L’inizio della stagione primaverile sulla terra battuta del circuito ATP del 2005 vede come osservato speciale un ragazzino diciottenne nativo di Manacor, già affacciatosi al grande tennis un anno prima vincendo il torneo di Sopot, la Coppa Davis con un ruolo da protagonista in finale e soprattutto battendo a Miami il numero 1 del mondo Roger Federer.
Il 2005 di Rafael Nadal era già cominciato con i titoli a San Paolo e Acapulco, a conferma della straordinaria forza del maiorchino sulla terra battuta. Il primo torneo primaverile sul rosso però non è fortunato: a Valencia Nadal batte Ferrero e Garcia-Lopez ma l’8 aprile cede 7-5 6-2 nei quarti al russo Igor Andreev, numero 47 della classifica. Lo spagnolo si rifarà abbondantemente nel corso della stagione, ma quella sconfitta entrerà comunque nella storia.
Bisognerà infatti attendere due anni per rivedere Nadal perdere un match sulla terra battuta: dal primo turno del torneo di Monte Carlo 2005 contro Gael Monfils alla semifinale del torneo di Amburgo 2007 vinta contro Lleyton Hewitt, il giovane Rafa collezionerà ottantuno vittorie consecutive sulla sua superficie prediletta, un numero impressionante. Sarà Federer nella finale di Amburgo a mettere fine alla striscia mostruosa, che frutterà a Nadal ben tredici titoli, tra cui due Roland Garros e sei Masters Series.
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