Muguruza: “Non credo di essere la favorita”

Le parole in conferenza stampa di Garbine Muguruza, qualificata al secondo turno degli US Open dopo la agevole vittoria su Varvara Lepchenko: "Recentemente ho ottenuto vittorie importanti, ma venire qui agli US Open con un passato non troppo felice in termini di risultati, fa in modo che io non abbia grandi aspettative".

Parlaci del tuo livello di fiducia e delle tue aspettative arrivando qui da campionessa di Wimbledon, due volte vincitrice Slam e fresca trionfatrice a Cincinnati.

Beh, credo che il mio livello sia alto, sicuramente. Recentemente ho ottenuto vittorie importanti, e per tanti match di fila sto sentendo di giocare bene e vinco. Ma come ho detto in precedenza, venire qui agli US Open avendo un passato non troppo felice in termini di risultati, forse, fa in modo che io non abbia grandi aspettative. Prendo ogni match come se fosse una finale. È molto importante. Sono felice che il primo turno è andato come desideravo e non vedo l’ora di eguagliare il mio miglior risultato qui.

Cosa pensi riguardo al fatto di giocare qui? Ovviamente, come hai detto, i tuoi risultati fin qui in questo torneo non sono stati molto positivi. Parlaci dell’atmosfera di questo evento. Come sai, ogni Grande Slam è così unico e differente rispetto agli altri. Dicci se ti piace o è un po’ difficile per te qui.

Mi piace qui. Lo dico sempre. Mi piacciono i grandi palcoscenici. Adoro andare sull’Arthur Ashe, vedere il pubblico godersi i match.

Semplicemente credo che i match giocati nelle edizioni passati non siano andati come volevo, semplicemente questo, perché arrivo qui sempre felice e preparata. Ma alla fine, in un modo o nell’altro, è l’avversario che vince la partita.

Buon risultato oggi. Sei contenta di come hai giocato?

Si, sono contenta. Ho iniziato molto bene, e poi il match è diventato un po’ più equilibrato, come mi aspettavo, ho mantenuto la calma e l’ho portato a casa.

Tante persone ti danno per favorita qui. Cosa significa per te, se significa qualcosa? Ti rende nervosa o preferisci non esserlo o non ti interessa minimamente?

Oh, non mi interessa minimamente, perché non credo di essere la favorita qui, dal momento in cui non ho giocato mai molto bene in questo torneo. Ho giocato bene ma le cose non sono mai andate come speravo.

Credo sia tutto basato sui risultati. Sulla carta, le persone possono pensare che io sia favorita. Ma arrivi qui e tra le condizioni e il passato, sicuramente ci sono giocatori che giocano meglio e altri meno. Fino ad ora sto solo pensando che sono contenta di essere al secondo turno, e questo è ciò che porto con me.

Cosa fa differenza per te qui rispetto agli altri Slam in cui hai avuto migliori risultati? Cosa rende le altre prove differenti?

Ho ricevuto questa domanda tante volte. Non c’è nulla di realmente differente. So che ogni volta che entro in campo, c’è uno stadio grande. Il pubblico è un po’ più rumoroso qui, il che è buono. Semplicemente gli ultimi match non sono andati per il verso giusto. Semplicemente questo.

Senza parlare nello specifico del tuo match odierno, ma in generale, quando affronti uno scambio lungo, in un momento cruciale, esperienza che hai recentemente vissuto, provi mai a cambiare la tua tattica a causa della lunghezza dello scambio, 12, 15 18, 20 colpi? Inoltre, quanto è importante per te dopo quello scambio, sia che tu lo vinca sia che lo perda, riorganizzarti ed fare in modo di essere aggressiva all’inizio del punto successivo?

Credo che il mio stile di gioco sia aggressivo. Non ho paura di giocare 20 colpi, perché all’inizio giocavo meno aggressiva. Con il tempo, crescendo e diventando più alta con braccia più lunghe, ho sviluppato questo stile aggressivo, perché credo sia migliore per me, per lo stile del mio tennis. Non sono preoccupata di giocare lunghi scambi. Mi piace

Quando giochi uno scambio lungo, ciò a cui devi pensare è solamente a recuperare energie, prima di tutto, perché hai a disposizione, un lasso di tempo molto breve dopo il quale devi già giocare il punto successivo con la stessa intensità. Devi riuscire a convivere con la stanchezza o l’affanno. Tutto qui.

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