La Laver Cup resta in Europa, è di Zverev la vittoria decisiva

La coppa si decide all'ultimo singolare: il tedesco batte Raonic e conferma il dominio del vecchio continente

Per il terzo anno consecutivo la Laver Cup rimane in Europa grazie alla vittoria di Alexander Zverev contro Milos Raaonic nel match decisivo.

Bisogna tornare all’inizio della giornata per comprenderne lo svolgimento e l’epilogo. Il Team Europe ha subito un grosso colpo in mattinata con l’annuncio del forfait di Rafa Nadal per il riacutizzarsi dell’infiammazione al polso sinistro, sostituito da Stefanos Tsitsipas in doppio e Dominic Thiem in singolare.

Al termine del doppio, perso al super tie break dalla coppia europea, è arrivata a sorpresa anche la rinuncia di Nick Kyrgios al quale è subentrato Taylor Fritz che ha vinto contro pronostico il secondo match contro l’austriaco. Con tre punti in palio qualsiasi risultato sarebbe stato possibile e il Team World è passato sorprendentemente in vantaggio mettendo l’esito della competizioni nelle mani di Roger Federer. Lo svizzero ha onorato l’impegno, ha battuto John Isner passando ad Alexander Zverev la responsabilità di giocarsi il trofeo e il tedesco non lo ha deluso.

Il programma si è aperto con la vittoria della coppia Isner-Sock che ha superato in rimonta il duo Federer-Tsitsipas e ha segnato il momentaneo sorpasso del Team World sull’otto a sette.  Il primo set si è sostanzialmente giocato sui servizi di Sock e Tsitsipas mentre c’è stato poco da fare su quello degli altri due. Il greco ha perso per primo il servizio nel terzo game troppo leggero e titubante nel coprire il fondo campo, però, fortemente sostenuto da Roger che gli ha restituito immediatamente fiducia, si è riscattato giocando un gran game in risposta che con la complicità di Isner poco reattivo a rete ha permesso all’Europa di compiere l’aggancio prendendo la battuta a Sock.

L’ordine dei servizi ha dettato il seguito senza più alti e bassi fino al dodicesimo game. Sock, fortemente sotto pressione, ha sbagliato ripetutamente da fondo, ha commesso due doppi falli consecutivi su Federer da destra e alla fine ha ceduto il servizio e il parziale al terzo set point. Nel secondo set la storia si è ripetuta e dopo i primi veloci turni di servizio di Federer e Isner, Tsitsipas ha ceduto il suo pagando questa volta qualche incertezza di troppo dello svizzero a rete. Sock si è trovato nella medesima situazione ma è riuscito a salvarsi. Blindato il break è arrivato il momento di chiudere per Isner che prima di riuscirci ha dovuto faticare parecchio.

Da destra Roger ha sempre risposto e opponendo una gran difesa a rete ben sostenuto dal suo compagno ha trascinato Long John ai vantaggi che, dopo scambi spettacolari a rete, due palle break annullate e due set point falliti, alla terza occasione ha chiuso con un ace. Il super tie break si è aperto con un scambio di minibreak tra Isner e Federer e poi tra Sock e Tsitsipas frutto di incertezze, paure ed errori fino al nono punto quando Sock ha passato Federer direttamente in risposta. Il Team World ha spazzato via la tensione e ha alzato il livello mantenendo il mini break di vantaggio mentre dall’altra parte è mancato il greco che non è mai riuscito a rispondere e ha tremato al servizio regalando a Isner l’occasione di servire per chiudere che non si è certo lasciato sfuggire.

Dopo il sorpasso è arrivato l’allungo 11-7 con la straordinaria vittoria di Taylor Fritz al super tie break contro Dominic Thiem. Lo statunitense, partito per primo al servizio ha avuto grosse difficoltà a tenere i primi due turni di battuta concedendo tre palle break complessive. Thiem ha subito trovato risposte profonde e cariche che gli hanno permesso di tenere Fritz lontano dalla rete e imbastire gli scambi con colpi penetranti facendo suoi gli scambi da fondo. Fritz però si è difeso bene con il servizio e superate le incertezze iniziali è entrato in partita tenendo testa all’austriaco. Il servizio ha avuto un peso determinante per il resto del parziale ma oltre alle gran botte i due hanno dato vita a scambi spettacolari e colpi di alta qualità.

Nell’undicesimo game Thiem ha ritrovato quelle risposte profonde e pesanti che all’inizio avevano messo in difficoltà Fritz e si è procurato altre tre palle break, questa volta consecutive. Fritz ha giocato con la massima attenzione, servito molto bene e si è salvato garantendosi il tie break al quale l’austriaco non è riuscito ad arrivare. Dopo aver dominato tutti i precedenti turni di battuta sul più bello ha commesso tre gravi errori trovandosi ad fronteggiare le prime due palle break vestite da set point e annullate con sicurezza. Fritz però ha continuato a insistere e si è procurato altre tre occasioni per chiudere il set trasformando la quinta con una risposta vincente lungo linea di rovescio.

Il secondo parziale si è aperto con un’altra palla break, la settima totale, salvata da Fritz e poi è stato Thiem a rischiare grosso nel quarto game. Prima è scivolato 0-40 con due gravi errori di dritto e uno ancor peggiore di rovescio e poi si è tolto dai guai con due ace, due esecuzioni perfette dello schema servizio-dritto e un altro servizio vincente. Per otto game non si è più giocato con solo quattro punti vinti dal giocatore in risposta (3-1 in favore di Fritz) e si èarrivati al tie break, aperto con uno scambio di mini break e poi Thiem ha preso il largo comandando gli scambi da fondo e ha chiuso 7-3.

Al super tie break dopo la mini fuga iniziale di Thiem, Fritz si è trasformato in una furia, implacabile al servizio, generoso in fase difensiva e coraggioso al momento di rischiare ed è salito 8-3. Thiem ha tenuto i suoi due servizi con la forza della disperazione ma lo statunitense non ha avuto esitazioni al momento di chiudere firmando una vittoria pesantissima per la sua squadra e mettendo nelle mani di John Isner l’opportunità per porre fine ai giochi.

Roger Federer però non gliel’ha concessa e ha fatto il suo dovere con una netta vittoria sullo statunitense rimandando il verdetto all’ultimo singolare. Come prevedibile il match è stato molto veloce e dominato dai servizi. Gli scambi sono stati pochi e ogni volta Federer è stato superiore. Nel primo parziale lo svizzero ha messo a segno il break nel quinto game e poi concedendo complessivamente solo quattro punti al servizio ha chiuso 6-4 in mezz’ora. Nel secondo parziale non è cambiato molto. Isner non è veramente mai riuscito a impensierire lo svizzero negli scambi e in risposta, se non alla fine senza troppi meriti, e si è aggrappato al servizio (con due palle break annullate nel settimo game) per resistere. Al tie break non c’è stata storia, Federer voleva la vittoria e l’ha presa.

Alexander Zverev si è fatto trovare pronto a raccogliere il testimone, solido al servizio e, senza dare il minimo segnale di paura, ha messo a segno il break nel settimo game del primo parziale chiuso poi 6-4 con grande autorità. Sicuro nel colpire i colpi a rimbalzo, il tedesco ha continuato sulla sua strada e il secondo set all’inizio non ha portato cambiamenti, gli scambi sono stati praticamente inesistenti e i servizi hanno mortificato il gioco. Nel sesto game però Zverev è crollato all’improvviso e con un doppio fallo e due errori di rovescio ha ceduto il servizio. Raonic ha difeso il proprio servizio con le unghie rimandando l’esito del match al super tie break. Il tedesco ha aperto passando avanti di un mini break con un passante fulminate di rovescio. Raonic ha accusato il colpo mentre l’altro si è fatto sempre più aggressivo e ha conquistato la vittoria più importante, quella che valeva la coppa.

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