È il 18 gennaio 2000, finita da poco la paura per lo spauracchio “Millennium bug”, il tennis ha da poco inaugurato la nuova stagione dell’ultimo anno del secondo millennio. A Melbourne si gioca l’Australian Open e nel tabellone maschile Andre Agassi è la testa di serie numero 1, mentre Yevgeny Kafelnikov è il favorito numero 2 nonché campione in carica. A giocarsi il titolo in finale saranno proprio loro due, con il Kid di Las Vegas che strapperà il trofeo dalle mani del russo.
Il 18 gennaio però il torneo è appena iniziato e c’è un’interessante novità. Tra i 128 del main draw fa il suo esordio assoluto nel primo Slam dell’anno un diciottenne di Basilea dalle grandi doti: Roger Federer. Un anno prima aveva saggiato l’aria dei Major perdendo al primo turno al Roland Garros e a Wimbledon, la prima volta a Melbourne però è molto più dolce: di fronte c’è Michael Chang, che nel lontano 1989 sorprendeva tutti trionfando a Parigi da ragazzino.
Gli anni sono passati e Chang non è più quello di un tempo, in Australia ha anche giocato una finale quattro anni prima andando KO contro Boris Becker e quel 18 gennaio 2000 il suo Australian Open termina subito. Federer vince 6-4 6-4 7-6(5), il suo buon torneo terminerà al terzo turno contro Arnaud Clement, ma quel successo rappresenta il primo tassello di una carriera straordinaria che porterà in dote 308 vittorie nei tornei del Grand Slam e 17 titoli.
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