E al settimo giorno arrivò il botto. I primi due ottavi di finale dell’Australian Open 2001 dovevano condurre al quarto tra Dominic Thiem, finalista lo scorso anno e capace di recuperare due set a Nick Kyrgios nel turno precedente, e Felix Auger Aliassime, giovanissimo canadese che cercava il diploma di maturità dopo aver superato Denis Shapovalov. I due avversari non sembravano certo insormontabili, perché anche se per motivi diversi era persino lecito che fossero già contenti di essere arrivati alla seconda settimana. E invece.
Eppure dopo la prima ora della prima partita non sembrava dovesse essere chissà che giornata particolare. Auger Aliassime era in pieno controllo, aveva vinto il primo set contro Karatsev e stava dilagando nel secondo, che conluderà rapidamente con un 6-1 “pesante” cioè con tre break. Cosa sia successo dopo è un piccolo mistero, fatto sta che nel quinto game Karatsev ha cominciato a “spazzolare le righe” cambiando sostanzialmente ritmo e lasciando sul posto il povero Felix. In due servizi su tre il canadese non racimolava neppure un punto ed era già bravo a raccogliere le idee ed evitare di farsi completamente travolgere all’inizio del quarto, salvandosi nel primo game. Ma Karatsev stava solo rifiatando, al quarto game piazzava il break e poi teneva lontanissimo l’avversario nei suoi turni di servizio, garantendosi il quinto set. In piena trance agonistica Karatsev continuava a colpire i suoi colpi piatti e violentissimi e davvero è stato ammirevole il canadese nel tentativo di organizzare una qualche resistenza, solo che il muro che provava ad erigere mostrava segnali di cedimento visibili, e già al terzo game Karatsev riusciva ancora a strappare il servizio a zero e andare avanti nel match per la prima volta. Era quella decisiva, perché non solo Felix non aveva nessuna possibilità di recuperare in risposta ma deve anche ringraziare il proprio orgoglio per non aver subito un passivo più pesante, tra palle break salvate e recuperi da 0-30.
L’avversario di Karatsev non sarà Dominic Thiem, ma un Dimitrov che in Austalia sembra riuscire a trovare le sensazioni giuste per spiegare come mai ci siano così tanti rimpianti per la sua carriera. Il bulgaro è sempre il solito piacere pr gli occhi, elegantissimo e leggero, pare danzare sul campo e a volte il suo slice di rovescio è davvero una delizia. La sensazione però è che non sarebbe bastato se Thiem oggi non fosse andato completamente in confusione dal punto di vista tattico, non capendo dall’inizio alla fine come uscire dalla ragnatela del bulgaro. Thiem è stato avanti di un break sia nel primo che nel secondo set ma nel primo ha combinato un piccolo macello perdendo 4 game di fila, nel secondo ha cominciato una rottura prolungata che lo ha condotto ad un parziale di 11 game a 1. Vero che nulla ha funzionato nel gioco di Thiem ma vero anche che gli errori grossolani, esemplificati da una disastrosa volée che ha dato il break nel primo game del terzo set, sono arrivati anche per via del fatto che davvero Thiem si trovava sempre in zone del campo anomale. Non raramente l’austriaco faceva una sorta di elastico tra la linea di fondo e quella di servizio, sempre incerto se fare i passi in avanti per prendere la rete o quelli indietro per evitare di essere trafitto. Il gioco vario di Dimitrov e ha tratto i logici benefici e il 6-0 del terzo set è il sintomo dell’avvilimento di chi davvero ci sta capendo poco. Adesso Grisha ha una grandissima occasione per arrivare in semifinale, perché se c’è uno in grado di disinnescare il gioco violentissimo di Karatsev è proprio lui. Chissà se troverà il modo di cotruirsi l’ennesimo rimpianto.
Nessuna sorpresa invece per quanto riguarda la parte più alta del tabellone: il primo quarto di finale sarà quello previso a inizio torneo tra il numero 1 del mondo Novak Djokovic e Sascha Zverev. Il serbo ha sconfitto anche il dolore all’addome e ha battuto Milos Raonic (testa di serie numero 17) con il punteggio di 7-6(4) 4-6 6-1 6-4. Djokovic è apparso a tratti ancora dolorante per l’infortunio patito nel turno precedente ma ha comunque disputato un discreto match. Martedì si troverà di fronte Zverev che a fari spenti ha fatto valere il suo status di sesta testa di serie.
Ottavi di finale
[1] N. Djokovic b. [14] M. Raonic 7-6(4) 4-6 6-1 6-4
[6] A. Zverev b. [23] D. Lajovic 6-4 7-6(5) 6-3
[18] G. Dimitrov b. [3] D. Thiem 6-4 6-4 6-0
[Q]A. Karatsev b. [20] F. Auger Aliassime 3-6 1-6 6-3 6-3 6-4
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