L’Australian Open pensa alla rivoluzione: tie-break a 10 punti sul 6-6 nel set decisivo

Il comitato organizzatore dell'Australian Open ha avuto il benestare dal board dei tornei dello Slam, la formula potrebbe entrare in vigore già dall'edizione 2019.

Poco tempo fa gli organizzatori di Wimbledon hanno annunciato che dal 2019 il torneo dei Championships vedrà una svolta importante con l’introduzione di un tie-break in caso di arrivo sul 12-12 nel set decisivo.

Adesso è la volta dell’Australian Open che ha pronto in cantiere un nuovo modo per ridurre la durata delle partite. È il The Times ad annunciare che il primo Major della stagione ha in serbo una potenziale svolta rivoluzionaria che preveda un super tie-break a 10 punti (come succede ora nei tornei di doppio in sostituzione del terzo set) in caso di arrivo sul 6-6 al set decisivo sia nei match maschili che in quelli femminili.

Come annuncia l’autorevole portale britannico, il board degli Slam ha dato il via libera a questa possibilità e adesso la palla passa ai giocatori: se rivoluzione sarà, potrà anche avvenire a partire dall’edizione 2019 in caso di “ok” immediato. È possibile anche che possa esserci uno slittamento di un anno, con conseguente periodo di prova magari nell’edizione che partirà da qui a 40 giorni.

Nel momento in cui verrà dato l’ok definitivo, avremo tutti i quattro tornei Slam con un modo diverso di concludere le proprie partite: l’Australian Open un tie-break a 10 punti sul 6-6, il Roland Garros con un set a oltranza, Wimbledon con un tie-break a 7 sul 12-12 e lo US Open, come sempre è stato dalla sua introduzione, con un tie-break a 7 sul 6-6.

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