Monica Puig: "Mi sveglio durante la notte per controllare se la medaglia d'oro sia veramente accanto a me"

TENNIS – Di Diego Barbiani

Monica Puig e la medaglia d’oro. A due settimane di distanza la portoricana non ha ancora smaltito la gioia per l’incredibile successo alle Olimpiadi di Rio de Janeiro. Nella consueta conferenza stampa pre-torneo ha dichiarato: “Di notte mi è capitato di svegliarmi per controllare che la medaglia d’oro esista realmente e che fosse sul comodino accanto a me, che non fosse un’illusione. Non riuscivo a crederci, ed ancora oggi riguardo i video della finale e mi chiedo se quella ragazza che esulta sia davvero io, se veramente sono io la nuova campionessa olimpica”. Durante la finale sentiva il suo pubblico, la marea portoricana che ha invaso lo stadio, cantare “Si se puede!” a ritmo, come “U-S-A!”, e pensava al film “Miracle” che racconta la cavalcata della squadra di hockey statunitense alle Olimpiadi del 1980: “Il coach della squadra, Herb Brooks, diceva ai suoi ragazzi di ascoltare il pubblico, perché erano loro ad aver creato questo, ed io quella sera cercavo proprio di ascoltare quello che il pubblico diceva e di caricarmi così”.

Qualcuno, soprattutto sui social network, insinuava che un successo così fosse solo frutto di qualche combinazione favorevole. Monica ha voluto replicare: “Possono dire o pensare quello che vogliono, io so che non è stato un caso. Io so quante ore, quante lacrime e quanto sudore ho versato nei miei allenamenti in tutti questi anni. E’ stato un processo lungo e faticoso, ed ora nessuno potrà togliermi questa soddisfazione”. Poi si esprime così sui suoi connazionali, a cui ha da subito dedicato l’incredibile successo ai danni di Angelique Kerber: “Spero che la situazione per loro possa migliorare. Spero che l’energia che hanno messo per festeggiare il mio successo possa servire anche per dare una spinta all’intera isola perché la situazione per tutti loro possa cambiare

 

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