Lo spartano Stefanos Tsitsipas alla conquista di nuovi obiettivi

Il 19enne Tsitsipas a Wimbledon ha già raggiunto i suoi obiettivi che erano stati fissati per l'intero 2018. Il combattente greco potrebbe continuare a sorprendere ed è tra i giovani più interessanti che calcano i campi da tennis in questo momento.

Chi ha avuto modo di vederlo giocare è rimasto subito colpito dai colpi esplosivi del tennista greco, chi invece ha avuto anche la fortuna di sentirlo parlare – semplicemente ascoltando qualche risposta – sarà sicuramente rimasto rapito dal pensiero del ragazzo che sogna.

Appena due mesi fa a Barcellona, prima di prendere una stesa indimenticabile da Nadal in finale, i colleghi spagnoli gli chiedevano quali fossero i suoi obiettivi per la stagione in corso. Lui rispondeva molto semplicemente: “Fare ottavi Slam ed entrare nei primi 50 del mondo”. Sono passati appena quattro mesi, da aprile a luglio, e gli obiettivi sono raggiunti: protagonista lunedì prossimo nel ‘Manic Monday’ e testa di serie numero 31 in virtù del ranking che lo vedrà salire ancora dopo i Championships dalla posizione numero 35 della classifica ATP.

Non si ferma qui però il personaggio Tsitsipas, lui ama l’erba anche se per sua stessa ammissione i prati su cui aveva giocato pochissimo in passato non erano la superficie che conosceva meglio. Direste lo stesso di lui dopo averlo visto tuffarsi nel secondo turno contro Donaldson per chiudere il punto a rete? Poi non si può non notare come il suo capello lungo incontrollato, il fisico slanciato e il pantaloncino molto corto non ricordino i tennisti che calcavano i campi di Wimbledon negli anni ’80.

Mouratoglou dopo averlo visto giocare a Wimbledon ha detto di essere rimasto impressionato dal suo spirito combattente. Se non bastasse lo stesso Federer, che si è allenato con lui in Australia, ha detto che i suoi occhi tradivano l’emozione di palleggiare con lui, che usava molto bene la sua potenza e si sentiva molto a suo agio a rete. Stefanos d’altronde, avendo origini sia greche che russe, non ha dubbi che il suo spirito di combattente venga da Sparta, come ammesso da lui stesso. 

Ci scherza su in conferenza stampa Stefanos ma ammette di essere un ‘fighter’ sin da quando, da piccolo, odiava perdere. Fiero di rappresentare il suo paese come primo greco dell’intera era Open ad essere giunto alla seconda settimana dello Slam londinese.

Prossimo turno giocherà contro John Isner. È un ottavo di finale e non partirà favorito, ma si giocherà sicuramente le sue possibilità. Forte di un precedente dello scorso ottobre che ha visto vincere l’americano in due tie-break, a dimostrazione che fare partita pari si può; forte di essere maturato, da quel precedente; e forte di essere ancora in piena crescita perché la sua classifica migliorerà, avrà più esperienza e più fiducia in se stesso anche dovesse perdere lunedì pomeriggio.

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