Nessuna sorpresa a Charleroi, l’Italia è poca cosa

Pochissime possibilità per l'Italia di Davis, mai veramente in corsa per arrivare in semifinale. Lorenzi e Seppi hanno fatto quel che hanno potuto, purtroppo poco.

Anche se non sempre succede, a tennis qualche volta di più, ha vinto il migliore. Tecnicamente Steve Darcis è decisamente più forte di Paolo Lorenzi, e la cosa davvero strana è che non sia mai andato più in su del quarantaquattresimo posto, posizione raggiunta nel lontanissimo 2008, quasi nove anni fa, quando aveva 23 anni ed era una bella promessa. Probabilmente il fisico non gli ha dato una mano. Di lui ci ricordiamo la bella vittoria contro Rafael Nadal a Wimbledon 2013, subito seguita dal ritiro al turno successivo. Paolo Lorenzi è un grande combattente, ma il tennis classico di cui è dotato il belga, anche se forse un filo leggero, ma con quelle splendide variazioni di rovescio è a livello dei migliori tennisti del mondo. Paolo in fondo aveva perso ai punti anche il primo set, ma soprattutto aveva dovuto salvare cinque palle break, due nel terzo e tre nel settimo game, mentre Darcis aveva tenuto i suoi servizi senza concederne nessuna. Per vedere la prima palla break di Lorenzi abbiamo dovuto aspettare il settimo game del quarto set, mentre l’unico break è arrivato alla terza opportunità quando i due erano sul  4-4. Purtroppo, quando è andato a servire per prolungare la partita al quinto, Paolo ha subìto un passante meraviglioso ed è stato abbandonato dalla prima palla, trovandosi rapidamente sul 15-40 per via di uno sciagurato doppio fallo. E il belga non si è fatto pregare per tornare in corsa nel set che poi vincerà al tiebreak. Peccato Darcis non sembrava stare benissimo dal punto di vista fisico, mentre Lorenzi si sa che, come Fognini, non molla mai. Se Paolo fosse riuscito a vincere il quarto set forse nel quinto sarebbe stato favorito. Lorenzi non ha servito benissimo, e le sedici palle break sono lì a testimoniarlo. A noi è piaciuto il modo con cui è stato in campo, alla fine era naturalmente deluso ma signorilmente ha stretto l amano all’avversario e si è concesso ai fan e ai cronisti, cosa non usuale, soprattutto in Davis.

Speravamo in Seppi, ma Goffin è forse nel momento migliore della sua carriera e non ha concesso nessuna possibilità al nostro Andreas che è scappato sul 4 a 2 nel primo set ma poi ha ceduto sette game di fila trovandosi sotto di un set e un break. La partita è finita lì perché Goffin si è poi limitato ad amministrare e non è stato certo il controbreak del quarto game del terzo set a mettere in discussione il risultato.

L’Italia è quindi ad un passo dalla eliminazione. Barazzutti ha annunciato – come fa sempre, ma ormai il giochino lo conosciamo – che scenderanno in campo Bolelli e Giannesi. Ovviamente non sarà così e probabilmente rivedremo Seppi che oggi non si è neanche troppo stancato. Ma in ogni caso sono schermaglie inutili, meglio pensare al 2018.

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