WTA Indian Wells: Halep fa e disfa, ma alla fine doma Martic (e il vento)

Simona Halep fa e disfa per oltre due ore contro Petra Martic, ma vola in semifinale. Attende ora Naomi Osaka o Karolina Pliskova.

[1] S. Halep b. P. Martic 6-4 6-7(5) 6-3

Simona Halep è in semifinale dopo il successo per 6-4 6-7(5) 6-3 contro una coraggiosa Petra Martic e condizioni di gioco spesso al limite a causa del forte vento che si insinuava dentro al campo e creava mulinelli e falsava gran parte degli scambi.

Non un’ottima prestazione per la numero 1 del mondo, un po’ in linea con le altre mostrate fin qui, eppure anche oggi può dirsi felice per aver raggiunto una nuova vittoria e aver raggiunto la quarta semifinale su quattro tornei disputati in stagione. Una di quelle giornate dove alla fine l’importante era portare la casa il risultato senza pensare troppo a che livello di gioco si stesse mettendo in campo, cercando di rimediare a un brutto tie-break nel secondo set e a quel punto mal giocato sul 5-5 che ha spalancato alla croata le porte del terzo set.

Martic, che ha collezionato oggi uno dei migliori risultati in carriera e grazie a questo entrerà in top-40 per la prima volta in carriera, dopo un primo set senza sussulti in risposta è andata in fuga all’inizio della seconda frazione, approfittando di un calo netto nel livello della rumena. Da lì il gioco è stato molto a strappi e chi si trovava alla destra del giudice di sedia doveva fare molta più attenzione perché probabilmente era lì che si faceva sentire maggiormente il vento, con le folate che facevano perdere spesso il controllo. Poi o riusciva il colpo fortunato come quello di Martic che a un certo punto nel tentativo di giocare uno slice profondo ha visto invece il suo colpo tramutarsi in una smorzata strettissima, o faceva come Halep che vedeva i suoi colpi decollare o spegnersi a rete.

La rumena era in difficoltà, ma sul 2-5 ha rimontato da 0-30 e un game più tardi è riuscita a trovare lo spiraglio per il contro break grazie anche a due passanti perfetti. Arrivate al tie-break, Martic ha approfittato dei diversi errori della rivale per salire 5-2, ma dopo il cambio campo Halep (passata alla sinistra del giudice di sedia) ha ricucito in breve il ritardo fino al 5-5. Qui ha avuto sulla racchetta un dritto a metà campo, con la croata quasi rassegnata dopo un’ottima prima di servizio. Invece che cercare il colpo incrociato, ha avuto un attimo di tentennamento che ha pagato, perché ha rimesso nello scambio l’avversaria andando in lungolinea e ha finito per perdere punto e set.

Nel terzo set le cose si stavano complicando tantissimo, con uno 0-40 mancato in apertura e il turno di battuta perso un minuto più tardi. Indietro 1-3, ha faticato tantissimo per tenere quel turno di battuta, poi il contro break, poi un nuovo game al servizio di grande sofferenza. In quei momenti, però, si è costruita la strada per cogliere poi l’ennesimo break della sua partita e chiudere al nono game, con un’esultanza abbastanza contenuta. Un po’ la fatica, un po’ la sensazione che non è stata una prestazione brillante. Lei però c’è, e attende Naomi Osaka o Karolina Pliskova.

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