[5] J.M. del Potro b. [WC] N. Mahut 1-6 6-1 6-2 6-4 (Giorgio Cammarosano)
Partita non particolarmente elettrizzante quella tra il francese Nicolas Mahut e la testa di serie numero 5 Juan Martin del Potro, nella quale hanno dominato la scena più gli errori che i vincenti, specialmente nella prima parte di gara.
L’argentino parte col freno a mano tirato, e non è una semplice metafora: del Potro gioca quasi da fermo e questo contribuisce inevitabilmente a farlo sbagliare molto. Se ne accorge, tra gli altri, anche Mahut, che decide dunque di chiamarlo spesso a rete (cosa che probabilmente farebbe in tutti i casi, data il suo stile di gioco). Del Potro si presenta spesso in ritardo sui cambi di gioco del francese, e non può fare altro che appoggiare di là – nella migliore delle ipotesi – o colpire la rete. 23 minuti dopo il primo punto giocato, l’ennesimo dritto colpito in modo scomposto dall’argentino sancisce la fine del set con il punteggio di 6-1.
Il secondo set – difficile capirne i motivi – vede il martello di Tandil iniziare a spingere di più con il servizio (abbastanza deludente fino a quel momento) e con il rovescio. Grazie a questi due colpi, anche il suo pezzo forte, il dritto, ne risente positivamente: la mobilità aumenta, gli errori diminuiscono e con un’ottima prima finale restituisce il 6-1 al mittente. Dopo meno di un’ora di gioco è già un set pari.
L’inerzia del match non cambierà più, com’era lecito aspettarsi, anche se la partita sale decisamente di livello. Il tre volte vincitore di s-Hertogenbosch regalerà nei restanti due set ancora sprazzi di bel tennis e serve&volley, ma, appunto, rimarranno solo sprazzi: l’argentino amministrerà i due set rimanenti senza particolari affanni, arrivando a chiudere con una volée liberatoria di dritto che fissa il punteggio sul 1-6 6-1 6-2 6-4 in poco più di 2 ore di gioco.
Delpo affronterà al secondo turno il vincente tra Mayer e Benneteau (altra sfida franco-argentina), un match che in entrambi i casi non dovrebbe offrire particolari insidie. Per Mahut, la stagione sulla terra è già alle spalle – d’altronde non è mai andato oltre il terzo turno qui a Parigi – e la preparazione dei tornei su erba può già cominciare.
[3] M. Cilic b. [PR] J. Duckworth 6-3 7-5 7-6(4) (Simone Milioti)
Nessun problema all’esordio per il numero tre del seed, Marin Cilic, il croato però ha dovuto mantenere alta la concentrazione contro Duckworth nel finale di secondo set e terzo set in cui si è giocato l’accesso al secondo turno al tie-break.
Cilic viene dalla finale persa all’Australian Open contro Federer ad inizio stagione e nello Slam su terra battuta non ha mai ottenuto i discreti risultati che invece sono arrivati negli altri tornei Major. Miglior risultato per lui i quarti di finale ottenuti lo scorso anno e a guardare il tabellone il suo cammino fino alla difesa di quei punti non dovrebbe essere arduo.
[LL] J. Zopp b. [14] J. Sock 6-7(4) 6-2 4-6 7-6(5) 6-3 (Simone Milioti)
Sorprende non poco l’eliminazione della testa di serie numero 14 Jack Sock per mano del lucky loser Jurgen Zopp. Vero che gli americani sul rosso non si sono mai trovati troppo a loro agio, ma Sock è tra gli statunitensi che si muove meglio in campo e non ci si aspettava una sua sconfitta al primo turno contro un giocatore ripescato.
Dal canto suo il tennista estone ha un gioco simile, forse anche lui possiede delle armi più efficaci sul duro, buon servizio e colpi piatti. Sicuramente rispetto al numero 15 del mondo al giocatore dell’est Europa mancava forse l’esperienza sui grandi palcoscenici, visto che a livello Slam il suo miglior risultato in carriera era un secondo turno (Roland Garros 2014 e Us Open 2012).
L’incontro è stato lottato e nonostante l’americano sia andato due volte avanti di un set, vincendo il tie-break del primo e poi portandosi due set a uno grazie ad un 6-4. Zopp non ha mai mollato la presa e vincendo il tie-break del quarto per 7 punti a 5, è riuscito a cambiare l’inerzia del match chiudendo al quinto per sei giochi a tre.
Altre partite
In campo anche diversi italiani, a cominciare da Fognini che ha vinto contro Andujar, Bolelli che ha concluso sconfitto il suo match contro Nadal, Lorenzi che ha ceduto ad Anderson e Fabbiano che ha superato in cinque set Ebden, qui trovate il resoconto completo sugli azzurri impegnati in questo martedì a Parigi.
Bene Denis Shapovalov che ha esordito bene nel torneo parigino sconfiggendo Millman, punteggio finale che evidenzia la resa set per set dell’australiano che ha lottato nel primo set, cedendolo per sette giochi a cinque, affievolendo poi la sua presenza nel match subendo in seguito un 6-4 6-2.
Tutto facile anche per Kyle Edmund e John Isner, i due hanno battuto in tre set rispettivamente De Minaur e Rubin. Il britannico ha domato senza rischiare il talento australiano senza sbavature. Per l’americano invece sono serviti un paio di tie-break, entrambi molto tirati, per avere la meglio sul connazionale.
Da segnalare la sconfitta della testa di serie numero 25, Adrian Mannarino, il giocatore di casa ha retto l’urto della sfida contro Johnson solo per un set, capitolato al tie-break in cui comunque aveva già alzato bandiera bianca, subendo nei restanti due set un doppio 6-2.
Qui i risultati di tutti i match di giornata.
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