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Australian Open: Chung in semifinale e nella storia, battuto Sandgren

H.Chung b. T. Sandgren 6-4 7-6 6-3

Il primo quarto di finale della parte bassa del tabellone vede sfidarsi le due grandi sorprese di questo Australian Open 2018: Tennys Sandgren e Hyeon Chung. Mai capaci di raggiungere la seconda settimana di un torneo dello slam prima d’ora, Sandgren e Chung si sono resi è protagonisti di una dieci giorni straordinaria: il primo battendo Stan Wawrinka e il numero cinque al mondo Dominic Thiem; il secondo estromettendo in rapida sequenza Alexander Zverev e il sei volte campione a Melbourne Novak Djokovic.

Posizionato ad inizio del torneo al numero 97 della classifica mondiale, Sandgren ha la possibilità di diventare il primo americano a raggiungere le semifinali in Australia dal 2009, quando Andy Roddick fu sconfitto in tre set da Roger Federer. Va notato che prima d’ora il tennista statunitense non era mai stato in grado di qualificarsi ad un torneo dello slam, partecipando al Roland Garros 2017 come wild card e all’US Open dello stesso anno come direct acceptance. Se il ventiseienne Sandgren, che ha visto molto della sua carriera svolgersi nel circuito Challenger, non avrebbe mai immaginato di poter competere per le semifinali di un torneo dello slam, il ventunenne Hyeon Chung è un predestinato, già finalista a Wimbledon Junior 2013 (sconfitto dal nostro Quinzi) e vincitore del primo torneo Next Gen a Milano.

Definito da Djokovic come “muro”, Chung ha finora dato sfoggio delle sue grandi capacità di ribattitore, mostrando una grande tenuta mentale (specialmente nel match contro il campione serbo) e una invidiabile solidità sia con il dritto che con il rovescio. Sebbene il servizio abbia ancora grandi margini di miglioramento, Chung ha dato l’impressione di essere un giocatore fatto, pronto all’ingresso nell’élite mondiale. In caso di vittoria, Hyeon diventerebbe il primo coreano (femmine incluse) a raggiungere le semifinali di un torneo dello Slam. In questo pomeriggio ventoso la Rod Laver Arena registra il pienone, con buona parte della larga comunità coreana a Melbourne accorsa a tifare il proprio beniamino. Va detto che negli ultimi due giorni, la sensazione della vittoria ottenuta da Chung su Djokovic ha riempito i media australiani e quindi non sorprende che anche i tifosi locali sostengano il giovane coreano. Nel primo set Chung offre una ottima prestazione al servizio, vincendo il 78% dei punti sulla prima. Il coreano non è costretto agli affondi e recuperi che avevano caratterizzato il match con Djokovic, e sembra avere gioco facile nel controllare un Sandgren incapace di chiudere velocemente i propri turni di battuta. Il gioco profondo e regolare di Chung lascia poco margine d’errore e Sundgren capitola alla prima avvisaglia di pericolo: tre errori di rovescio e un doppio fallo nel terzo game concedono il vantaggio al ventunenne coreano che non si guarda più indietro e porta a casa il primo parziale con il punteggio di 6-4. Nel secondo parziale Sandrgren alza le percentuali al servizio, trova consistenza con il dritto e comincia a scendere più spesso a rete, riuscendo a imbrigliare (almeno parzialmente) le perfette geometrie del giocatore coreano. Sebbene Chung si porti subito in vantaggio di un break, la nuova aggressività di Sandgren paga: l’americano prima recupera il break di svantaggio costringendo Chung all’errore con il dritto, poi si guadagna addirittura la possibilità di andare a servire sul 5-3 ma spreca malamente l’occasione con due errori di dritto. I 19 vincenti giocati da Sandgren nel secondo parziale non sono sufficienti ad evitare un emozionante tie break nel quale il tennista americano fa serve and volley, recupera un mini-beak di svantaggio, ma è infine costretto a soccombere alla regolarità di Chung con un sanguinosissimo errore di dritto. La delusione del tie-break appena perso ha un effetto immediato su Sandgren che ad inizio terzo set sembra rassegnato al peggio. Il break che da il vantaggio al tennista coreano arriva nel quarto game, al termine di una lunga battagli nel quale Sandgren salva quattro break-point prima di cedere con un dritto in rete e un doppio fallo. Sul 5-2 servizio Sandgren, Chung ha il primo match point, vanificato da un dritto lungo. Nel game successivo il ventunenne coreano si porta sul 40-0 ma improvvisamente perde il ritmo concedendo la rimonta di Sundgren che annulla 3 match point e si guadagna una palla break vanificata da Chung al termine di uno scambio lunghissimo caratterizzato da 16 (!) slice di rovescio. Mentre il quinto match point dell’incontro viene salvato da una incredibile quanto fortunata volèe dell’americano, il sesto match point è quello giusto e consente finalmente a Chung di alzare le braccia e guadagnare l’accesso alle semifinali. “Nell’ultimo game ero davvero molto nervoso” ha confessato il giovane coreano a fine partita “il mio coach Neville Godwin e il mio team mi stanno aiutando molto”. Chung ringraziato in creano i numerosi tifosi accorsi alla Rod Laver Arena; in semifinale attende il vincitore del quarto di finale tra Roger Federer e Thomas Berdych.

Angelo Lo Conte

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