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06 Ott 2020 15:27 - Roland Garros
Disastro Svitolina: Podoroska crea l’ennesimo scossone del Roland Garros
Elina Svitolina non era mai stata a suo agio in questo Roland Garros, ma oggi è riuscita a far peggio delle giornate precedenti. Pesante sconfitta contro Nadia Podoroska, la prima qualificata in una semifinale Slam da Alexandra Stevenson a Wimbledon nel 1999.
di Diego Barbiani
[Q] N. Podoroska b. [3] E. Svitolina 6-2 6-4
Stanno succedendo cose molto incredibili a Parigi. La parte alta del tabellone del Roland Garros si è completamente svuotata delle iniziali favorite, almeno secondo il seeding, e a oggi abbiamo già garantito che una finalista sarà tra Nadia Podoroska (numero 131 WTA), Martina Trevisan (numero 159 WTA) e Iga Swiatek (numero 54 WTA).
Nessuna delle big è riuscita ad avvicinarsi al titolo, anche perché né Kiki Bertens né Elina Svitolina avevano mai dato la sensazione di avere un livello tale da spingersi fino in fondo. Dell’olandese si era parlato e si era visto che le sue condizioni erano ben lontane dal definirsi “importanti” già dal primo turno contro Katarina Zavatska, prima ancora che nel rocambolesco match contro Sara Errani. Dell’ucraina invece si è parlato abbastanza poco finché Swiatek non ha tolto di mezzo Simona Halep, l’altra grande favorita e apparsa unica big in buone condizioni. A quel punto, infatti, Svitolina era la testa di serie più alta nel torneo, eppure veniva da prove tutt’altro che convincenti tra cui il match di secondo turno vinto contro Renata Zarazua subendo però un 6-0 tra i due parziali vinti.
Oggi, che serviva alzare il livello e dare prova di poter prendersi i gradi vacanti di favorita, Elina è crollata in un incubo di partita. Pessima, nel complesso, la sua prestazione. Nel 6-2 6-4 subito contro Podoroska è apparsa costantemente in ritardo, riuscendo a rendere il secondo parziale un minimo più equilibrato soprattutto a causa degli alti e bassi che l’argentina stava avendo coi propri colpi. Difficile dire da dove tutto ciò nasca, anche se almeno nelle fasi finali di match sembrava dominata dalla tensione. Nei primi momenti di partita, invece, sembrava in difficoltà fin dagli appoggi, perdendo il tempo quando faceva lo split step per andare sulla palla, con dei colpi che non avevano pressoché nulla di efficace, di mordente, e lei sempre a indietreggiare lontano dalla riga di fondo diventando quasi subito inefficace. In più, era costantemente in ritardo.
Dopo il break in apertura sono arrivati 5 game di fila per Podoroska, che invece martellava molto bene col dritto molto carico di top spin. Una frustata di quelle da terraiola navigata, con angolo per mandare l’avversaria lontana dal campo e aprirsi lo spazio nel lato opposto. Concetti semplici ma molto ben eseguiti e che oggi hanno reso fin troppo facile quella che era la partita più importante della carriera. Un netto 6-2 in mezz’ora, con lei completamente a suo agio malgrado fosse per la prima volta su un campo centrale di uno Slam e l’altra completamente frastornata.
Si è sbloccata al servizio ad inizio del secondo set, ma è stato un completo fuoco di paglia. Dall’1-1 è cominciata una serie di 6 break consecutivi dove Svitolina è sempre stata avanti, ma non c’era una vera reazione da parte sua. Era più una fase dove Podoroska aveva qualche alto e basso, ma il rendimento dell’ucraina alla battuta, e in generale nell’intera partita, non era tale perché potesse staccarla nel punteggio. Ci ha provato sul 4-3, quando era riuscita a rientrare da 0-40, ma sul 40-40 di nuovo era lei a dover correre e rigiocare la palla al di là della rete in difesa e senza forze per ribaltare lo scambio, subendo lo schiaffo al volo vincente. Quando era lei a provare a spingere, era quasi sempre un errore. È successo sulla palla del 4-4, è successo poi quando era al servizio per rimanere nel match quando un suo rovescio sul 40-40 è uscito in maniera abbondante.
Occasione enorme buttata via da Svitolina, che però non aveva mai dato segni di poter concretamente lottare per qualcosa di importante affrontando anche avversarie ben al di sotto del suo livello “normale”. Solo che viene a meno, oggi, la chance di una finale Slam che poteva e a questo punto doveva essere sua visto che le sue avversarie tra oggi e giovedì sarebbero state Podoroska e la vincente tra Trevisan e Swiatek. Nel caos che si è creato in questa parte alta del tabellone, l’argentina diventa così la prima semifinalista Slam partendo dalle qualificazioni da Alexandra Stevenson nel 1999 a Wimbledon. Incredibilmente, in caso di successo di Trevisan ci garantiremo una semifinale tra qualificate.
Altri incontri
In mattinata si è giocato l’ultimo quarto di finale ieri sospeso per pioggia. Danielle Collins si è imposta su Ons Jabeur, testa di serie numero 30, 6-4 4-6 6-4 in due ore di partita. La tunisina manca l’accesso a una top-30 che per il genere di annata sarebbe ampiamente meritato ma il nuovo sistema di attribuzione dei punti la vede ancora ferma appena al di fuori. La statunitense, invece, domani sarà di nuovo in campo per affrontare Sofia Kenin.
Risultati
quarti di finale
I. Swiatek vs [Q] M. Trevisan
[Q] N. Podoroska b. [3] E. Svitolina 6-2 6-4
ottavi di finale
D. Collins b. [30] O. Jabeur 6-4 4-6 6-4