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05 Giu 2018 19:54 - Roland Garros
Roland Garros, Cecchinato dopo il match point: “Semplicemente incredibile tutto ciò”
Le primissime parole di Marco Cecchinato dopo l'impresa contro Novak Djokovic al Roland Garros: "Ho fatto tanti sacrifici, in palestra, nell'alimentazione, e ora come ora rifarei tutto".
di Redazione
Marco Cecchinato è l’immagine della felicità. Il palermitano sarà uno dei quattro tennisti rimasti a giocarsi il titolo del Roland Garros nonostante un ranking che prima di questo torneo lo vedeva al numero 72 del mondo. Dopo queste incredibili due settimane sarà almeno numero 27, intanto però ci sarà il match contro Dominic Thiem.
Queste le parole dell’azzurro subito dopo il match point realizzato nell’incredibile tie-break del quarto set, finito 13-11, contro Novak Djokovic: “Non avevo niente da perdere, ho giocato un primo set aggressivo, e lì ho iniziato a crederci. Sono stato perfetto tranne terzo set. Ero convinto di poter vincere anche contro Djokovic, ho fatto tanti sacrifici, in palestra, nell’alimentazione, e ora come ora rifarei tutto. E’ semplicemente incredibile tutto ciò”. 6-3 7-6(5) 1-6 7-6(11) il punteggio finale che riporta un italiano in semifinale in un torneo Slam dopo 40 anni, forse nella maniera più impensabile.
È stata una vittoria straordinaria, hai giocato un tennis stupendo. Come ti senti adesso? Cosa significa per te questa vittoria?
Sì, hai detto bene, ho giocato un tennis fantastico oggi. Ero in vantaggio di due set, nel terzo ero un po’ stanco. Nel tie break del quarto ho giocato molto bene, ho avuto più volte il match point.
Fino a 10 giorni fa non avevi mai vinto una partita in un torneo dello Slam. Ora sei in semifinale, hai appena battuto Novak Djokovic: come spieghi tutto quello che è accaduto in questi giorni?
Sono molto felice, per me era un ottimo momento già prima del Roland Garros ma quando ho vinto la prima partita in uno Slam mi sono sentito ancora più in fiducia. Partita per partita sentivo di poter fare strada, anche prima di affrontare Carreno Busta. Per me è un momento veramente speciale.
Puoi descrivere quello che hai provato nel tie break del quarto set? È stato difficile mantenere i nervi saldi in quel momento?
Sì, è stato un tie break emozionante. Ero molto nervoso perché ho avuto tante possibilità, tanti match point. Quando sul quarto ho visto la mia risposta finire in campo è stato il miglior momento della mia vita.
È difficile da dire perché ora ho bisogno di realizzare quello che sta accadendo. Giocherò la semifinale al Roland Garros, scusate ma è veramente difficile esprimere quello che provo.
A prescindere da ciò che accadrà in semifinale, come pensi cambierà la tua vita dopo questo torneo?
Sicuramente è un risultato che ti cambia la vita. Alla fine del torneo avrò bisogno di riposare, di realizzare quello che ho fatto e poi vedrò cosa sarà del mio futuro.
Quando ti trovi a giocare un tie break contro Novak ti concentri solo sul tuo tennis o c’è una piccola voce nella tua testa che ti dice “Questo è Djokovic e di solito vince lui in queste situazioni”?
Anche durante il resto della partita pensi di avere di fronte Novak Djokovic, non solo nel tie break. In ogni set sai che hai di fronte un giocatore come lui. Nel tie break c’era ancora più tensione ma sono rimasto concentrato su ogni punto e ho giocato molto bene.
Entrerai nei primi 30 della classifica, pensi di poter mantenere questo livello di gioco anche in vista di Wimbledon?
Avrò bisogno di giocare due tornei prima di Wimbledon perché quest’anno ho cambiato la mia programmazione. Potrò prepararmi meglio rispetto a un anno fa, vedremo cosa succederà. Perché non posso vincere anche sull’erba?
Hai un “13” sul tuo braccio destro. Tu sei superstizioso? Hai intenzione di fare alcuni rituali o prima della tua prossima partita?
Faccio tante cose prima di un incontro. Il 13 è un numero che mi piace così ho deciso di tatuarmelo.
In semifinale affronterai Dominic Thiem, sei convinto di poter andare fino in fondo?
Sì. Ho vinto l’ultima partita giocato contro Thiem, credo fosse la finale di un future. Quindi sì ricordo questa partita e perché no.. voglio credere di poter battere anche lui.