Sorpresa Serena Williams: perde il primo singolare in Fed Cup in carriera, USA salvi al doppio

Incredibile a Everett: Anastasija Sevastova batte Serena Williams, che a 38 anni subisce la prima sconfitta in singolare in Fed Cup (14-0 fin qui). In precedenza, Alona Ostapenko aveva fermato la grande corsa di Sofia Kenin. Gli USA si salvano al doppio decisivo, Lettonia fuori tra tanti applausi.

Doveva essere una quasi formalità per gli USA, che avevano chiuso la prima giornata di Fed Cup su un confortante 2-0 di vantaggio contro la Lettonia, e invece il sabato di Everett a Washington si è trasformato in 7 ore di thriller quantomai imprevedibile.

Le ragazze del piccolo paesino baltico hanno trovato due exploit memorabili. Il volto copertina sarebbe Alona Ostapenko, che già ieri aveva messo a durissima prova Serena Williams, ma se lo spirito della squadra ripartiva effettivamente dal coraggio della ex campionessa del Roland Garros, è Anastasija Sevastova ad aver compiuto l’upset che passa di diritto alla storia diventando la prima tennista a battere la leggenda statunitense in un singolare di Fed Cup.

Ieri la ex numero 1 del mondo si aggiudicava l’incontro contro l’ex top-5 soltanto dopo due tie-break e grazie a una maggiore freddezza in quei frangenti rispetto a un’avversaria un po’ più tesa, mentre oggi altrettanti tie-break sono finiti nelle mani di Sevastova, avversaria che aveva vinto pochissimo da quando a luglio si imponeva nel primo torneo professionistico WTA organizzato in Lettonia, a Jurmala. Scivolata oltre la top-40, perso il ruolo di numero 1 del proprio paese, Anastasija ieri aveva rimediato un netto 6-2 6-2 dalla neo-campionessa dell’Australian Open Sofia Kenin. Oggi la musica è cambiata.

7-6(5) 3-6 7-6(4) il punteggio finale. Una partita giocata in maniera assai altalenante da Serena, quasi incapace di tenere la propria battuta nelle fasi iniziali dei primi due set ma brava se non altro a rientrare con la testa, a far sentire all’avversaria che stava giocando contro una 23-volte campionessa Slam e a creare i presupposti per cui Sevastova potesse andare in affanno alla battuta. La lettone, che era avanti 5-2 nel parziale d’apertura, ha perso entrambi i break di vantaggio ma a sua volta è stata bravissima a cancellare tre set point quando serviva sul 5-6. Nel tie-break, però, ha sempre fatto gara di testa e il minibreak sul 4-3 ha spaccato l’equilibrio.

La statunitense pagava carissimo i 30 gratuiti commessi solo in questo frangente, in una partita che ricordava abbastanza da vicino quella persa a Melbourne contro Qiang Wang. Lei lontana da una buona condizione generale, contro una regolarista che tende a commettere pochi errori gratuiti, a tenere vivi tanti scambi, a variare ritmo e a creare gratuiti offrendo palle sempre molto difficili o che tendono a mandare fuori posizione l’avversaria. Saranno 65 a fine partita, un numero altissimo. Non è neppure bastato un secondo set di reazione mista a rabbia, con un immediato 5-1 di vantaggio poi ridotto a 5-3 prima della chiusura con un nuovo break nel nono game.

Sevastova era battibile perché su certe caratteristiche potrebbe pagare a caro prezzo la grande differenza di velocità di palla e potenza, ma nel terzo parziale la lettone ha rischiato quasi nulla al servizio, dovendo rientrare solo in una circostanza da 15-30. Qui, forse, è stato il vero errore di Serena: in una giornata in cui gli errori erano tanti, arrivare a giocarsi tutto di nuovo al fotofinish era un rischio forse eccessivo, viste le possibilità per lei piuttosto alte da fare jackpot in risposta. Eppure oggi il piano non funzionava, altri 23 gratuiti e si arrivava al tie-break dove Sevastova provava una mini-fuga sul 4-2 ma veniva raggiunta. Con un nuovo mini-break sul 4-4, però, saliva di nuovo avanti e col servizio trovava due ottimi punti per completare il proprio capolavoro. Non vale nulla in termini di punti classifica, non è valso a granché nell’economia dell’incontro visto che gli Stati Uniti con un doppio decisamente più forte hanno fatto propria la sfida per 3-2, ma battere Serena Williams fa morale, carriera, cambia completamente le prospettive.

La Lettonia, che doveva essere vittima sacrificale, ha giocato una domenica da applausi aperta con l’exploit di Ostapenko che ha battuto 6-3 2-6 6-2 Kenin, fermando la sua serie a 8 vittorie consecutive e dando un nuovo segnale di reattività dopo gli anni complicati del suo recente passato. Siamo ancora a piccoli focolai, ma dalla fine del 2019 Alona ha collegato una finale (Linz), un titolo (Lussemburgo), un buon secondo turno all’Australian Open dove si è arresa con un doppio 7-5 a Belinda Bencic e qui ha battagliato alla pari con Serena battendo, poi, la neo campionessa dell’Australian Open. Come per Sevastova, alla fine non c’è stata la possibilità di rendere veramente eroica la giornata, ma a livello personale anche lei esce con la testa altissima. 40 vincenti e 45 gratuiti sono i “suoi” numeri, e come ieri aveva tenuto sotto scacco Serena oggi è riuscita a ripartire con lo stesso spirito e a dare il là a un doppio risultato nei singolari che fa rumore.

Nel doppio, come detto, c’è stato poco match. Bethanie Mattek Sands ha grandissima esperienza non solo di grandi tornei ma anche di doppi decisivi con la maglia della nazionale, riuscendo poi a creare sempre grande alchimia chiunque sia la propria compagna. Oggi accanto a lei c’era Kenin, con cui ha già reso noto di voler giocare il doppio alle Olimpiadi di Tokyo e con cui ha vinto lo scorso ottobre il doppio a Pechino. Ostapenko e Sevastova, “costrette” a giocare assieme per la panchina cortissima della nazionale baltica (loro sono le uniche giocatrici utilizzabili a questi livelli) pur avendo avuto un po’ di ruggine in passato, hanno provato a resistere malgrado non sempre ci fosse intesa. Hanno fatto del loro meglio, ma dall’altra parte c’era una coppia che funzionava quasi a memoria e il finale non poteva che essere a favore delle padrone di casa, impostesi 6-4 6-0. Doveva essere così già da 6 ore prima, invece tutto è terminato con un 3-2 tiratissimo. Gli USA saranno a Budapest per le prime Finals della nuova Fed Cup, mentre la Lettonia dovrà giocare gli spareggi per non retrocedere nei gruppi zonali.

Angels of the Wind Arena (Cemento indoor), Everett, Washington

USA vs Lettonia 3-2

venerdì

[USA] S. Kenin b. [LAT] A. Sevastova 6-2 6-2
[USA] S. Williams b. [LAT] A. Ostapenko 7-6(4) 7-6(3)

sabato

[LAT] A. Ostapenko b. [USA] S. Kenin 6-3 2-6 6-2
[LAT] A. Sevastova b. [USA] S. Williams 7-6(5) 3-6 7-6(4)
[USA] B. Mattek Sands/S. Kenin b. [LAT] A. Ostapenko/A. Sevastova 6-4 6-0

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