Ranking ATP/WTA: Osaka numero 6, giù Garcia. Balzi Tomic e Nishioka

Naomi Osaka bussa alla soglia delle top five. Senza nemmeno scendere in campo nella settimana appena conclusa, la fresca campionessa degli US Open guadagna due posizioni nel ranking WTA, divenendo sesta e stabilendo così il primato personale. La giapponese è sempre alle spalle di Petra Kvitova (quarta) ed Elina Svitolina (quinta), che salgono di un posto ciascuna, ma precede Karolina Pliskova, che resta settima, e Caroline Garcia, che scivola dal quarto all’ottavo gradino.

La francese, infatti, si era affacciata a Wuhan in qualità di campionessa uscente, ma in questa occasione è stata eliminata al debutto. Per lei i guai potrebbero non essere finiti, perché ora Caroline sarà chiamata a difendere anche il titolo di Pechino: il serio rischio, in caso non riesca a spingersi troppo avanti, è un ulteriore crollo repentino e l’abbandono dell’elite mondiale.

A Wuhan stavolta si è imposta Aryna Sabalenka, che conquista il career high (sedicesima; + 4), così come la finalista Anett Kontaveit (ventunesima; + 6). Al proprio top anche la semifinalista Qiang Wang (ventottesima; + 6). Giù, invece, Maria Sakkari (43; – 14) ed Ekaterina Makarova (56; – 15).

Più in basso, avanzamenti da record per le protagoniste del torneo di Tashkent. Anastasia Potapova, giunta al match clou partendo dalle qualificazioni, è novantatreesima (+ 39), mentre la trionfatrice Margarita Gasparyan, in gara tramite ranking protetto dato il lungo stop per infortunio, mette a segno addirittura un sonante + 161, issandosi fino alla posizione numero 138.

Rimangono appena tre le tenniste azzurre fra le duecento: la leader Camila Giorgi è trentunesima (- 1), dietro alla marchigiana troviamo Sara Errani (79; 0) e Martina Trevisan (198; – 3). Poco oltre figurano Jasmine Paolini (202; – 1) e Martina Di Giuseppe (212; – 16).

Nulla si muove fra i primi trenta della classifica ATP. A spiccare sono dunque i balzi in avanti compiuti nelle retrovie da Bernard Tomic e Yoshihito Nishioka, vincitori rispettivamente a Chengdu e a Shenzhen dopo aver iniziato il loro percorso dalle qualificazioni. Il redivivo australiano, al quarto titolo nel circuito maggiore (Sydney 2013 e Bogotà 2014-15 i precedenti), è settantaseiesimo (+ 47); il giapponese, al primo centro assoluto, novantacinquesimo (+ 76).

Bene anche Pierre-Hugues Herbert, finalista a Shenzhen (53; + 14), e Aljaz Bedene, che ha fatto suo il Challenger di Orleans (64; + 14). Bruschi cali per Denis Istomin (103; – 39) e Marcos Baghdatis (116; – 24), che dodici mesi or sono si erano contesi il trofeo di Chengdu (a prevalere era stato l’uzbeko per ritiro).

Stabili i migliori italiani: Fabio Fognini, finalista con grandi rimpianti a Chengdu, è tredicesimo, Marco Cecchinato ventiduesimo, Andreas Seppi quarantaseiesimo. Tra i cento figurano anche Matteo Berrettini (58; + 2) e Lorenzo Sonego (89; 0).

Seguono Paolo Lorenzi (113; 0), Thomas Fabbiano (120; – 1), Stefano Travaglia (143; + 1), Simone Bolelli (149; + 2), Luca Vanni (151; + 16 grazie alla semifinale raggiunta a Orleans), Gianluigi Quinzi (154; + 3), Salvatore Caruso (164; + 5), Alessandro Giannessi (174; – 1), Matteo Donati (187; – 4) e Andrea Arnaboldi (192; – 5).

I top ten del ranking ATP: 1 Rafael Nadal, 2 Roger Federer, 3 Novak Djokovic, 4 Juan Martin del Potro, 5 Alexander Zverev, 6 Marin Cilic, 7 Dominic Thiem, 8 Grigor Dimitrov, 9 Kevin Anderson, 10 John Isner.

Le top ten del ranking WTA: 1 Simona Halep, 2 Caroline Wozniacki, 3 Angelique Kerber, 4 Petra Kvitova (+ 1), 5 Elina Svitolina (+ 1), 6 Naomi Osaka (+ 2), 7 Karolina Pliskova, 8 Caroline Garcia (- 4), 9 Sloane Stephens, 10 Julia Goerges.

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