US Open – Day 8 recap: Serena Williams fa 308, Murray va come un treno. Ennesimo flop Radwanska

TENNIS – NEW YORK. Si è concluso l’ottavo giorno a Flushing Meadows ed entrambi i tabelloni si sono allineati ai quarti di finale. Vediamo cos’è successo nella parte bassa del tabellone maschile e nella in quella alta del tabellone femminile.

MURRAY DISTRUGGE DIMITROV E VOLA AI QUARTI
Negli anni passati Grigor Dimitrov aveva dato fastidio ad Andy Murray, fino addirittura a batterlo (remember Acapulco?). Ma non era questo Murray, sicuro di sé e in fiducia più che mai. Infatti, lo scozzese ha sbriciolato quel poco di resistenza del bulgaro demolendolo 61 62 62. E’ veramente un Murray formato Slam, anche se i prossimi due match fino alla finale gli mettono di fronte avversari più complicati. Ai quarti ci sarà Kei Nishikori, vincitore delle Us Open Series e finalista qui due anni fa. Agli ottavi ha battuto Karlovic in tre set, ed il croato, sappiamo, è sempre buono per testare la tenuta mentale di un giocatore. In semi invece potrebbe esserci la riedizione della finale di Rio, contro Juan Martin Del Potro; oppure la sfida con Stan Wawrinka, che agli ottavi ha concesso un set a Illya Marchenko. L’argentino avrà forse l’unico vantaggio di aver giocato un set e mezzo agli ottavi perché Thiem si è dovuto ritirare per un maledetto infortunio al ginocchio destro, un episodio che ci ha privato di una potenziale bella partita ma soprattutto ci priverà dell’austriaco per qualche tempo (speriamo meno possibile).

SERENA WILLIAMS NON SI FERMA PIU’: 308 VITTORIE. SARA’ GRANDE SFIDA CON HALEP
Quest’anno Serena non vuole scherzi. Ad ogni match entra sempre in campo concentrata al massimo sin dal primo 15, soprattutto con il servizio. Ne consegue che ogni avversaria finora si è dovuta mettere l’elmetto e ne è uscita con le ossa rotte. Compresa ovviamente la malcapitata odierna, ovvero Yaroslava Shvedova. Oltre ad aver superato il record di vittorie assolute nei tornei dello Slam di Martina Navratilova, ed incrementarlo ad ogni match (siamo arrivati a 308!), la Williams è arrivata ai quarti senza perdere nemmeno una volta la battuta e concedendo una sola palla break in tutto il torneo. Paurosa.
Il quarto contro Simona Halep (un’altra che fin qui ha concesso le briciole alle avversarie se non un set alla Babos e il set vinto 7-5 oggi contro la Suarez Navarro) promette scintille.

FINALMENTE PLISKOVA, ENNESIMO FLOP RADWANSKA
Carolina Pliskova ce l’ha fatta. Al 18esimo tentativo è riuscita per la prima volta in carriera ad approdare ai quarti in un torneo dello Slam (delle top 20 era l’unica a non esserci ancora riuscita), dove non era mai andata oltre il terzo turno prima di questi Us Open. Dopo essersi finalmente sbloccata, la ceca è addirittura arrivata ai quarti, battendo un’avversaria che di Slam se ne intende: Venus Williams. La Pliskova oltretutto ha dovuto rincorrere, recuperando un set di svantaggio e salvando un match point (sul 4-5); poi facendo il break e sprecando tre match point sul 6-5 prima di farsi trascinare al tie-break. Insomma, un dramma, dal quale è però venuta fuori alla grande. Per lei ora l’occasione è ghiotta per approdare in semifinale. Al prossimo turno infatti affronterà la 18enne Ana Konjuh e non come forse ci si aspettava Agnieszka Radwanska. Già, perché la giovane croata ha fatto lo sgambetto alla polacca, ormai un habitué dei piazzamenti (con i quali si tiene a galla ai piani alti della classifica ormai da decenni) ma mai del colpaccio. Quello che ha fatto invece la Konjuh, che per la prima volta in carriera arriva ai quarti di uno Slam. Comunque vada, in semifinale avremo dunque una debuttante. Ovviamente la Radwanska dice addio a sogni di gloria e numero 1, ma nessuno avrebbe mai scommesso su Aga, probabilmente nemmeno lei. 

 

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