Bajin, Mladenovic, Clijsters: quando le fake news portano tutti a spasso

Sascha Bajin ha lasciato Kristina Mladenovic. Vero. Lo ha fatto per lavorare con Kim Clijsters. Falso. Almeno, a ora non si può dar retta a un account Twitter di un noto cantastorie, famoso per le sue invenzioni. E anche stavolta tocca distruggere la bella (?) favola con la dura verità.

“Sampei, Sampei. Pescatore con grandi orecchie a sventola, sorriso di sole Sampei. Ma che sarà: pescecane, spada, che sarà. È questione di momenti abboccherà”. Verrebbe da canticchiare la sigla di uno dei cartoni giapponesi di tanti anni fa per raccontare cosa sta succedendo negli ultimi giorni con un tran tran di voci e informazioni prese come vere, ma partite tutte da uno dei più grandi pescatori di Twitter.

Lui è Barry Clarke, personaggio ormai noto a tanti appassionati tennistici, soprattutto della WTA, per essere uno che prepara l’amo con una storia completamente inventata e lanciata, presumibilmente con gioia, nel grande lago dei social network alla ricerca di qualche pesce. E anche questa volta, malgrado sia ormai riconosciuto per le sue qualità di cantastorie, è riuscito ancora a trovare pesci che hanno abboccato. E molti di questi, stavolta, sono pesci grossi.

Qualche giorno fa Kristina Mladenovic, con un post abbastanza piccato pubblicato sia in inglese che in francese, con le emoticon della bomba che sta per esplodere e del candelotto di dinamite, aveva annunciato in anteprima che dal 2020 Sascha Bajin non sarà più al suo fianco. Si diceva estremamente delusa anche perché, a parole sue, stava sentendo che il suo gioco stava tornando a salire come avvenuto per circa 4 mesi a inizio del 2017, il suo momento migliore che le diede così tanto margine sulle altre da permetterle poi a ottobre di quell’anno di entrare in top-10 malgrado avesse intrapreso la strada di un declino di forma e gioco, causato anche da qualche problema fisico nella seconda metà di quella stagione.

Poco dopo quell’annuncio, è spuntato questo tweet

“Queen Venus Williams” è l’account, o uno dei tanti, di Clarke, persona di cui si conosce abbastanza poco ma che col tempo, almeno su quella piattaforma social, i più hanno imparato a conoscere come un grande (diciamo così) cantastorie. In questi casi, vedendo chi è il primo (e unico) a riportare la, ecco, “notizia”, i dubbi sono nati subito. Eppure ha causato grande sorpresa vedere in quanti pesci abbiano effettivamente abboccato. Persone autorevoli, opinionisti tv, siti di vari paesi e con grande bacino d’utenza. La notizia è stata “Bajin tradisce Mladenovic per Clijsters”, “Bajin ha già un nuovo progetto”, “Bajin, dopo Mladenovic comincia l’avventura Clijsters”.

Nulla di tutto ciò. Almeno fino a ora. Sono anni che nella off season avvengono, a livello WTA, girandole di coach e alcune di queste sono abbastanza sorprendenti. Per esempio, Petra Martic ha appena annunciato che nel 2020 non sarà più seguita da Sandra Zaniewska, ex giocatrice che l’ha condotta al miglior momento della carriera con quarti di finale Slam e la top-15. Non saremmo dunque neppure troppo sorpresi se tra qualche settimana la belga dovesse realmente annunciare Bajin come coach, ma non sarà perché “Queen Venus Williams” il 21 ottobre su Twitter ha anticipato tutti sbugiardando media belgi e britannici che hanno immediatamente smentito l’indiscrezione. Eppure, per la legge dei grandi numeri, ci viene sempre più da pensare che prima o poi, pur non volendo, ci azzeccherà pure lui.

Clarke, tra le sue invenzioni più famose, aveva annunciato nel 2018 che Jelena Jankovic avrebbe prenotato la sala conferenze stampa principale del Foro Italico di Roma per la conferenza stampa di addio al tennis. Il tutto attorno al mese di marzo, per un evento che sarebbe dovuto avvenire il mercoledì di maggio durante il torneo degli Internazionali d’Italia, all’una del pomeriggio. Basterebbe ragionarci un attimo per capire come tutto ciò sia insensato, così come a giugno di quest anno si era lanciato nel dire che la stessa serba si era iscritta a un torneo ITF da 25.000 dollari a Santa Margherita di Pula che si sarebbe tenuto a ottobre, mostrando uno screenshot della pagina web del torneo. Peccato che le entry list, in questo caso, vengono rese note solo 3 settimane prima dell’evento. Oppure che Maria Sharapova, sempre nel 2018 ma a fine maggio, era stata vista con una spalla molto dolorante e rovinata. Per quanto fosse vero che la spalla della russa è causa di tanti problemi, in quel Roland Garros arrivò senza grandi patemi ai quarti di finale.

Oppure che Daniela Hantuchova, qualche anno prima, avrebbe annunciato il ritiro allo US Open venendo pure retwittati dall’account ufficiale del torneo quando in realtà la slovacca si ritirò solo nel giugno del 2017, a Wimbledon. Sempre nel 2017 si inventò dichiarazioni di Venus Williams rilasciate a Roma mentre si scagliava contro Billie Jean King

Così, non c’è motivo al momento di pensare che Bajin abbia “tradito” Mladenovic per Clijsters. Anche perché, uscendo dall’aspetto di cronaca della loro separazione, la coppia non stava portando a risultati di grande spessore. Mladenovic può dire che stava sentendo il suo gioco tornare ad alti livelli, ma nei 6 mesi assieme i risultati hanno troppo spesso latitato. Al di là dei meri numeri di qualche quarto di finale e due semifinali, nelle settimane conclusive (Zhengzhou e Mosca), in mezzo ci sono state tante situazioni per pensare che l’aggiunta di Bajin non stesse concretamente funzionando a risollevarla dalle sabbie mobili. E i due si erano messi assieme per circostanze favorevoli, con lui che si era detto disponibile a darle una mano quando era immersa in ancor più difficoltà anche per un rapporto di amicizia tra i due, ma si notava un po’ troppo spesso come la relazione non stesse funzionando sempre al meglio per i vari passaggi a vuoto della giocatrice che riproponeva i problemi degli ultimi anni (differenza tra prima e seconda di servizio enorme, un rovescio dove fa fatica a spingere e difendersi, un dritto che può far tanto male ma che aveva un rapporto di resa vicino all’uno buono su quattro giocati) e gli interventi di lui in campo dove un po’ troppo spesso nascevano discussioni tra i due. Forse lui non è riuscito a trasmetterle la sua idea, forse lei non è riuscita per ignoti motivi a concretizzare i suoi consigli.

Bajin, in questo caso, può anche aver organizzato una collaborazione fino al termine della stagione, magari con un’opzione per l’anno nuovo se le circostanze fossero state diverse. Ipotesi, nulla di vero o confrontato e men che meno confermato. Ci teniamo a farlo sapere, visto cosa sta succedendo con la storia del rientro di Clijsters.

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