Svitolina: “Ho dato tutto in campo? I miei genitori si arrabbierebbero se non fosse così”

Elina Svitolina, a cui è stato chiesto in conferenza stampa se avesse pensato a risparmiare energie in una partita ininfluente per le WTA Finals: "Se sono così è merito dei miei genitori: mi hanno insegnato a dare il 100% ogni volta che sono in campo"

Ha giocato una partita “inutile”, o almeno così era come si presentava la sfida contro Sofia Kenin, eppure Elina Svitolina non si è risparmiata. Con la semifinale in programma domani, sabato, contro Belinda Bencic, l’ucraina ha comunque provato a dare tutto anche contro Sofia Kenin nell’ultima sfida del Girone Viola delle WTA Finals a Shenzhen. La campionessa in carica si è presa il successo contro la statunitense, sostituta di Bianca Andreescu, per 7-5 7-6(10) in due ore di gioco e fin dall’intervista a bordo campo l’intervistatore le dava appellativi di grande “fighter” per le corse e i punti vinti con grande spirito di sacrifico e forza mentale, prima che di gioco.

In conferenza stampa, invece, le è stato proprio chiesto come mai si sia voluta impegnare in questo modo malgrado la certezza di aver già vinto il girone. La risposta della numero 8 del seeding: “È per come sono fatta io. Sono quel tipo di persona che quando entra in campo vuole vincere sempre. È così che i miei genitori mi hanno cresciuta, facendomi capire che devo lottare per qualsiasi cosa, devo sempre mettere il 100% ogni volta che entro in campo. Si arrabbierebbero se non facessi così e fossi scesa in campo pensando di dare la vittoria alla mia avversaria”. E ha poi concluso, sorridendo: “E mia nonna, uguale: lei sarebbe veramente triste”.

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