Doping, revocata la sospensione di Farah: il numero 1 di doppio può tornare a giocare

L'Itf riabilita Robert Farah, la positività al doping sarebbe stata causata dall'assunzione di carne contaminata e il colombiano non avrebbe colpe

L’Itf ‘riabilita’ Robert Farah.

Trovato positivo al Boldenone, uno steroide anabolizzante proibito dalla Wada, dopo un controllo a sorpresa lo scorso ottobre, il tennista colombiano, numero 1 al mondo nel doppio, non ha potuto partecipare agli Australian Open perchè provvisoriamente sospeso.

Farah si è subito difeso attribuendo la positività al consumo di carni colombiane contaminate dalla sostanza in oggetto, spesso utilizzata per stimolare la crescita della carne bovina. Una spiegazione che l’Itf ha accettato, ammettendo che il sudamericano non ha alcuna colpa o negligenza in merito alla positività e decidendo così di revocare la sua sospensione provvisoria “con effetto immediato”.

La decisione può essere impugnata dall’Agenzia Mondiale Antidoping (Wada) o dal Comitato olimpico colombiano (Coldeports) dinanzi al Tribunale Arbitrale dello Sport (Tas). Nel 2019 Farah e il collega colombiano Juan Sebastian Cabal hanno vinto in doppiuo Wimbledon e gli US Open.

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