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07 Lug 2018 12:01 - Wimbledon
Wimbledon: Kerber c’è, agli ottavi anche Ostapenko. Bencic continua la sua corsa
Nel giorno in cui esce di scena la numero 1 del mondo, non sbaglia la finalista del 2016 Angelique Kerber che travolge Naomi Osaka. Ora altra sfida molto interessante contro la rientrante Belinda Bencic. Alona Ostapenko, a fari spenti, sta marciando forte.
di Diego Barbiani
Si completa il tabellone di ottavi di finale a Wimbledon e, sebbene ci sia stata l’ecatombe tra le teste di serie nelle prime 10 il torneo rimane ancora molto interessante. Serena Williams, nella parte bassa, è ora la favorita principale al titolo ma nella parte alta continua l’avanzata di Angelique Kerber e chissà che non possa ripetersi la finale del 2016. La tedesca ha giocato una gran partita oggi contro Naomi Osaka, vincendo per 6-2 6-2 e spezzando da subito ogni velleità della giapponese con un break iniziale e con un’ottima solidità al servizio.
Tanti vincenti, quasi nessun gratuito, la solita solidità da fondo campo a spezzare quella che si è rivelata essere una fragile opposizione da parte della giapponese. Quello che sembrava, a inizio giornata, il vero big match si è risolto in fretta a favore della numero 11 del seeding (che già, però, è parte integrante della top-10 essendo proprio n.10 questa settimana). Un netto salto in avanti rispetto alle prime due uscite dove era venuta fuori soprattutto per il carattere, mentre oggi c’è stato anche il gioco e una sensazione di dominio totale. 23 vincenti, 5 errori gratuiti, zero palle break concesse. Sarà molto interessante l’ottavo di finale contro una rediviva Belinda Bencic, che dopo l’enormità di problemi fisici e le difficoltà di vario livello incontrate nell’ultimo anno e mezzo è tornata nella seconda settimana di uno Slam per la prima volta dall’Australian Open 2016. Non poteva che essere qui, a Wimbledon, dove il suo tennis forse trova la massima espressione per quella rotazione molto ridotta che da alla palla, per il titolo vinto nel tabellone junior 2013 e per i diversi successi in carriera su erba.
La svizzera si è imposta 6-1 7-6(2) contro Carla Suarez Navarro e punta a tornare nei quarti di finale di uno Slam per la prima volta dallo US Open 2014. Con lei, nel gruppetto di ragazze classe 1997, anche Daria Kasatkina e Alona Ostapenko. La russa ha vinto una gran partita contro Ashleigh Barty, rientrando da 1-4 nel primo set e alzando il livello fino a mandare l’australiana in grande difficoltà e costringendola a una pressione, a livello mentale, che l’ha fatta crollare nelle fasi decisive del primo set. Nel secondo Daria ha continuato a manovrare molto bene, prendendo il primo vantaggio sul 2-2 e allungando definitivamente dal 3-3 con 3 game vinti consecutivamente.
La lettone invece, che sta affrontando un torneo a fari spenti dopo la delusione del Roland Garros, è alla terza vittoria in 3 set. 6-1 7-6 il risultato al primo turno, 6-1 6-3 al secondo, 6-0 6-4 oggi contro quella Vitalia Diatchenko che aveva battuto al primo turno Maria Sharapova. È forse la dimostrazione che molto di quanto si è detto nella bocciatura datale al Roland Garros, sia stato eccessivo. È sempre bene ricordare che pur senza i punti ottenuti nel secondo Slam della stagione poteva quasi rimanere in top-10 e ora, che a Wimbledon difendeva i quarti di finale, ha superato la prima settimana con una discreta facilità. Sarà favorita anche al prossimo turno, contro Aliaksandra Sasnovich, ma la bielorussa ha dimostrato con questi ottavi che la forma c’è, il tennis anche, e la vittoria contro Petra Kvitova per quanto sorprendente aveva una base solida. La ceca ha avuto i suoi problemi, ma la sua avversaria ha poi lasciato 4 game a Taylor Townsend e Daria Gavrilova, sconfitta oggi 6-3 6-1.
Un’altra giocatrice che ha reagito molto bene ad un exploit è Alison Van Uytvanck, che dopo aver battuto Garbine Muguruza ha continuato a tenere quel livello e quell’intensità di gioco travolgendo anche Anett Kontaveit (6-2 6-3). Infine, Dominika Cibulkova sarà la prossima avversaria di Su Wei Hsieh dopo il 6-2 6-2 a Elise Mertens che ha vendicato, anche la dolorosa sconfitta dello scorso anno a Pechino quando la slovacca era 5-0 nel primo set prima di cedere 7-6 6-2.