Quarantena per gli arrivi da Romania e Bulgaria: Halep rischia di saltare il WTA di Palermo

Il ministro della salute Roberto Speranza annuncia l'obbligo di quarantena per gli arrivi in Italia da chi ha soggiornato negli ultimi 14 giorni in Romania e Bulgaria. Questo potrebbe costare carissimo al torneo di Palermo, che rischia di perdere Simona Halep.

Tra dieci giorni il Country Club di Palermo aprirà le porte al tennis professionistico per il primo torneo della ripresa dalla pandemia di Covid-19, ma continuano i problemi legati alle limitazioni nei viaggi e negli spostamenti tra i vari stati.

Dopo il ban per le persone provenienti da Serbia, Kosovo e Montenegro che sono costati la cancellazione di Nina Stojanovic e i problemi con gli stati fuori dall’Unione Europea che hanno portato al momento Aryna Sabalenka, Elena Rybakina e Svetlana Kuznetsova a ritirarsi dall’entry list, ecco il nuovo annuncio del ministro della salute Roberto Speranza

Quarantena (in entrata, ovviamente) per chiunque abbia speso i 14 giorni precedenti all’arrivo in Italia tra Romania e Bulgaria. È dunque ad alto rischio la presenza di Simona Halep, già solo perché non c’è tempo eventualmente per entrare nel nostro paese, spendere i 14 giorni di isolamento e poi giocare. Purtroppo la Romania negli ultimi giorni ha fatto registrare il picco dei contagi e le informazioni che arrivano dal paese raccontano di un governo che non vuole fermare l’economia per paura di un tracollo della situazione, e non stia pensando a soluzioni per contenere la nuova importante diffusione del covid-19.

Questo il grafico abbastanza allarmante della linea dei contagi, con la curva che ha subito una pesante impennata da inizio giugno e ora sta dando numeri quotidiani che si aggirano sul migliaio di contagi: la linea nel secondo grafico, “Daily New Cases in Romania” indica la media sui 7 giorni e non propone il numero reale di infezioni giornaliere, ma è molto preoccupante in questo caso come la punta stia pesantemente puntando verso l’alto. Negli ultimi 4 giorni, oggi compreso, si sono registrati: 994 contagi, 1030 contagi, 1112 contagi e  1119 contagi alzando giorno per giorno l’asticella del triste record nel paese.

Da questo punto di vista, molto simile la situazione in Bulgaria. Il paese registra ufficialmente meno di 10.000 contagi da inizio pandemia, ma dal 9 di luglio si stanno avendo numeri record giorno dopo giorno. Fino al 7 non si erano mai registrati più di 200 infetti al giorno, adesso hanno più volte superato i 300 quotidiani e la vicinanza con la Romania impone massima attenzione.

Per quanto riguarda Halep, e il torneo di Palermo, potrebbe essere un colpo molto pesante perché è indubbio come la rumena fosse la super star dell’evento il miglior biglietto da visita per ripresentare il grande tennis agli appassionati dopo 5 mesi di pausa. Adesso, però, l’incubo della beffa è maledettamente reale.

Aggiornamento: in serata è arrivata la prevedibile reazione del torneo che ha pubblicato un lungo comunicato in cui ammette l’esistenza del problema e annuncia che ha inoltrato la richiesta per una esenzione, tramite il direttore Oliviero Palma, allo stesso ministro della salute Speranza per facilitare non solo Halep ma tutte le giocatrici rumene e bulgare che rischiano di essere coinvolte in questa situazione. È l’unica via da percorrere ora per cercare di salvare la presenza della numero 2 del mondo, che ovviamente prende tutta la scena, e delle connazionali che potrebbero decidere di giocare nelle qualificazioni. Palma, soprattutto, si appella ai protocolli WTA che ritiene estremamente rigidi e dunque in grado di garantire la dovuta sicurezza. Dice, il direttore del torneo, che qualunque giocatrice deve fare un primo tampone 4 giorni prima di partire per Palermo e poi un nuovo tampone all’arrivo in città e non potranno lasciare l’albergo fino a quando non riceveranno il risultato (ovviamente solo in caso di negatività). Ogni 4 giorni, inoltre, le giocatrici ripeteranno il test. In questo modo, Palma ritiene che ci sia la possibilità di garantire la sicurezza di tutti.

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