Alexander Zverev ha vinto l’undicesimo torneo in carriera, primo di quest’anno, ma non ha diradato le ombre relative al suo stato di forma che continua ad essere lontano da quello raggiunto lo scorso anno.
Di questi tempi dopo aver vinto in sequenza a Monaco e a Madrid, fu finalista a Roma, dove sfiorò la vittoria contro Nadal, prima di raggiungere i quarti nello Slam parigino.
Il tennista tedesco ha vinto a Ginevra, riuscendo a domare in finale la resistenza del cileno Jarry solo al tie break del terzo set nel quale ha dovuto salvare anche due match point, e dopo aver ceduto un set sia nei quarti al boliviano Dellien che in semifinale all’argentino Delbonis.
La settimana ha riportato alla ribalta Benoit Paire, ex numero 18 del mondo (nel 2016). Il tennista francese ha trionfato a Lione, soffrendo soltanto nei quarti contro la testa di serie numero 3, il canadese Shapovalov battuto al tie break del set decisivo. Nell’ atto finale ha superato agevolmente l’altro astro nascente del tennis canadese, Felix Auger-Aliassime, che con questo risultato sale al 22simo posto in classifica e scalvalca Shapovalov diventando, a 18 anni, il numero uno del proprio Paese: a inizio stagione era numero 108.
In campo femminile primo successo in carriera per la kazaka Yulia Putintseva che dopo due finali perse (San Pietroburgo 2017 e Guangzhou nel 2018), ha alzato il trofeo di Norimberga battendo in finale un’altra tennista emergente, la 21enne slovena Tamara Zidansek, alla prima finale nel circuito maggiore.
Viaggia col vento in poppa l’astro nascente ucraino Dayana Yastremska (classe 2000) che centra il terzo titolo in tre finali disputate. Ha vinto a Strasburgo dopo i successi a Hong Kong 2018 e Hua Hin a gennaio scorso. Ottiene il suo best ranking al 32simo posto, terza tennista ucraina dopo la Svitolina (9) e la Tsurenko (27). Solo gli Usa vantano lo stesso numero di presenze tra le prime 32: Sloane Stephens (7), Serena Williams (10) e Madison Keys (14).
Per il nostro tennis si registra l’ennesimo record della stagione nel settore maschile. Per la prima volta dal 2012, terza volta in assoluto nell’Era Open si registra la presenza di sette tennisti nostrani tra i top 100:
A conferma del buon momento del nostro tennis maschile è arrivata l’ottima performance di Bolelli, Caruso e Travaglia che hanno brillantemente superato le qualificazioni del Roland Garrosportando la presenza azzurra a nove unità: non accadeva dal 2007.
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