Resterà per sempre il primo italiano ad aver vinto un titolo slam, a Parigi, nel 1959. Successo che doppiò l’anno dopo. Ed il capitano della squadra che nel 1976 tornò dal Cile con la Coppa Davis, anche quella una prima volta. Nicola Pietrangeli se n’é andato a 92 anni e con lui si chiude una […]
10 Lug 2017 21:14 - Wimbledon
Muller da impazzire: batte Nadal 15-13 e vince la partita dell’anno
Incredibile a WImbledon: Gilles Muller elimina Rafael Nadal dopo quattro ore e quaranta minuti e vola ai quarti di finale a Wimbledon. nella partita più bella dell'anno dopo dodici anni il lussemburghese vince ancora.
di Rossana Capobianco
[16] G. Muller b. [4] R. Nadal 6-3 6-4 3-6 4-6 15-13 (da Wimbledon, Rossana Capobianco)
Quattro ore e quarantasette.
Tanto è durata la resistenza vittoriosa di Gilles Müller, che dodici anni dopo batte Rafa Nadal a Wimbledon. Come nel 2005, ancora una bestia nera per Rafa sull’erba.
Sudore e lotta, nervi, unghie che saltano sugli spalti, capelli scomposti, occhi che fingono impassibilità, paura e coraggio.
Chiude al quinto match point il lussemburghese, a cui va dato atto di averci sempre creduto, malgrado qualche stecca nei momenti importanti, l’oscurità che avanzava, i famosi spagnoli dall’altra parte e il tifo spudoratamente contro sul campo numero 1 di Wimbledon.
Quando tutti si aspettavano la zampata finale dopo la rimonta di Nadal, Gilles decide di chiuderla alla sua maniera, spingendo e aprendo angoli difficili per Rafa.
Era entrato bene nel torneo Nadal, a differenza degli ultimi anni: aveva concesso le briciole ad avversari però molli, che non lo avevano realmente testato.
Si faceva un gran parlare di quanto questi campi assolati e lenti lo favorissero: invece come sempre è il campo ad avere avuto l’ultima parola.
Il campo dice Gilles Müller, che quest’anno ha vinto i primi titoli della carriera a Sidney e a S’Hertogembosh. A 34 anni. A conferma del fatto che il tennis contemporaneo non è uno sport per giovani. Nel giorno in cui Zverev e Thiem cedono a Raonic e Berdych, Müller si prende lo scalpo più ambito e spegne i sogni di di Nadal del “double” Roland Garros-Wimbledon per eguagliare Borg.
A sfidare un fin qui perfetto Marin Cilic ci va il lussemburghese, perché l’erba è lenta ma è ancora una superficie per specialisti e lui lo è sempre stato.
Torna a casa Nadal dopo una primavera sontuosa che però si conclude ancora prima dello sprint finale a Wimbledon, come dal 2012 a questa parte.
Forse i bei tempi sui verdi campi di Wimbledon per lo spagnolo sono finiti.