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07 Mag 2017 00:46 - Correva l'anno
7 maggio 2008, Ferrero e le vesciche frenano Nadal
I sogni di poker al Foro Italico di Rafa Nadal franano subito nell'edizione del 2008: Juan Carlos Ferrero approfitta dei problemi al piede del maiorchino e lo batte per la prima volta sulla terra battuta.
di Piero Vassallo
Edizione particolare quella degli Internazionali d’Italia del 2008: la rivalità Federer-Nadal sta ormai raggiungendo il culmine e anche se sulla terra rossa non c’è storia il pubblico brama un’altra finale storica al pari di quella giocata due anni prima e vinta da Rafa dopo aver annullato match point. La finale tanto agognata però non ci sarà, i due non arriveranno nemmeno in semifinale, dove si assisterà a due non-partite a causa dei ritiri di Roddick e Stepanek e alla fine sarà Djokovic a trionfare, battendo Wawrinka in rimonta.
Se Federer va fuori di scena nei quarti per mano di Stepanek, per Nadal il torneo finisce ancor prima. Lo spagnolo è reduce dai trionfi del 2005, 2006 e 2007 e ha vinto 103 delle ultime 104 partite disputata sul rosso, perdendo solo la finale di Amburgo dell’anno prima contro il suo rivale. Ha inaugurato la stagione terraiola del 2008 dominando a Monte Carlo senza perdere un set e ha spadroneggiato anche a Barcellona, si presenta a Roma da ovvio favorito ma le cose non vanno come previsto. La sua partecipazione è in dubbio fino all’ultimo, una vescica al piede destro non gli permette di allenarsi a dovere e solo poche ore prima dell’esordio prende la decisione definitiva.
Affronta l’ex numero 1 del mondo Juan Carlos Ferrero, che lo ha battuto un paio d’anni prima sul veloce di Cincinnati ma che sulla terra è sotto tre a zero nei precedenti. Nonostante i problemi fisici Nadal gioca alla pari nella prima parte di match, poi però perde 7-5 il primo set e crolla nel secondo. Sotto 7-5 4-1 chiede l’intervento del medico, ritorna in campo e gioca da fermo gli ultimi due game: finisce 7-5 6-1 ed è la sua prima sconfitta in carriera a Roma, ne subirà appena altre quattro nei successivi otto anni – tre da Djokovic e una da Wawrinka – ma sarà solo un incidente di percorso in un’annata che lo vedrà trionfare nuovamente al Roland Garros, per la prima volta a Wimbledon e che lo porterà al numero 1 della classifica.