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28 Ago 2019 16:48 - Extra
Oh cavolo, gli US OPEN!
E' sempre stato lo slam di fine estate, quasi un pò malinconico ma anche affascinante. Un qualcosa che sembra riportarti alla realtà, e invece...
di Matteo De Laurentis
Capita che ti ritrovi tra capo e collo un agosto diverso dal previsto, con in mezzo difficoltà lavorative che mai avresti immaginato, una vacanza bella che quelle difficoltà ti fa mettere un attimo da parte, una mattina che apri il giornale e scopri che il tuo paese vive un’ennesima follia politica che si somma alle altre ma porta più tempesta apparente e così senza rendertene conto, tu che fai parte del gruppo, ma che ultimamente, per quanto sopra, hai sempre solo “dato un’occhiata” o partecipato a tratti, leggi un messaggio che riporta l’ennesimo tentativo di un collega a New York di fare colpo sulla Sharapova, dopo la sua sconfitta con Serena, e la solita elegante risposta della russa che a tutto questo ormai è preparatissima e ti dici: “Oh cavolo, ma sono iniziati gli US OPEN!”
Vero, ed è anche vero che bisognerà raccontarlo questo ultimo slam dell’anno, anche attraverso le parole dei protagonisti, che è sempre stato il tuo compito… Allora rientri velocemente in “chat” dove ognuno ha i suoi impegni, segue alcuni giocatori o giocatrici e nasce il racconto, quello ufficiale per i lettori, e cerchi alla meno peggio di capire la situazione.
Ma si, in fondo, vincerà uno di quei tre come al solito no?… Cosa avranno mai da dire dopo questi primi turni in cui, chi più chi meno, hanno agevolmente superato l’esordio?
Infatti, leggi rapidamente le dichiarazioni di Djokovic e scopri che l’emozione più grande è la sua tristezza per l’addio di Tipsarevic al tennis, dopo aver spiegato che essendo uno slam la sua concentrazione è al massimo e come a questo punto della carriera pensi quasi solo più ai Major. Ma chi l’avrebbe mai detto?
E il vecchio Roger? Ha perso un set nella partita inaugurale, chissà quale verità svelata salterà fuori? Niente, complimenti di rito per l’avversario all’esordio in un torneo così importante, disamina sulle palline e il loro rimbalzo e un aitante collega che gli chiede il motivo del colore del suo completo per la partita. Roger spiega che il suo abbigliamento gli piace… a voi no?
Non resta che Nadal… Contento di aver vinto, il più grande argomento è che Murray stia giocando il Challenger nella sua accademia a Maiorca e che forse gli presterà la barca, poi spiega che se i vari Tsitsipas Thiem e Khachanov hanno perso è perché nel tennis esiste un avversario… Solo che a lui alla loro età non accadeva…va a capire perché e di quale esorcismo avrebbero bisogno i nuovi per imparare a vincere.
Ma state tranquilli, è arrivato Nick e come al solito ci ha pensato lui a rompere la calma piatta, e con una bomba: “L’ATP è corrotta e io non ci perdo il sonno”
Vedremo le conseguenze di questa dichiarazione, e state certi che ne arriveranno altre, un po’ da tutti, perché piano piano si farà sempre sul serio, anche con le parole. Uno slam è uno slam, anche in sala stampa, gli italiani (bravo Sinner, anche se sconfitto da Wawrinka), come di consueto sono già quasi tutti usciti ma per strada sorprese e partite emozionanti arriveranno a scaldare queste ultime nottate d’estate.
Perché, cavolo, sono gli US OPEN. Buon torneo a tutti.