Resterà per sempre il primo italiano ad aver vinto un titolo slam, a Parigi, nel 1959. Successo che doppiò l’anno dopo. Ed il capitano della squadra che nel 1976 tornò dal Cile con la Coppa Davis, anche quella una prima volta. Nicola Pietrangeli se n’é andato a 92 anni e con lui si chiude una […]
03 Gen 2017 02:01 - Correva l'anno
3 gennaio 1939: Don Budge esordisce tra i professionisti
Sedicimila spettatori assistono all'esordio di Don Budge tra i professionisti al Madison Square Garden di New York.
di Daniele Rossi
John Donald Budge, per tutti semplicemente Don, dopo anni di trionfi tra i dilettanti decise di passare tra i professionisti a 24 anni. Statunitense di Oakland, Budge era stato il numero 1 del mondo nei due anni precedenti e da quattro era stabilmente in top 10. Era ora di darsi al professionismo, dove i guadagni erano maggiori e la concorrenza più spietata. Il suo debutto nel circuito fu memorabile. Il 3 gennaio 1939 al Madison Square Garden di New York, davanti ad oltre sedicimila spettatori, sfidò Ellsworth Vines, l’allora re del tennis professionistico. Don vinse facilmente, col risultato di 6-3 6-4 6-2, segnando il primo successo di una serie che finì per vincere 21 a 18. Le serie head to head erano all’epoca considerate alla pari dei tornei e Budge ne era uno specialista. A fine partita Alice Marble, tennista statunitense che vinse quattro volte gli US Open, si rivolse al pubblico dicendo che aveva appena assistito ad un tennis sopraffino, che non si vedeva da nessun’altra parte. Il pubblico, indispettito per la velocità della partita, le rispose fischiandola.
La statura imponente, il servizio potentissimo, un rovescio meraviglioso e una classe innata, fecero di Budge uno dei più forti giocatori della sua epoca. Tra i professionisti vinse altri quattro Major, fino a quando nel 1942, lo Zio Sam lo chiamò alle armi. Una ferita alla spalla mai completamente guarita accelerò il suo declino dopo la guerra: giocò fino ai 39 anni con fortune alterne, lasciando lentamente spazio alla nuova generazione che avrebbe dominato il gioco negli anni ’50 e ’60.
Dalla stessa categoria
Seguici su Facebook
Extra
Umberto Ferrara, preparatore atletico di Jannik Sinner, coinvolto insieme all’ex fisioterapista dell’azzurro Giacomo Naldi nel caso Clostebol, ha pubblicato un messaggio sui social in cui esprime tutta la gioia e l’emozione per la stagione appena terminata: “Sono molti anni che sono coinvolto nello sport, ma non smetterò mai di meravigliarmi della sua bellezza. Lo sport è […]
Roger Federer é stato ammesso nella Tennis Hall of Fame. La cerimonia di introduzione avrà luogo nell’agosto del 2026, a Newport. “Ho sempre avuto grande rispetto per la storia di questo sport e per quanto fatto da coloro che mi hanno preceduto – ha detto il campione svizzero – quindi sono profondamente onorato che i […]
Infinito Lleyton Hewitt: l’ex numero 1 del mondo è tornato in campo a 44 anni in un match ufficiale e ha mostrato di avere ancora una grande condizione fisica. L’australiano è in tabellone in doppio al New South Wales Open, Challenger in corso di svolgimento a Sydney e a fare coppia con lui c’è il […]
È appena terminata la stagione ATP e WTA ma manca soltanto un mese e mezzo all’inizio del 2026, che verrà inaugurato dalla United Cup a partite dal 2 di gennaio fino all’11 del mese. La competizione mista per squadre nazionali, in programma in Australia tra Perth e Sydney, ha sorteggiato stanotte il tabellone, definendo i […]
“È più forte di me. Sto tifando Sinner…”. Alla fine, anche Bruno Vespa diventa un ‘carota boy’ e tifa per Jannik Sinner. Il giornalista, conduttore di Porta a Porta e Cinque minuti, si esprime con un tweet durante la finale delle Atp Finals che l’azzurro gioca contro lo spagnolo Carlos Alcaraz. Il post rappresenta un”inversione […]