Wimbledon: Vesnina, la prima semifinale Slam arriva grazie a… Lendl!

TENNIS – WIMBLEDON. Ad inizio giugno, appena dopo il Roland Garros, Andy Murray annunciò che almeno per la stagione su erba avrebbe avuto al suo fianco Ivan Lendl, il coach che gli fece vincere i suoi 2 Slam. Dunque, che c’entra Elena Vesnina? La russa, a ventinove anni, ha colto la prima semifinale Slam in carriera a Wimbledon, superando in successione Tamira Paszek, Andrea Petkovic (n.32), Julia Boserup, Ekaterina Makarova e Dominika Cibulkova (n.19) per un risultato che la proietta non solo tra le prime 4 di uno Slam ma, al momento, appena fuori le prime 20 al mondo. Ebbene, quando Lendl tornò assieme a Murray lo scozzese si impose subito nel torneo del Queen’s, categoria ATP 500. In quei giorni Bruno Soares, compagno di doppio di Jamie, scrisse un divertente messaggio su Twitter dove, riprendendo l’euforia di quei giorni, disse: “Sento già di giocare meglio perché Lendl è tornato con Andy (Murray, ndr), che è il fratello di Jamie, che è il mio partner in doppio #thelendleffect (l’effetto Lendl, ndr)”. Vesnina, compagna di doppio misto del brasiliano, prese la palla al balzo e scrisse a sua volta un tweet: “Bruno, allora logicamente io dovrei essere la prossima a finire sotto #thelendleffect”. 20 giorni dopo, sul Court 1 di Wimbledon, Elena completa il suo capolavoro polverizzando 6-2 6-2 Cibulkova, che fino a quel momento aveva vinto tutte le 9 partite sull’erba giocate nel 2016. Ora, contro la n.1 del mondo Serena Williams in semifinale, sarà una montagna ben più impervia. L’effetto Lendl, però, ha già dato i suoi frutti anche sull’ultimo membro di questa strana catena.

 

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