US Open, tutte le dichiarazioni. Murray: «Non sono troppo deluso». Nishikori: «La calma è stata la chiave della vittoria»

TENNIS – NEW YORK. E’ cominciato lo US Open: da oggi fino all’11 settembre Flushing Meadows vedrà i migliori giocatori e giocatrici del mondo darsi battaglia per il 4° Slam stagionale.

Qui verranno riportate, mano a mano, le dichiarazioni più interessanti, più importanti, dei principali protagonisti dell’evento. 

07/09

Andy Murray è stato sconfitto un po’ a sorpresa da Kei Nishikori in un match intensissimo: «Non mi sento deluso, è stata un’estate molto dura ma comunque ho ottenuto grandi risultati. Oggi contro Kei è andata così: ho avuto le mie occasioni, anche nel quinto set, ma si vede che non era destino. Lui verso la fine dell’incontro ha risposto molto bene». Su chi sia ora il favorito per la vittoria finale: «Penso Djokovic ma non dimentichiamo che Nishikori lo ha battuto qui a New York due anni fa. Anche Wawrinka ha le sue chance Sulla chiamata della giudice di sedia nel quarto set che ha scatenato un’accesa discussione con lo scozzese: «Ha fermato il punto ed ero curioso di capire il perché, tutto qui».

Kei Nishikori da parte sua sottolinea come sia stata la chiave della vittoria contro il britannico: «Ho avuto tanti alti e bassi durante la partita ma sono rimasto calmo e questo è stato l’aspetto più importante che mi ha permesso di vincere oggi, secondo me. Sono partito malissimo facendo troppi errori per la fretta di chiudere gli scambi. Dopo l’interruzione sono riuscito a giocare i colpi come volevo. Il quinto set è stato durissimo ma sonofelice di aver mantenuto la concentrazione e a far mio il match».

Stan Wawrinka ha ‘vendicato’ la sconfitta di Wimbledon avendo la meglio su un sempre commovente Del Potro ed è pronto ad affrrontare proprio il giapponese: «La semifinale contro Nishikori sarà interessante. Lui mi ha già battuto qui un paio di anni fa e anche in altri tornei. Ora sta giocando molto bene e ha vinto un grande match contro Murray. Riguardo al match di oggi ovviamente mi avevo immaginato che sarebbe stata dura contro Juan Martin. l’importante era rimanere lì e combattere. Ci sono riuscito e questo mi ha permesso di vincere».

Juan Martin Del Potro è comunque più che soddisfatto del suo Us Open: «Non mi aspettavo di giocare tante partite qui, dunque essere arrivato ai quarti è già un grandissimo risultato per me. Sul pubblico che ha cantato e applaudito per lui prima dell’ultimo game: «Sono troppo commosso. Alla fine questo conta: l’affetto che gli spettatori mi hanno dimostarto mi ha fatto dimenticare il punteggio e ne sono troppo felice».

 

06/09

Non c’è due senza tre, dice il proverbio: Novak Djokovic, dopo Vezely e Youzhny, ha superato i quarti affrontando un avversario, in questo caso Jo-Wilfried Tsonga, che si è ritirato, stavolta dopo due set: «Considerati i problemi fisici, arrivato a questo punto della stagione, questa era la situazione ideale per me al momento, cioè avendo molti giorni di recupero e giocando con poco sforzo. Ora mi sento al meglio fisicamente e mentalmente. Non mi era mai successo di usufruire di tre ritiri nel cammino per le fasi finali di uno slam. Ai miei avversari costretti a dare forfait non posso che fare i miei migliori auguri di pronta guarigione. Contro Monfils mi aspetto una dura battaglia. Lui è un giocatore molto carismatico e sta giocando il suo miglior tennis in carriera».

Infatti Gael Monfils ha superato piuttosto agevolmente il connazionale Lucas Pouille: «Sono contento della mia prestazione: perché mi sto divertendo come al solito ma in più sto ,ettendo in mostra un tennis efficace che mi permetterà di potermi giocare un posto in finale. E’ entusiasmante dover affrontare Djokovic, il numero uno del mondo non a caso: in questo momento è il migliore. Da parte mia spero di essere al 100% mentalmente e fisicamente come nei match giocati finora».

In forma è anche Angelique Kerber, che purtroppo per noi italiani ha battuto nei quarti Roberta Vinci: «La chiave del match è stata il primo set, piuttosto duro. Sono riuscita a rimanere concentrata nonostante lei servisse per il set e questo mi ha permesso di recuperare. Sapevo come affrontarla ma giocare contro Roberta è sempre difficile, soprattutto per via del suo slice. Contro la Wozniacki so che devo essere molto paziente come oggi, perché è una giocatrice che la butta sempre di là e si muove molto bene».

04-09

Lucas Pouille ha sorpreso Nadal in una partita epica finita a favore del francese nel tie-break del quinto set: «Chissà, può essere la vittoria che cambia la mia carriera; però questo lo sapremo solo tra un mese o un anno: quello che è sicuro è che questo match può darmi fiducia per il proseguo del torneo e per il resto della stagione. Contro Rafa avevo perso nettamente a Montecarlo ma ho imparato da quella sconfitta. ora mi sento più preparato fisicamente e mentalmente. Già prima della partita sapevo che non sarebbe andata a finire 6-1, 6-2, 6-2 per lui».

Rafael Nadal non ha nascosto la delusione per la sconfitta: «Non voglio nasconderlo, sono triste. Credevo di poter arrivare alle fasi finali del torneo ma lo sport è così: si vince e si perde. Non ho giocato male ma nemmeno sufficientemente bene per portare a casa il match. Pouille ha giocato bene, ha un grande potenziale e può arrivare tra i primi 5 del ranking. Adesso io devo guarQuando perdi questo tipo di partite all’inizio sembra che ti cada tutto il mondo addosso ma poi ti accorgi che non è così: la vita continua».

Roberta Vinci dopo il successo per 7-6(5) 6-2 ai danni di Lesia Tsurenko che le ha regalato i nuovi quarti di finale allo US Open.

Come stai fisicamente, cosa hai di preciso? E da quanto tempo?

«Ho un problema al tendine di Achille, è infiammato da più di un mese, praticamente dai giochi di Rio».

Quanto è difficile giocare in queste condizioni? 

«Molto, perché si fa molta fatica, oggi per esempio mi sono svegliata anche col mal di schiena e avevo difficoltà a muovermi, non riuscivo a spingere col piede destro. Ma poi mi son detta ce la devo fare, non ho mollato. Vincere il primo set per me è stata una boccata di ossigeno, mi ha dato la spinta per stare più concentrata nel
secondo set. Poi la mia avversaria durante il secondo set era anche più stanca».

Quanto riesci ad allenarti con questo problema al tendine?

«Pochissimo, ieri ho fatto appena sette minuti di allenamento per non forzare troppo il tendine e oggi quattro minuti prima della partita giusto per riscaldarmi un po’. In più cerco di camminare il meno possibile sempre per non forzare».

Quanto tempo devi dedicare alle cure mediche, per stare meglio?

«Tanto tempo. Faccio il laser, metto il ghiaccio e poi faccio i massaggi, il tutto richiede molto tempo anche perché lo faccio più volte al giorno».

Quale delle due avversarie ti mette più pressione, con chi preferiresti giocare?

«É la stessa cosa, sono due ottime giocatrici. Kerber numero due, Kvitova anche se è scesa ius po’ in classifica se la trovi nel giorno giusto è comunque una giocatrice top, quindi è uguale, staremo a vedere cosa succede questa sera».

Cosa pensi ti possa aiutare al prossimo turno per vincere oltre alle cure mediche che stai facendo?

«Devo cercare di essere meno tesa, perché se sto in tensione spreco più energie, respiro male e invece dovrò fare del mio meglio per essere rilassata».

 

 

03/09

Paolo Lorenzi è uscito dal torneo con onore dando filo da torcere ad Andy Murray regalando innumerevoli emozioni: «Me la sono giocata fino alla fine – ha dichiarato l’azzurro dopo il match – Ho sempre fatto le scelte giuste, anche quando ho commesso errori perché ho tentato di fare vincenti rischiando. Ho un po’ di rimpianti per il primo set sul 5-4 quando sono stato in vantaggio ma ho servito male. Murray negli ultimi due set ha alzato il livello ma io non ho mollato, non c’è stata una grande differenza. Certo ho perso ma devo guardare l’aspetto positivo: sono arrivato per la prima volta al terzo turno di uno slam. Adesso il mio obiettivo è crescere e migliorare sempre di più: non mi accontento e non mi fermo qui»

Andy Murray ha avuto parole di elogio per il tennista italiano: «Lorenzi gioca piuttosto bene, è numero 40 del mondo d’altronde. Quello che ha fatto negli ultimi 18 mesi è stupefacente: vincere il primo torneo e raggiungere la sua migliore posizione nel ranking alla sua età è raro. Oggi ha giocato benissimo mentre io sono stato falloso nei primi due set e a volte frettoloso. Poi nel terzo e nel quarto parziale ho ritorvato colpi anche se non è stato comunque semplice avere la meglio. Contro Dimitrov nel prossimo turno sarà dura: Grigor gioca molto bene, sa fare tutto sul campo. Ma io sono comunque pronto»

Nick Kyrgios si è ritirato nel match contro Marchenko per via dei dolori all’anca: «Non mi piace riritrarmi ma il dolore era troppo forte. Ad essere onesto l’anca mi faceva male anche nei giorni scorsi ma durante il match di oggi la situazione è peggiorata. sono molto deluso»

Stan Wawrinka è stato ad un passo dall’eliminazione e ha dovuto salvare match point contro il sorprendente Evans: «È sempre bello vincere salvando un match point, sicuramente è qualcosa di speciale. C’era una grande atmosfera in campo. All’inizio del quarto set ero frustrato perché ero sotto di due set a uno, durante il match ho sentito dolori alla caviglia ma poi sono passati. Credo che la chiave sia stata quella di aver saputo mantenere la concentrazione. Evans ha giocato benissimo, veniva spesso a rete a chiudere il punto e variando i colpi. Alla fine comunque sono ovviamente felice di aver vinto»

 

02/09

Rafael Nadal sta disputando fin qui un ottimo Us Open, come ha dimostrato anche contro kuztnesov: «Penso di aver giocato molto bene questa sera e sono felice del livello mostrato. Col diritto sto migliorando, tutti sapete quanto sia importante per me questo colpo: oggi sono riuscito ad usare piuttosto bene il diritto incrociato e devo riuscirci meglio ogni volta di più. Sento ancora un po’ di dolore ma al momento non limita il mio gioco»

Chi invece non si sa in che condizioni sia è Novak Djokovic, dato che ha giocato pochissimi games contro Youzhny che si è ritirato nel primo set, dopo che il serbo non aveva disputato il secondo turno per via del forfait di Vesely: «E’ strano trovarsi agli ottavi di uno slam senza giocare per quasi due turni di fila. Da una parte non è un bene perché quando arrivi alla seconda settimana vorresti avere degli incontri sulle spalle e aver passato più tempo in campo prima di affrontare i top player. D’altro canto però considerando il momento della stagione, il numero di match giocati, e quello che ho passato con il mio corpo, penso sia positivo avere dei giorni liberi e match brevi. Non m’importa se dopo tanto tempo non sono considerato forse il favorito alla vittoria finale: rispetto l’opinione degli adddetti ai lavori ma io devo concentrarmi sul mio gioco. E so che se gioco il mio tennis posso battere chiunque su qualsiasi superficie»

La numero due del mondo Angelique Kerber ha dominato la Bellis e al prossimo turno dovrà affrontare Petra Kvitova: «Sarà un bel match, una bella sfida. In passato abbiamo giocato grandi partite. Non vedo l’ora. Oggi è stato bello perché è sempre speciale giocare contro una statunitense. C’era una grande atmosfera e io sono riuscita a concentrarmi su me stessa e per questo sono stata in grado di disputare un ottimo match»

 

01/09

Juan Martin Del Potro continua ad emozionare il pubblico a New York e lo stesso argentino lo ha sottolineato dopo aver superato in tre set lo statunitense Johnson: «Sicuramente recepisco il gradimento degli spettatori. Non riesco a crederci. Penso siano orgogliosi di vedermi giocare ancora a tennis dopo tutte le operazioni, sapendo cosa ho passato. A me piace molto che ci siano fan da tutte le parti del mondo a fare il tifo per me; sembra di stare in uno stadio di calcio. Tutto questo è fantastico»

Anche Nick kyrgios non ha avuto problemi con il suo avversario Zeballos. Ma i dolori fisici ancora lo tormentano: «Sì, ancora mi disturbano e avolte non mi fanno giocare al meglio durante il match. Comunque oggi grazie al servizio ho evitato i guai e sono contento di non aver speso troppe energie. Mi trovo bene qui a New york, mi piace molto giocare su questi campi»

Purtroppo stavolta per gli spettatori italiani pure Stan Wawrinka ha sfoggiato un’ottima prestazione contro il comunque meritevole Giannessi: «Non avevo mai giocato contro di lui ma sapevo cosa aspettarmi: Giannessi è un ottimo tennista. Oggi non faceva umido come gli altri giorni e questo mi ha aiutato a giocare una buona gara. Sono felice di aver vinto in tre set; è sempre bene, in torneo che ha queste condizioni particolari di temperatura, superare i primi turni senza dare troppo fisicamente»

 

31-08

– Roberta Vinci, dopo la partita di 2° turno vinta contor Christina McHale

Al terzo turno giocherai o con la kazaka Putinseva o con la tedesca Witthoeft, con chi preferiresti giocare?

«La Putinseva la conosco ci ho giocato una volta, la tedesca non l’ho mai vista giocare, non so nemmeno che classifica ha. So che gioca molto forte da fondo campo ma non so che tipo di tocco ha».

Il tabellone lo hai guardato? Di solito lo guardi?

«Sì lo guardo sempre e non mi piace mai. Pure se mi facessero giocare col Bye non sarei contenta…»

La pressione, un argomento un po’ noioso di cui parlare, secondo te aumenta o diminuisce man mano che vai avanti nel torneo?

«Adesso dopo aver accantonato due partite direi che diminuisce, ma sono sicura che tra due giorni prima della prossima partita sarò sicuramente tesa, quindi non c’è una regola precisa».

Ti ha fatto piacere aver giocato le prime due partite su due campi così importanti?

«Certo. Aprire il torneo e giocare la prima partita in assoluto sull’ Arthur Ashe è stato incredibile, vuol dire che ho lasciato il segno lo scorso anno. Il Louis Armstrong, è un bellissimo campo che a me piace molto. Sì, sono stata contenta, mi ha fatto piacere giocare su questi campi e fare anche la conferenza stampa nella sala numero uno la più importante».

Rafael Nadal si è imposto nettamente su Seppi nel primo match sotto il tetto della storia degli Us Open: «E’ bello giocare sotto copertura ma non ci sono molta differenza, a parte la mancanza di vento. tra l’altro il tetto è così alto che quasi non ti accorgi che il campo sia al chiuso. Oggi è stata una bella vittoria; penso che il punteggio del primo set (6-0 a favore dello spagnolo) sia stato ingiusto perché abbiamo avuto entrambi delle chance. Da parte mia posso dire che mi sentivo meglio rispetto al primo turno. Sono stato in grado di giocare in modo più aggressivo»

Milos Raonic ha sorprendentemente perso contro Ryan Harrison in 4 set, dopo aver vinto il primo: «Ho perso per via dei crampi che ho cominciato a sentire nel mezzo del secondo set. Ho avuto problemi anche con la gamba e il polso. Probabilmente è stata una questione anche di nervi e stress. Non credo che c’entri qualcosa il fatto che McEnroe non abbia voluto seguirmi qui a New York, ho saputo superare bene la cosa. Penso che ultimamente mi sia sforzato un po’ troppo fisicamente».

Un’altra sorprendente sconfitta è stata quella subìta da Garbine Muguruza contro la Sevastova: «Non ho giocato al mio miglior livello. Ma devo dire che lei ha saputo ribattere in modo magnifico ai miei colpi. Forse nell’ultima parte del match ho avuto qualche chance ma io non saputo sfruttarla. Non penso minimamente all’open di Francia. È storia passata. Ognuno guarda al torneo successivo. Certo  che, comunque, la vittoria in uno Slam ti resta in mente come un grande traguardo raggiunto. Quando sono arrivata qui non ho pensato per nulla a quella vittoria perché questo è un altro torneo».

30-08

Serena Williams dopo la bella vittoria al debutto su Ekaterina Makarova: «Sapevo che dovevo concentrarmi ed essere aggressiva sin da subito, perché era un’avversaria dura che qui ha già fatto semifinale. Mi sento bene, anche se ultimamente ho giocato meno di quanto avrei voluto. La spalla sta meglio, solitamente mi faceva male subito dopo un match, ma sto migliorando e nelle ultime settimane il fastidio mi viene il giorno dopo, quindi è una cosa molto positiva. Lo scorso anno qui ero a caccia di qualcosa che non si ripeteva da parecchio tempo, non è finita bene per me ma ho fatto tutto quanto ho potuto. Quest’anno sarebbe fantastico raggiungere le semifinali ed eguagliare almeno quanto fatto 12 mesi fa. La corsa al numero 1? Non rispondo a queste domande».

Nick Kyrgios sulla sua performace contro Bedene: «Ho risposto bene, servito bene, colpito bene la palla. Insomma è stata una bella prova sotto tutti gli aspetti. Ho avuto qualche fastidio ad un fianco recentemente, ma ora sembra tutto ok».
E sulla vicinanza delle tribune al campo: «Sento tutto quello che dicono. Un signore mi ha urlato: “cambiati i vestiti, l’outfit è orrendo”. Volevo risponderli ma non sapevo cosa fare. Era un signore di una certa età, mi ha proprio colto di sorpresa». 

Del Potro sul ritorno a Flushing Meadows: «Dopo tre anni sono così contento di poter tornare a giocare qui. Il pubblico mi ha fatto sentire speciale, significa molto per me. Onestamente sono ancora stanco dopo le fatiche dell’Olimpiade, non sono riuscito a riposarmi bene perché sono tornato a casa e ho avuto parecchie cose da fare. Non è facile venire qui dopo una sfida così grossa come quella di Rio, ma questo torneo è molto speciale per me e cercherò in tutte le maniere di restare calmo, concentrato e andare più avanti possibile».

Ana Ivanovic sui fattori della sconfitta: «Mancanza di fiducia nei momenti importanti, quando ho provato a chiudere ed ho sbagliato con il dritto. Insomma, avevo la possibilità di chiudere il primo set e non l’ho fatto. Ma anche il mio polso, che si è di nuovo infiammato. E’ tutto molto frustrante».

Alessandro Gianessi e la sua piccola impresa: «Ero arrivato a New York senza troppe aspettative. Nei primi game con Kudla ero bloccato dalla tensione, il primo set è volato via in un attimo. Poi il mio avversario mi ha concesso qualcosa e io sono stato bravo ad afferrarla. Nel quinto ero molto più fresco e lucido di lui. Con Wawrinka sarà una sfida impossibile, ma per ora voglio godermi il momento. Il mio prossimo obiettivo è entrare nei primi 100».

Fabio Fognini tra la rimonta con Gabashvili e la sfida a Ferrer: «E’ andata bene oggi. Ho lottato, superato momenti complicati e ce l’ho fatta. Quest’anno David (Ferrer, il prossimo avversario contro cui ha un bilancio di 0-9 nei precedenti, ndr) è stato meno continuo nel rendimento rispetto ai suoi standard abituali. Superarlo al meglio dei cinque set non è semplice ma io darò il massimo. In passato ci ho sempre perso, voglio batterlo almeno una volta prima che si ritiri».

 


29-08

Roberta Vinci in conferenza stampa, dopo il successo per 6-2 6-4 su Anna Lena Friedsam

Qual è stato il primo pensiero quando sei entrata in campo?

«Ho pensato a quanto questo campo sia speciale per me, quest’anno addirittura col tetto. Ho pensato a tutte le sensazioni speciali dello scorso anno per restare concentrata e vincere questo primo turno. Poi ho pensato che ero seduta sulla stessa sedia della partita in cui ho battuto Serena Williams ma anche la stessa dove ho perso in finale con Flavia. Ho pensato che era contenta di essere tornata allo US Open, e riaprire questa edizione del torneo. Gli americani tutto sommato mi vogliono bene, anche se l’anno scorso ho battuto la loro beniamina, mi hanno accolto calorosamente con tanti applausi e grida Vinci Vinci Vinci… Ieri quando sono andata a fare colazione nel bar lo Zibetto vicino al mio hotel, degli americani mi hanno riconosciuto e mi hanno fatto i complimenti, mi ha fatto piacere».

Qual è stata la cosa più difficile oggi?

«Oggi è stato tutto difficile, iniziare il torneo, giocare il primo turno, restare concentrata in partita ed essere positiva. Ho cercato di pensare a tutte le belle emozioni dello scorso anno». 

C’è stato un momento in cui hai ripensato alla partita che hai giocato contro la Friedsam in Australia?

«Certo, nel secondo set, ero un po’ più nervosa ma poi sem
pre grazie alle emozioni vissute qui lo scorso anno ce l’ho fatta a liberarmi e a batterla
». 

Fisicamente come stai?

«Non sono al 100%, infatti ora devo cercare di riposare molto, fare fisioterapia, mettere molto ghiaccio sul tendine per e pensare solo alle cose positive». 

Francesca Schiavone ha perso nettanmente contro Svetlana Kutznesova (6-1,6-2): “Brutta prestazione, lei ha saputo variare fin da subito gli angoli riuscendomi a mettere sotto pressione e io non ho saputo trovare il bandolo della matassa. Esco dal torneo un po’ delusa e frustrata”.

Monica Puig, dopo la sconfitta contro Saisai Zheng: “E’ dura essere eliminata al primo turno ma alla  mia avversaria devo dare il merito: ha giocato molto meglio di me ed è stato giusto che sia passata lei. C’era molta pressione e molte aspettattive dopo la vittoria olimpica. Questa situazione è un nuovo territorio per me, devo imparare a gestire bene il tutto. Mi dispiace per i miei fan, soprattutto per la numerosa comunità portoricana che vive a New York: è stato fantastico il loro supporto. Comunque non sarà l’ultima volta per me qui: so che se continuerò a lavorare otterrò risultati, come è successo in Brasile”.

Garbine Muguruza: “All’inizio del match ho avuto problemi di respirazione, c’era molta umidità e le condizioni di gioco erano molto simili a quelle dell’Australian Open. Poi pian piano mi sonto sentita meglio e sono riuscita a giocare come volevo; davvero non so perché mi sia sentita così giù durante il primo set. L’importante in questi casi è non farsi prendere dal panico e riuscire a mantenere la concentrazione”.

Angelique Kerber: “E’ sempre bello riuscire a passare senza molte difficoltà i primi turni ma onestamente non è questo il modo in cui voglio veder finire i match (l’avversaria, la Hergoc, si è ritirata all’inizio del secondo set). In questo periodo sono molto fiduciosa, sono la seconda in classifica e sto giocando il mio miglior tennis. Diventare numero uno è l’obiettivo di tutte ma ora non guardo il ranking, non voglio mettermi troppa pressione addosso perché so che quando ho pressione non gioco al meglio”.

Rafael Nadal, dopo la facile vittoria contro Istomin: “E’ un buon inizio. Dopo le Olimpiadi mi sentivo distrutto. Mi sono riposato alcuni giorni e sono contento della mia prima prestazione qui a New York. Ero un po’ nervoso prima della gara ma deve essere così perché se non sei nervoso vuol dire che non dai importanza alla partita e allora è melgio lasciar perdere. Ho giocato bene al servizio e col rovescio ma devo ancora migliorare col diritto. ci vuole tempo e fiducia per recuperare completamente da un infortunio al polso”.

Andreas Seppi, dopo aver battuto Stephane Robert: “Non mi piacciono le condizioni di gioco qui a New York per via del caldo troppo umido. Tuttavia ho disputato un buon match, a parte il secondo set”. Al prossimo turno l’altoatesino se la vedrà con Nadal: “Non sono il favorito, ovvio. Spero di far meglio contro di lui rispetto alle Olimpiadi (match vinto dallo spagnolo con il punteggio di 6-3,6-3). Sarà fondamentale per me realizzare un’eleveta percentuale di prime palle e riuscire a fare il mio gioco senza strafare”.

Novak Djokovic, al rientro dopo i fastidi al polso e un’estate non facile, non guarda troppo avanti nel torneo. «Il polso sta bene e fisicamente sto migliorando giorno dopo giorno, spero di raggiungere il mio massimo nel corso del torneo. Ma non guardo troppo avanti, onestamente ora vado avanti guardando giorno per giorno. Oggi è andata bene così, sono contento di essere riuscito a portare a casa il match. Domani è un altro giorno, mi sento bene e al secondo turno potrò scendere in campo a posto fisicamente».

 

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