0 6-4

Era atteso come il big match di giornata, a un certo punto si stava trasformando in una stesa importante per Iga Swiatek. Garbine Muguruza è entrata in campo schiacciandola fin dai primi punti, portandola subito in apnea e giocando anche sul fattore mentale di chi è già stata al top e chi ha vagoni di esperienza in più nei confronti di quella che oggi si è riscoperta almeno per una serata poco più che una ragazzina in termini di avere un problema importante tra le mani e dover provare a risolverlo.

Quando si parla di Swiatek e della sua importante crescita recente si oscura il fatto che a nemmeno 20 anni ha giocato abbastanza poco nel tour WTA per essersi davvero fatta le ossa a certe dinamiche. Quando nei match passati il suo gioco era libero di essere esplosivo, geometrico e vario, in diverse occasioni è risultata un piacere da osservare. Quando però può essere in difficoltà forse un po’ vengono fuori dei limiti, anche se stasera non si è trattato di veri errori suoi quanto un’impossibilità di uscire dalla morsa della spagnola che l’ha afferrata fin dal primo game e le ha tolto il respiro con una pressione da fondo sistematica che cacciava sempre Swiatek uno o due passi indietro. Non c’era modo per la polacca di costruire uno scambio suoi suoi tempi e una pessima giornata al servizio ha contribuito a mandarla in affanno.

Con già un’avversaria in ottima forma che la stava sportivamente uccidendo su ogni colpo non incisivo, l’assenza quasi totale di prime palle in campo ha determinato un divario psicologico molto netto. Una prima su sei punti nel game di apertura e doppio fallo sulla palla break, due doppi falli nel game successivo e sullo 0-15, malgrado un’ottima seconda in kick a uscire ha voluto provare a chiudere su una risposta che invece doveva essere trattata molto diversamente. Sullo 0-1 non aveva sfruttato due palle break e trapelava abbastanza forte la sensazione che già si sentisse in enorme affanno. Così dopo il doppio break di ritardo maturato non ha più avuto forze per provare a rientrare, lasciando la scena a una Muguruza “flawless”, priva di difetti.

Garbine era glaciale. Super concentrata. Ha sfruttato tantissimo il servizio al corpo per non dare angolo all’avversaria e le sue accelerazioni da fondo erano spesso letali perché molto vicine alla riga. Swiatek poteva solo rigiocare, quando ci riusciva, ma era in balia totale. Nel secondo set è riuscita in qualche modo a tenere il primo game, ma di nuovo le pochissime prime la stavano condannando a un nuovo parziale di sofferenza. Solo due volte è riuscita a evitare di mettere la seconda palla, e già sull’1-1 Muguruza prendeva un nuovo break. A quel punto veramente sembrava di rivedere nella differenza in campo forse la lezione più grande che Swiatek ha ottenuto fin qui: il 6-1 6-0 contro Simona Halep nel quarto turno del Roland Garros 2020. Sul 6-0 3-1 Muguruza, però, la spagnola ha cominciato a tirare il fiato un attimo e ha dato un turno di servizio agevole all’avversaria che si è liberata di molto nervosismo e ha cominciato a fare qualcosa di diverso. È cresciuta tanto e nel sesto game dopo un paio di vincenti ha avuto la chance: 30-30 e seconda per la spagnola. Un lungo scambio ha visto Iga superarsi in difesa con uno slice in allungo sul rovescio ricacciando per la prima volta indietro Muguruza e a farla sbagliare di dritto. È arrivato il controbreak e poi ancora, sul 15-0, una gran difesa della polacca sembrava averle dato nuova energia e creato qualche dubbio nella mente dell’avversaria.

Sul 4-3 Swiatek infatti Garbine scivolava indietro 15-30, ma da lì è stata nuovamente perfetta nel comandare gli scambi. Forse Iga poteva fare diversamente, a livello tattico, il quarto punto di quel game ma Muguruza ha risposto alla grande a una fase potenzialmente delicata e sul 4-4 ha trovato un nuovo break grazie ad almeno un paio di risposte che hanno portato l’avversaria a colpire da posizioni scomode. Al servizio per il match, l’ex numero 1 del mondo ha completato la sua prestazione con un ace sul match point dando così appuntamento ad Aryna Sabalenka, nei quarti, per la rivincita della sfida della scorsa settimana a Doha. La bielorussa, a inizio giornata, si era imposta 6-3 6-2 contro Anett Kontaveit. Per Swiatek c’è stato poco da fare oggi, soprattutto perché nella sua analisi dovrà rientrare un servizio pesantemente insufficiente per contrastare questa spagnola. Però, a livello di esperienza, queste scoppole servono e come si è visto con Halep, le sono servite per fare alcuni step niente male.

Altri incontri

Come accaduto per Elina Svitolina, appena Karolina Pliskova ha trovato un’avversaria in palla e preparata è franata. Non è stato nemmeno un grande merito di Jessica Pegula, che pure si sta costruendo un importante inizio di 2021, ma nel 6-0 6-2 in 50 minuti della statunitense è emerso, forte, ancora una volta, il momento sportivamente tragico della ceca.

Difficile interpretare bene a cosa sia dovuto questo periodo così negativo. Non è questione di oggi, non è questione di queste settimane, ma tutte le sconfitte degli ultimi mesi sono quasi anticipate al via da un atteggiamento di chi sembra non crederci, troppo fragile mentalmente per impostare una qualsiasi opzione in campo. Non vinceva così pochi game in una partita dal primo turno del WTA Premier 5 di Doha del 2016 contro Margarita Gasparyan (6-1 6-1) e se quello in qualche modo è divenuto un incidente di percorso qui siamo all’ennesimo campanello d’allarme.

Pegula ha fatto il suo: attenta, presente, senza cali, in costante ricerca del punto. Gli scambi non iniziavano: appena la statunitense sceglieva un angolo il punto era finito e nemmeno un iniziale break di vantaggio all’inizio del secondo ha scosso la numero 6 del mondo, che dopo un 6-0 iniziale ha subito altri sei game consecutivi.

Fuori anche la testa di serie numero 6, campionessa qui nel 2019, Belinda Bencic. La svizzera ha pagato soprattutto un bruttissimo primo set contro Anastasia Potapova, impostasi 6-1 2-6 7-5. In mezz’ora circa Bencic era già sotto 0-5 15-40. Non aveva profondità, i suoi colpi non facevano male e spesso era lei a rincorrere le traiettorie di una russa vivace, decisa e coraggiosa. Il secondo set ha in parte rimesso in partita la svizzera che seppur non brillando ha rotto l’equilibrio a metà parziale, ma nel terzo set Potapova non si è disunita continuando a rimanere agganciata all’avversaria e trovando il break decisivo sul 5-5, chiudendo poi con un bellissimo rovescio lungolinea sul match point e guadagnandosi una chance enorme di poter ancora proseguire quando domani scenderà in campo contro Barbora Krejcikova, che ha superato 6-3 6-2 Svetlana Kuznetsova.

Risultati

B. Krejcikova b. S. Kuznetsova 6-3 6-2
[WC] A. Potapova b. [6] B. Bencic 6-1 2-6 7-5
J. Teichmann vs O. Jabeur
[WC] C. Gauff b. [Q] T. Martincova 6-4 6-2
[9] G. Muguruza b. [8] I. Swiatek 6-0 6-4
[3] A. Sabalenka b. [15] A. Kontaveit 6-3 6-2
[10] E. Mertens b. C. Garcia 6-3 6-2
J. Pegula b. [2] Ka. Pliskova 6-0 6-2

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